Proteggere i dati con un approccio multilivello
Vincenzo Costantino, Senior Director, Sales Engineering EMEA Western and Israel di Commvault, illustra le migliori pratiche per proteggere i dati dalla crescente minaccia di attacchi ransomware e considera la possibilità di affrontare il problema in modo definitivo.
Il ransomware non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno – solo nel 2021, questa minaccia ha dominato i titoli dei giornali, ha colpito alcune delle più grandi aziende ed è cresciuta in modo esponenziale. il ransomware blocca spesso in modo totale i servizi o interrompe le attività essenziali, come assistenza sanitaria o fornitura di carburante e alimenti. A fine settembre 2021, il numero di attacchi negli Stati Uniti aveva già superato del 17% il numero totale dell’anno precedente.
È rilevante notare come il ransomware sia ora un vero e proprio business e non più solo l’azione di una persona annoiata e isolata che cerca di causare qualche danno. I criminali informatici oggi sono tutt’altro che “hacker con il cappuccio”. Sono gruppi sofisticati di individui molto intelligenti che vivono del loro lavoro. Assumono dipendenti offrendo benefici, pause pranzo e orari di lavoro regolari.
Non sorprende, quindi, che il 64% delle aziende sia stato vittima di almeno un attacco nel corso della sua esistenza. Anche se il ransomware è una delle principali preoccupazioni nei consigli di amministrazione, cosa possono fare le organizzazioni per assicurarsi di essere nelle condizioni corrette al fine di evitare attacchi ai sistemi e furto di dati?
Livelli multipli per una difesa più efficace
Gli attacchi ransomware possono provenire da qualsiasi luogo, in ogni momento: nessun settore o dimensione aziendale è immune. Adottare un approccio multilivello è fondamentale per implementare la migliore protezione e rendere le difese a prova di futuro dalle nuove cyber minacce. Seguire l’approccio in cinque fasi elaborato dal National Institute of Standards and Technology (NIST) dovrebbe essere la base di tutte le policy di cybersecurity:
1 – Gestione delle identificazioni
Proteggere e mettere in sicurezza i dati non è solo una questione di autenticazione, autorizzazione e controllo. Il primo passo dovrebbe sempre essere di identificare i dati. Sapere quali informazioni si detengano e dove si trovino è essenziale per proteggerle in modo adeguato.
2 – Protezione
L’identificazione accurata dei dati è fondamentale per progettare l’architettura e il modello dei costi corretti che li proteggeranno nel lungo termine. Molto spesso, le organizzazioni utilizzano più soluzioni tecnologiche che non identificano i dati chiave o non li integrano nel modo giusto. L’utilizzo di un’unica soluzione integrata faciliterà una protezione efficace. Se subiranno un attacco ransomware, i dati non trapeleranno dalle falle della mancata interazione tra i diversi prodotti.
3 – Rilevazione
Una robusta gestione del corretto volume di dati è importante perché permette di mettere in atto la protezione più efficace e una gestione efficace consente di individuare rapidamente e facilmente le vulnerabilità – attività essenziale per limitare l’impatto di un attacco, nel caso in cui questo riuscisse ad accedere al sistema. Le organizzazioni che individuano una vulnerabilità in modo anticipato subiscono un danno minore dopo un attacco ransomware.
4 – Risposta
Monitorare e testare continuamente le soluzioni di sicurezza è necessario per avere successo. Essere consapevoli di ciò che accade negli ambienti IT a livello di ore e minuti permetterà di rilevare rapidamente qualsiasi anomalia e reagire di conseguenza con facilità e velocità. Non si può mai preparare una risposta a un ransomware, ma assicurarsi di sapere esattamente cosa fare in caso di attacco può limitare i tempi di inattività e prevenire la perdita di dati.
5 – Ripristino
Le organizzazioni che superano gli attacchi ransomware e ripristinano i sistemi nel modo più facile e veloce sono quelle che mantengono la calma e hanno procedure in atto. Si ritorna alla risposta – chi sa cosa fare può gestire la situazione con pazienza ed efficienza.
Molte aziende stanno adottando soluzioni basate su cloud quando implementano modelli di lavoro ibridi, e questo fornisce un ulteriore livello di backup quando si tratta di recuperare i dati persi. Se vittima di un attacco ransomware, i set di dati possono essere riportati in un ambiente sicuro senza dover controllare manualmente che ognuno di essi sia pulito.
Questi cinque passi non sono a prova di errore al 100%, ma seguirli mitiga il rischio della necessità di ripristino a valle in caso di attacco.
Il cambiamento è all’orizzonte?
Probabilmente, è difficile prevedere come fermare la crescita del ransomware. Finché le organizzazioni continueranno a pagare il riscatto – e l’83% lo fa – i criminali informatici continueranno a sfruttare questa minaccia. Sembra semplice affermare che le aziende dovrebbero semplicemente smettere di pagare, ma la maggior parte sente di non avere scelta una volta che i loro dati critici sono nelle mani dei cyber criminali. Infine, è necessario anche un intervento delle istituzioni per legiferare e perseguire l’attività informatica illecita. Forum internazionali come il G20 e il G7 riuniscono i governi di tutto il mondo per combattere questioni globali, come il cambiamento climatico e la sostenibilità – lo stesso è necessario per la sicurezza IT. Solo quando sarà presa seriamente in considerazione come questione politica, potrà essere implementata con successo come una legislazione efficace, da perseguire ufficialmente
Ci stiamo muovendo nella giusta direzione, come esemplificato anche da recenti iniziative intraprese dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, tese a portare la cybersecurity sotto i riflettori del mondo. Con la crescente consapevolezza della gravità della situazione, i governi di tutto il mondo stanno iniziando a collaborare in modo più stretto per affrontare il problema sempre più pericoloso degli attacchi ransomware.
Tuttavia, fino a quando non verranno definite azioni decisive a livello globale, supportate da una relativa legislazione ufficiale, il modo migliore per proteggersi dalle armi dei criminali informatici è pianificare, fare attenzione e implementare un approccio multilivello alla sicurezza. Essere responsabili delle risorse, proteggerle con le migliori pratiche di cybersecurity e non essere mai compiacenti.
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