Sono gli ingegneri i più richiesti dal mercato del lavoro
Sempre più contesi e corteggiati dalle aziende, gli ingegneri ormai sono, un po’ a sorpresa, gli outsider del mercato del lavoro. Secondo un’indagine svolta dalla Divisione Ingegneri di Page Personnel, agenzia del lavoro del gruppo Michael Page, ci sono importanti novità per la categoria, sia di tipo “strutturale” che retributivo.
Al di fuori dei più banali luoghi comuni, alcune figure considerate dall’immaginario collettivo come più “tradizionali” stanno cambiando pelle: l’ingegnere classico, magari geniale ma considerato “antiquato”nel modo di presentarsi e con un carattere decisamente introverso, sta scomparendo.
Oggi ci troviamo di fronte a una figura con una mentalità profondamente rinnovata, i cui cambiamenti lascerebbero spazio anche a considerazioni di natura sociologica. Spesso impegnata a lavorare per obiettivi, determinata e grintosa, con in più, un solido bagaglio tecnico/scientifico. Almeno, questo è quanto ricerca il mercato e l’ingegnere al passo coi tempi si adegua, attirato dalle buone prospettive di solidità della professione e dagli ottimi guadagni.
Inoltre la figura professionale dell’ingegnere è sempre più specializzata: ad esempio, una delle figure più innovative e ricercate nel 2007 è quella dell’ingegnere consulente brevettuale, che tra le sue mansioni ha quella di analizzare i prodotti italiani e stranieri per identificare soluzioni brevettabili o eventuali duplicazioni.
Un mix di competenza tecnica e conoscenza legale, a cui corrisponde un elevato livello di stipendio, con un incremento del 12-15% rispetto al 2006: per i neolaureati la retribuzione media annua si aggira tra i 25.000 e i 28.000 euro annui, mentre per figure con un’esperienza da 3 a 5 anni si superano i 33.000 euro.
Un incremento elevato lo registra anche la figura del programmatore PLC: per candidati di breve esperienza registra una retribuzione lorda annua di 20.000-25.000 euro, ma che cresce in misura esponenziale con il trascorrere degli anni superando i 33.000 euro lordi l’anno dopo i 5 anni di lavoro.
E inoltre la figura del Process Engineer, che pur non essendo la meglio retribuita (da 22.000 a 28.000 euro per 1-3 anni di esperienza e da 28.000 a oltre 33.000 euro all’anno per 3-5 anni di esperienza), è quella che registra l’incremento più alto rispetto all’anno precedente toccando addirittura il 25%.
A differenza di altri settori, insomma, quello degli ingegneri si conferma uno dei pochi a valorizzare con retribuzioni medio-alte anche i giovani e i neolaureati.
“Nell’ambito di un contesto economico sempre più globalizzato – spiega Nicola Mascheroni, manager della Divisione Ingegneri di Page Personnel Milano – ai giovani laureati suggeriamo, in primo luogo, di acquisire un’ottima conoscenza della lingua inglese, divenuta ormai un requisito imprescindibile, anche per il mondo dell’ingegneria. Meglio se perfezionata attraverso un’esperienza in Paesi di madrelingua angolofona”.
Altre caratteristiche fondamentali per un giovane ingegnere sono la possibilità di accumulare esperienza con stage e tirocini e la disponibilità a effettuare trasferte.
“Se parliamo di candidati che svolgono lauree triennali – continua Nicola Mascheroni – consigliamo di intraprendere subito uno stage presso una realtà aziendale anche durante il periodo di studi o della tesi. Assumere soprattutto una forma mentis che gli consenta di diventare un po’ manager di sé stessi, con una visione di lungo periodo, informandosi sulle tendenze del mercato e sui ruoli che potranno ricoprire in futuro, ipotizzando un piano di carriera già prima della conclusione degli studi. Inoltre, fondamentali sono la disponibilità a trasferirsi ma soprattutto ad effetuare trasferte, sia in Italia sia all’estero”.