Risanamento mini-invasivo di condotte fognarie

Per la manutenzione ordinaria delle condotte fognarie, difficili da raggiungere, si impiegano spesso procedure di risanamento senza scavi impiegando robot specializzati. Markus Lämmerhirt di Pipetronics ci parla di questo settore altamente specializzato

Pubblicato il 30 marzo 2023

Come tutti gli altri tipi di infrastrutture, anche le condotte fognarie richiedono una manutenzione ordinaria. Ma queste tubazioni sotterranee, spesso di piccole dimensioni, sono difficili da raggiungere. Anziché dissotterrarle, con altissimi costi, gli operatori che impiegano le procedure di risanamento senza scavi ricorrono all’impiego di robot specializzati che eseguono il lavoro dall’interno.

Pipetronics è un’azienda esperta sia in termini di tecnologia, sia di sviluppo e la manifattura di robot per sistemi fognari. Markus Lämmerhirt, membro del consiglio di amministrazione, ci parla di questo settore altamente specializzato.

Com’è iniziato il suo lavoro con le condotte sotterranee?

Lämmerhirt: Nell’ambito dei miei studi in meccanica di precisione, l’antesignana dell’odierna meccatronica, nel 1990 ho svolto un semestre di tirocinio presso il D.T.I., uno studio di ingegneria per la costruzione di macchine speciali. Ai tempi, stavano mettendo a punto una macchina che fosse in grado di fresare parti sporgenti nelle condotte residenziali in allaccio con diametri compresi tra 150 e 300 mm. Tutto questo per riuscire a far passare una telecamera di ispezione. A me era stato assegnato il compito di testare e migliorare il prototipo.

Com’è nata la sua prima idea?

Lämmerhirt: Dopo che il cliente aveva approvato il prototipo, si è visto però che risultava difficile da utilizzare. Per la mia tesi di laurea ho avuto l’idea di un robot fresante. Poi questo prodotto è stato perfezionato da D.T.I. ed è così che sono nati i primi robot per la fresatura delle condotte fognarie. Nel 2000, insieme al direttore delle vendite, abbiamo acquisito il reparto di robotica per sistemi fognari del D.T.I. per la nostra azienda di allora.

I suoi primi clienti da dove venivano?

Lämmerhirt: Principalmente dalla Germania, dalla Francia e dalla Svizzera. In questi Paesi la riparazione di condotte fognarie senza scavi ha riscosso subito successo. Ai tempi avevamo solo un’azienda concorrente dalla Svizzera. Dato che il settore era relativamente piccolo, in breve tempo siamo riusciti a costruirci una reputazione a livello mondiale e così abbiamo iniziato ad esportare in Asia e negli USA. L’idea di poter lavorare dentro le condotte senza scavi sulla strada è un argomento di vendita indiscutibilmente convincente. Consente di risparmiare tempo e denaro senza causare interruzioni del traffico.

Secondo lei quali sono le condizioni delle reti fognarie in Germania e nel resto del mondo?

Lämmerhirt: La Germania conta circa 600.000 chilometri di rete fognaria. Secondo le nostre stime, circa il 18% necessiterebbe di un risanamento o di una sostituzione a breve termine. Suppongo che negli altri Paesi la situazione sia analoga o peggiore.

Quali sono le sfide e le tendenze nella robotica per sistemi fognari?

Lämmerhirt: Le macchine e i dispositivi che operano nelle condotte fognarie richiedono tecnologie robuste e resistenti a lungo in un ingombro il più piccolo possibile. Le soluzioni standard sono raramente applicabili, per questo la maggior parte dei componenti sono sviluppati da noi. In termini operativi, prevediamo un aumento della carenza di personale specializzato. Pertanto, l’idea è quella di sostituire il lavoro svolto dall’uomo con una tecnologia intelligente che possa essere impiegata senza dover ricorrere a tecnici specializzati. La tendenza è quella del raggiungimento del punto danneggiato e della riparazione entrambi in maniera automatizzata.

Come è nato il suo rapporto con Faulhaber?

Lämmerhirt: Se hai bisogno di tanta potenza in dimensioni ridotte, hai bisogno di motori in grado di fornirtela. La gamma di prodotti Faulhaber comprende motori che soddisfano tutte le nostre esigenze, come ad esempio quello per l’azionamento del robot che deve tirare un cavo davvero pesante o quello per il mini-tergicristallo per la pulizia della piccolissima telecamera.

Com’è avvenuta la scelta tra gli azionamenti idraulici ed elettrici?

Lämmerhirt: Gli azionamenti idraulici sono molto resistenti ma hanno un grado di efficienza limitato rispetto al nostro spettro applicativo. A questo si aggiungono l’inquinamento acustico e i gas prodotti dal generatore e dalla pompa idraulica. Si tratta di aspetti da evitare soprattutto quando si lavora nei centri cittadini e nelle aree residenziali. Grazie alle batterie e agli azionamenti elettrici i nostri sistemi robotizzati funzionano senza emissioni di gas e in maniera silenziosissima.

Quali saranno le tecniche di azionamento rilevanti in futuro?

Lämmerhirt: Finora abbiamo impiegato prevalentemente azionamenti a spazzole, perché in passato non esistevano opzioni di controllo delle nostre macchine adatte agli azionamenti brushless. Il controllo deve trovarsi direttamente sul motore, perché non può essere controllato su una linea di alimentazione lunga 150 m. La nostra tecnologia più recente sfrutta il sistema CANbus, che consente anche di controllare i motori brushless. La tendenza è quella di impiegare la tecnologia bus e gli azionamenti brushless. I motori brushless sono meno soggetti all’usura e possono essere controllati e programmati.

Quali miglioramenti Le piacerebbe vedere nella tecnica di azionamento?

Lämmerhirt: Le nostre priorità principali riguardano lo spazio di installazione ridotto e le elevate densità di potenza sia per il motore che per l’elettronica. Il tutto chiaramente abbinato a robustezza e durevolezza.

Quali sono i punti di forza che contraddistinguono Pipetronics?

Lämmerhirt: Le nostre competenze principali riguardano lo sviluppo e la produzione di sistemi robotizzati. Il nostro know-how si basa su un’esperienza pluridecennale. Questo vale anche per la progettazione di generatori e il retrofitting di veicoli. Offriamo al mercato e agli utenti anche altri prodotti innovativi come ad esempio riparazioni localizzate con resina sintetica. Inoltre, investiamo continuamente ampie somme per conseguire ulteriori progressi.

Cos’è che vi distingue dalla concorrenza?

Lämmerhirt: Grazie alla nostra tecnologia abbiamo una grande flessibilità che, all’occorrenza, ci permette di integrare facilmente design speciali in prodotti standard.

State già guardando oltre le condotte fognarie?

Lämmerhirt: Chiaramente la riparazione di condotte fognarie è il nostro business principale. Ma fondamentalmente questa tecnologia può essere impiegata anche per la riparazione senza scavi di condotte dell’acqua potabile. È possibile che venga impiegata anche in altri sistemi di tubazioni, come ad esempio nell’industria chimica, per l’ispezione di linee del gas, cisterne o recipienti a pressione.

Ritiene possibile che i robot umanoidi un giorno riescano ad aprire da soli i tombini per scendere giù nelle condotte fognarie?

Lämmerhirt: In linea di principio tutto è possibile. Ma una tecnologia di questo tipo risulterebbe estremamente costosa e complessa. Esistono soluzioni più semplici, che si rivelano più vantaggiose sotto ogni punto di vista.

Riesce ad immaginarsi «robot volanti» o droni usati per i canali?

Lämmerhirt: Questi tipi di macchine sono già stati testati con successo per attività di ispezione. Ma nel caso delle riparazioni non credo che sia sensato impiegarli per le riparazioni.



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