ProgettistaPiù 2023: Energia nella sabbia

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 19 settembre 2022

Non esiste oggi tema più ‘caldo’ di quello dell’energia, non passa telegiornale in cui non se ne parli. Caldo o potremmo dire ‘bollente’, per usare una parola che riassume in sé un po’ tutte le sfaccettature della questione, sia per la situazione a livello geopolitico, sia per le difficoltà causate dal caro bollette non solo ai cittadini, ma anche alle imprese che rischiano di dover chiudere.

Ma anche in tempi ‘non sospetti’ era evidente l’urgenza di identificare nuove fonti energetiche, rinnovabili e a più basso impatto ambientale.
La Comunità Europea e gli stessi operatori del settore energetico avevano ben chiara la necessità di virare drasticamente verso una rivoluzione green e sostenibile dell’uso dell’energia, per il bene del pianeta e del clima.

Ed è proprio in questo senso vanno le ricerche del nostro ospite di oggi, Matteo Scanzano, dottorando in Ingegneria Elettrica presso il Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica dell’Università La Sapienza di Roma.

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Uno dei maggiori problemi quando si tratta di rinnovabili, eolico e fotovoltaico in primis, è quello dello stoccaggio.
Come possiamo immagazzinare energia per utilizzarla al meglio quando serve?
Cosa sganciarsi dai ‘capricci’ del clima?

Sotto forma di calore, l’energia viene spesso immagazzinata impiegando materiali tossici che possono, a lungo andare, creare problemi di smaltimento e inquinamento.
L’impiego della sabbia, come proposto in questo progetto, potrebbe davvero rivoluzionare il futuro energetico planetario…

Per saperne di più
vi invitiamo a seguire in streaming il prossimo 25 gennaio la seconda giornata del convegno
ProgettistaPiù 2023 ‘L’Automazione nei 4.elementi’
l’intervento di Matteo Scanzano. Vi aspettiamo!

*) Fonte foto apertura Pixabay_Myriams-Fotos



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