Robot mobile autonomo per la sorveglianza di ambienti strutturati

 
Pubblicato il 1 aprile 2006

In natura la maggior parte degli esseri viventi più evoluti è in grado di percepire in qualche modo la realtà circostante mediante l’uso della vista. La capacità di ottenere informazioni sull’ambiente circostante dagli stimoli luminosi e dal loro cambiamento è così importante che sin dagli albori dell’intelligenza artificiale si è presa in considerazione l’idea di dotare di funzionalità visive anche i sistemi robotici e informatici. Purtroppo però in questi sistemi la capacità visiva era spesso accompagnata da un requisito di elaborazione in tempo reale che fino a poco tempo fa difficilmente poteva essere garantito dalla tecnologia a disposizione. Ancora adesso i sistemi visivi di molti esseri viventi hanno prestazioni irraggiungibili da qualsiasi macchina. Dai numerosi tentativi compiuti dall’uomo per comprendere i principi alla base della visione umana sono emersi negli anni altrettanti progressi per tentare di imitarla a livello computazionale. È nata così la Machine Vision, che consiste nello sviluppo di tecniche di visione artificiale di ausilio alla vita dell’uomo.

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