Studio WEC sulle Smart grids con focus su Europa e Nordamerica
Tra i principali fattori di sviluppo la necessità d'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili decentrate nei sistemi elettrici, e di una maggiore accuratezza delle previsioni di generazione e consumo a livello stagionale e giornaliero
Lo sviluppo di un modello di business per le reti intelligenti è un processo di lungo termine che richiede una stretta collaborazione e un forte impegno di tutte le parti interessate: operatori di settore; imprese di Information Technology (IT); autorità di regolamentazione; utilizzatori finali. Nei paesi sviluppati, uno dei principali fattori di sviluppo delle smart grid è rappresentato dalla crescente necessità d’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili decentrate e intermittenti nei sistemi elettrici, e di una maggiore accuratezza delle previsioni di generazione e consumo a livello stagionale e giornaliero. Nei paesi in via di sviluppo i sistemi di gestione intelligenti sono destinati a svolgere un ruolo sempre più importante nel ridurre le perdite di distribuzione e aumentare l’efficienza energetica dei loro sistemi.
Queste le conclusioni generali dello studio WEC “Smart grids: best practice fundamentals for a modern energy system”, che identifica i principali fattori trainanti e le criticità per lo sviluppo delle tecnologie relative alle “reti intelligenti” in due principali regioni: l’Europa e il Nord America; con un focus particolare sugli Stati Uniti e alcuni dei paesi più attivi nello sviluppo e ammodernamento delle reti elettriche tra cui India, Giappone, Cina, Corea del Sud e Brasile. Insieme alle problematiche del settore lo studio esamina le “migliori pratiche”, le strategie d’investimento globali e i meccanismi di finanziamento che possono contribuire alla loro diffusione.
La sfida comune per tutte le regioni e i paesi analizzati è rappresentata dalla necessità di maggiori fondi pubblici e d’incentivi tariffari per tutte le fasi di sviluppo delle reti intelligenti: dalla ricerca e sviluppo (R&S), ai progetti dimostrativi di grandi dimensioni fino alle realizzazioni complete di smart grids. Lo studio passa in rassegna diversi meccanismi di finanziamento adottati per lo sviluppo delle reti intelligenti e per incentivare gli investimenti del settore privato. Il totale dei costi richiesti per realizzare una rete intelligente pienamente operativa negli Stati Uniti potrebbe sfiorare i 480 miliardi $ nel corso di circa un ventennio, con un costo annuale di circa 24 miliardi $. In Europa, gli ambiziosi obiettivi 20-20-20 richiederanno una significativa quantità di investimenti nei prossimi decenni. Secondo la Commissione europea, gli investimenti necessari per le smart grids, a livello di trasmissione e distribuzione, potrebbero eccedere i 40 miliardi € (50 miliardi $). In Cina la State Grid Corporation (SGCC), che copre l’88% del territorio nazionale, ha annunciato un piano per le smart grids con un costo complessivo di 101 miliardi $ entro il 2020. In Brasile, ove lo sviluppo delle reti intelligenti sta muovendo i primi passi, gli investimenti dovrebbero sfiorare 37 miliardi $ entro 2022. La Corea del Sud, con un costo stimato pari a 25 miliardi $, è impegnata nel completamento di una smart grid nazionale entro il 2030, proponendosi di diventare un paese leader sul mercato globale delle reti intelligenti.
Risulta di fondamentale importanza la definizione di standard tecnologici che consentirebbero la diffusione su larga scala delle smart grids e una riduzione dei costi di distribuzione dell’energia elettrica. In Europa, ad esempio, ci sono ancora incertezze sulle tecnologie – PLC, Power Line Communication; GPRS, General Packet Radio Service; o miste – che saranno preferite nel lungo termine. La standardizzazione delle soluzioni e l’interoperabilità delle tecnologie necessitano, parimenti, la definizione/emanazione di quadri normativi omogenei e trasparenti da parte delle autorità regolatorie nazionali e internazionali, in grado di supportare lo sviluppo delle Smart Grids su vasta scala. Le prestazioni fornite dalle reti intelligenti, inoltre, devono essere comprensibilmente comunicate al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Il pericolo della mancanza di interesse da parte degli utenti, anche nei paesi sviluppati, deriva non solo da uno scarso livello di consapevolezza sulla bolletta elettrica, ma anche dalla conoscenza ancora molto limitata delle reti intelligenti e di come queste possono consentire all’utente di ottimizzare la gestione dei propri consumi.
WEC: www.wec-italia.org
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