Spazi e strumenti di lavoro intelligenti per proteggerci dal Covid-19

Dal sistema Universus il nuovo modulo VS Covid-19, una tecnologia in real-time a precisione centimetrica, con algoritmi di analisi capaci di prevenire potenziali situazioni di pericolo, proteggendo le persone dal contagio e dalla diffusione del virus

Pubblicato il 14 maggio 2020

Oltre al distanziamento sociale, la sicurezza sui luoghi di lavoro passa da spazi e strumenti intelligenti, interconnessi e capaci di monitorare movimenti e relazioni, prevenendo potenziali situazioni di pericolo come quella che può verificarsi utilizzando strumenti di lavoro, come un tornio o una fotocopiatrice non sanificati.

Il sistema Universus, progettato anche, ma non solo, per garantire l’uso corretto di caschetti e scarpe antinfortunistiche nelle aree aziendali in cui è previsto e diminuire l’incidenza degli infortuni sul lavoro, ha sviluppato il nuovo modulo “VS Covid-19” per rispondere alle esigenze di ripartenza. “Rendendo gli oggetti intelligenti e interconnessi all’interno di un ambiente mappato digitalmente è possibile evidenziare quando vengono meno determinate “regole”” spiega Romano Giovannini che, insieme con Marco Magro è tra i principali artefici del sistema Universus. “La discriminante sono le “regole” che vengono introdotte: se poniamo come “regola” quella di non avvicinarsi a un’altra persona al di sotto di una certa distanza, oppure la necessità di sanificare una determinata postazione o uno strumento di lavoro usata da più utenti, otteniamo un sistema che permette di monitorare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza. A ogni superamento dei limiti, il sistema invia un segnale di allerta: può essere un messaggio sullo smartphone, un segnale acustico oppure ancora una vibrazione a un bracciale; le soluzioni possono essere diverse, ma il risultato non cambia: la persona viene informata in tempo reale che vi è un potenziale pericolo”.

Le parole d’ordine nella Fase 2 sono sicurezza, fiducia e velocità. Se la componente sicurezza è fondamentale per il contenimento del contagio, la fiducia arriva dalla necessità di relazione, la velocità è nei tempi di risposta in caso di “allarme”. “Universus risponde a tutti questi criteri e a molti altri” aggiunge Magro. “Possiamo rendere “intelligente” una mascherina o i guanti applicando piccoli trasmettitori e informare quando vengono indossati e non; allo stesso modo possiamo rendere “smart” una sedia posta in una sala d’aspetto e che, in genere è usata da molte persone differenti; porre attenzione sia su un intero ambiente sia su un singolo oggetto, come ad esempio una stampante o una fotocopiatrice: ogni qualvolta viene utilizzata, Universus attiva la “quarantena dinamica” nello spazio attorno all’oggetto, impedendone l’utilizzo a una persona diversa dalla precedente fino all’avvenuta sanificazione dell’oggetto stesso. Gli ambienti di lavoro, uffici e fabbriche, ma anche le strutture ricettive e sportive possono garantire così una sicurezza in un momento in cui tutti dobbiamo prestare la massima attenzione sui nostri movimenti e su con chi e cosa veniamo in contatto”.

La piattaforma Universus – progettata per rappresentare e comprendere digitalmente gli effetti delle interazioni fra oggetti nel mondo reale – è stata inizialmente applicata nelle aziende con altri moduli, per rendere più sicuri i luoghi di lavoro, finalizzati alla individuazione dei cosiddetti “near miss”, diminuire l’incidenza degli infortuni sul lavoro, calcolare con algoritmi proprietari l’indice di non conformità, zona per zona e supportare situazioni critiche di emergenza come il flusso di persone verso i punti di raccolta in caso di evacuazione. Il sistema Universus è facilmente installabile e può interagire con una serie di dispositivi: un bagde o un bracciale che, opportunamente tarati, sono in grado di fornire le informazioni e segnalazioni opportune. “La predisposizione del sistema è piuttosto rapida” spiega Giovannini. “Per dare un’idea, se si considera un’azienda che si estende su una superficie di circa 2.000 mq dove operano una quarantina di persone e vi sono circa 500 tra oggetti e strumenti di lavoro, la mappatura e la cablatura della struttura, nonché il set-up del sistema, richiedono un tempo di installazione che va dalle due alle tre settimane“.

A fronte di un obiettivo chiaro di ripartenza, “oggi la sicurezza quindi diventa elemento imprescindibile. Proteggendo la salute interna e della supply-chain, ossia i contatti diretti con fornitori, clienti e manutentori in azienda, si consente all’economia la ripresa” conclude Magro. “La piattaforma Universus, che si integra “su misura” nei processi aziendali, è flessibile, scalabile e declinabile nel tempo a seconda delle future esigenze, e di rendere qualunque realtà aziendale non solo più sicura, ma anche più resiliente, sempre nel rispetto delle normative vigenti“.

Per la delicatezza delle informazioni che raccoglie e per la necessità di utilizzo e ri-modulazione di nuove regole nel medio-lungo periodo all’interno dei processi aziendali anche nel post-emergenza Covid-19, il sistema viene proposto con la formula del “noleggio operativo” e rientra nelle agevolazioni previste per il credito d’imposta. L’investimento risulta pertanto adeguato e totalmente sostenibile da qualunque realtà aziendale: dalla micro impresa alla multinazionale.



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