Schneider Electric tre anni dopo: il futuro è adesso

Era fine 2008 quando, nel Principato di Monaco, Schneider Electric presentava il proprio piano di business. A tre anni di distanza, la multinazionale ha raccolto i propri clienti a Monaco di Baviera, per fare il punto su mercato e prospettive

Pubblicato il 20 settembre 2011

Di Ilaria De Poli

Raccogliere le impressioni e i feedback del mercato a tre anni di distanza dal lancio della propria strategia di mercato: questo uno degli obiettivi di “Machines Now”, l’evento organizzato la scorsa settimana da Schneider Electric presso il M,O,C, Event Center di Monaco di Baviera. E forse la scelta della location non è casuale, dato che proprio ‘nell’altra Monaco’, quella del Principato, tutto ebbe inizio, tre anni fa.

Era la fine del 2008 quando Schneider annunciava in quella sede le proprie strategie di business per il futuro: ampliare il range della propria offerta, creare soluzioni flessibili e integrate, semplificare ‘la vita’ del cliente. In uno slogan: “Innovation for simplicity”, vale a dire creare soluzioni innovative che servano a facilitare le attività di progettazione, installazione, test e certificazione delle macchine.

Ha specificato Elie Belbel, Senior VP Machine Solutions della società, durante la conferenza di apertura di “Machines Now”: “Le innovazioni da noi introdotte dal 2008 sono sotto gli occhi di tutti: 30 nuove soluzioni hardware (fra controllor, drives, I/O, HMI); 4 librerie dedicate ai mercati verticali del packaging, hoisting, conveying ed Hvac; 200 function blocks; 300 applicazioni di FB e tool per le librerie; 13 soluzioni certificate per la supply chain con sicurezza integrata; 16 Tvda (Tested validated documented architecture)”.

Promesse dunque mantenute, che, nonostante un biennio di crisi (2008-09), uno di ripresa (2010-11) e una situazione economica attualmente incerta, hanno premiato l’azienda. A detta di Carlos Loscalzo, Industry business – Italy Country Vice President, infatti “grazie alle soluzioni PACdrive nell’ultimo periodo abbiamo incrementato di 5-6 punti le nostre quote di mercato, conquistando clienti nuovi e crescendo più di quanto abbia fatto il mercato dell’automazione nel complesso”.

La filiale italiana ha vissuto un 2011 molto positivo, con una crescita a due cifre, sebbene al di sotto del 2007. Ha proseguito Loscalzo: “Il 2011 è iniziato bene, ma da prima dell’estate il mercato ha cominciato a rallentare e settembre ha confermato il trend. Prevediamo quindi di chiudere il 2011 in positivo sul 2010, arrivando così ai livelli del 2007, ma il 2012 si prospetta difficile”.

Per questo per arrivare a una meta: “Diventare entro i prossimi 5 anni il primo o secondo maggiore fornitore per il settore dei costruttori di macchine” – parola di Clemens Blum, Executive Vice President di Schneider Electric.

L’articolo completo sarà pubblicato sul numero di ottobre di Automazione Oggi.

Schneider Electric: www.schneider-electric.it



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x