Stormshield: il 2023 della cybersecurity in cifre

Pubblicato il 7 febbraio 2024

Stormshield, una delle principali aziende europee nel settore della cybersecurity, riassume l’anno 2023 con cifre e statistiche che dipingono un quadro tutt’altro che roseo.

4,45 milioni di dollari: il costo medio di una violazione dei dati: Il primo dato fornito da IBM nel suo rapporto “Cost Of A Data Breach” del 2023 riguarda il costo medio di una violazione dei dati nel 2023, ovvero 4,45 milioni di dollari. Un valore cresciuto del 15% negli ultimi tre anni. Questo importo non mostra solo chiaramente l’entità dei danni dovuti a furto, fuga o addirittura esfiltrazione di dati ma conferma quanto sia importante cifrarli a priori.

15,5 percento: la quota dei ransomware BlackCat e Black Basta sul totale degli attacchi informatici segnalati. Come ogni anno, Statista ha raccolto dati sugli attacchi informatici. Secondo i risultati pubblicati per il secondo trimestre del 2023, i ransomware BlackCat e Black Basta sono stati i più attivi, cubando ciascuno il 15,5% del volume di attacchi rilevato. Il ransomware Royal, invece, si colloca al terzo posto, con il 10,1%. Questo predominio è il risultato diretto della scelta di entrambi i gruppi di commercializzare il proprio malware attraverso piattaforme di Ransomware-as-a-Service (RaaS).

47 percento: le aziende vittime di ransomware che hanno pagato il riscatto. Sempre lo studio “Cost Of A Data Breach” di IBM riporta che il 47% delle vittime di ransomware (casi analizzati) avrebbe pagato il riscatto. Il rapporto menziona inoltre che il 37% degli intervistati ha scelto di non coinvolgere le autorità. Decrittare, piuttosto che ripristinare, o addirittura correre il rischio che i dati scompaiano? Le strutture più piccole resistono apparentemente meno a lungo poiché la loro sopravvivenza dipende dall’integrità dei dati. Le aziende più grandi invece tendono a piegarsi per salvaguardare la propria reputazione o evitare le conseguenze finanziarie di un attacco condotto con successo. Quindi, cosa è meglio fare in caso di attacco ransomware, pagare il riscatto o desistere? Si tratta di una questione particolarmente spinosa, che abbiamo approfondito nel nostro whitepaper dedicato al tema Cybersicurezza: al centro dell’industria del ransomware.

80 milioni di dollari: la cifra record del riscatto richiesto da LockBit. Nell’ottobre 2023, CDW, rivenditore americano di prodotti e servizi IT, è stato preso di mira dal gruppo criminale informatico LockBit. L’importo richiesto a fronte dell’attacco ransomware: 80 milioni di dollari. Abbastanza da diventare la richiesta di riscatto più elevata del 2023, superando i 70 milioni di dollari richiesti dallo stesso gruppo nel giugno 2023 alla società TSMC. Si tratta della terza richiesta di riscatto più alta nota finora, preceduta dai 240 milioni di dollari richiesti dal gruppo Hive e i 100 milioni di dollari richiesti da REvil.

89 percento: i messaggi indesiderati che superano i filtri antispam della posta elettronica. Per superare le barriere, i criminali informatici sviluppano costantemente le loro tattiche. Nel suo “Phishing Threat Report 2023“, la società Cloudflare rivela che l’89% dei messaggi indesiderati supera con successo le procedure di autenticazione della posta elettronica (ovvero controlli SPF – Sender Policy Framework, DKIM – DomainKeys Identified Mail e DMARC – Domain-based Message Authentication, Reporting, and Conformance). Per quanto riguarda i metodi di attacco inoltre, i più diffusi restano l’impiego di link ingannevoli (35,6% delle minacce rilevate), nomi di dominio registrati ex-novo (30%) e furto di identità (14,2%). Considerando gli importanti eventi sportivi e le elezioni che si terranno prossimamente, la consapevolezza degli utenti è essenziale anche quest’anno.

112 percento: l’aumento annuo degli attacchi ransomware con sottrazione di dati. Secondo l’ultimo rapporto di Flare, gli attacchi ransomware con furto di dati sono aumentati del 112% rispetto all’anno precedente. Questa escalation si spiega in gran parte con l’aumento delle risorse dei criminali informatici, che si stanno raggruppando in collettivi sempre più strutturati, come LockBit, AlphVM, CLOP e BianLian. Alla luce dei nuovi sviluppi nei metodi dei gruppi di cybercriminali questa minaccia va presa più che mai sul serio. Dopo la doppia e la tripla estorsione, per fare pressione sull’azienda si è ormai arrivati alla multi-estorsione. L’approccio più recente è quello del gruppo criminale che denuncia la vittima di aver occultato un attacco informatico.

198: il numero di vulnerabilità zero-day rilevate. Il 2023 è stato segnato dalla scoperta di 198 vulnerabilità Zero-Day. Il numero delle falle segnalate sulla piattaforma Zero Day Initiative (ZDI) è raddoppiato rispetto all’anno precedente (99). Peraltro, la distribuzione dei punteggi CVSS è chiarissima: il 73% di queste vulnerabilità risulta di livello “Critical” o “High severity”.

1.265 percento: l’incremento delle e-mail malevole dall’arrivo di ChatGPT. Ovviamente anche l’intelligenza artificiale (e ChatGPT) non fanno eccezione alla regola nel gioco del gatto e del topo della sicurezza informatica. Secondo il rapporto “The State of Phishing 2023” di SlashNext, le e-mail di phishing hanno registrato un aumento del 1.265% dal lancio di ChatGPT alla fine del 2022. I testi ora sono scritti meglio, riescono ad aggirare i filtri anti-phishing e rimandano a siti fasulli meglio costruiti: l’intelligenza artificiale generativa al servizio degli attacchi informatici…

28.902: il numero dei CVE pubblicati. Sebbene le proiezioni all’inizio dell’anno prevedessero il rilevamento di circa 1.900 CVE (Common Vulnerabilities and Exposures) in media al mese, i dati sulla sicurezza informatica per il 2023 le hanno smentite: nel 2023 sono stati rilevati quasi 29.000 CVE, circa 2.400 al mese. Ciò rappresenta un aumento del 15% rispetto al 2022.



Contenuti correlati

  • Le previsioni di Unit 42: Il 2025 sarà l’anno della disruption

    Sam Rubin di Unit 42 di Palo Alto Networks analizza e condivide le tendenze di cybersecurity del 2025: “Anno delle interruzioni delle attività”, è questo il termine che contraddistinguerà il 2025, che si presenta come un periodo...

  • Osservatori digitali PoliMi Startup thinking investimenti digitali 2025
    Investimenti digitali in Italia, +1,5% nel 2025 secondo gli Osservatori del PoliMi

    Nonostante l’incertezza economica, le aziende italiane confermano gli investimenti nel digitale, ritenuto essenziale per mantenere competitività. Secondo i dati della ricerca degli Osservatori Startup Thinking e Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano, per il 2025 si...

  • Digitalizzazione, IoT e cybersecurity: il nuovo volto del mobile hydraulics

    Grazie alle tecnologie IoT, il comparto mobile hydraulics si dirige verso una continua integrazione tra automazione, connettività e gestione intelligente dei dati. Il settore mobile hydraulics sta attraversando una trasformazione senza precedenti. L’integrazione delle tecnologie IoT e...

  • Trend Micro cybersecurity patentino digitale
    Scuole e cybersecurity, ecco il patentino di cittadinanza digitale per gli studenti

    “Noi cittadini digitali” è la nuova iniziativa di education di Trend Micro indirizzata agli studenti delle scuole italiane in collaborazione con Junior Achievement Italia, parte di Junior Achievement Worldwide, la più vasta organizzazione non profit al mondo...

  • Vectra AI SOC
    Mancano 5 milioni di esperti di cybersecurity – e adesso?

    ISC2, la principale organizzazione non-profit al mondo per i professionisti della sicurezza informatica, ha stimato che quest’anno la carenza di professionisti della cybersecurity raggiungerà quota 4,8 milioni, segnando una crescita del 19% su base annua. Il gap...

  • Non c’è innovazione senza cybersecurity: il caso Dolomiti Energia

    La cybersecurity è diventata una priorità per le aziende, da quando la tecnologia e l’innovazione hanno permeato i processi di produzione e di comunicazione. Da questa consapevolezza è nata la necessità del Gruppo Dolomiti Energia, a seguito...

  • Omron Europe ottiene la certificazione IEC 62443-4-1

    Il reparto di ricerca e sviluppo di Omron Europe BV ha ottenuto la certificazione per lo standard IEC 62443-4-1 sui requisiti per lo sviluppo sicuro dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita. Questa certificazione, rilasciata dall’ente riconosciuto a...

  • Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443

    Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443, pensato per le esigenze di certificazione delle apparecchiature di edge computing in conformità alla norma IEC 62443 e agli standard correlati. Advantech offre una soluzione completa per aumentare la...

  • CybergOn NIS2
    PMI sotto attacco: la direttiva NIS2 apre una nuova fase per la cybersecurity

    La direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive) rappresenta l’occasione per introdurre una nuova consapevolezza nei consigli di amministrazione delle aziende, nell’ottica di elaborare una strategia di cybersecurity a lungo termine e incentivare la competitività garantendo la...

  • Stormshield Data Security ottiene la certificazione Cspn da Anssi

    Stormshield, esperto europeo in cybersecurity, ha ottenuto la certificazione di livello 1 (CSPN) per la versione on-premise della sua soluzione di protezione dei dati Stormshield Data Security (SDS). Questo riconoscimento da parte dell’Agence nationale de la sécurité des...

Scopri le novità scelte per te x