Prestito da 315 milioni di euro per la diffusione dell’infrastruttura 5G in Europa
Il prestito sbloccherà investimenti complessivi per 631 milioni di euro in infrastrutture per le telecomunicazioni mobili in Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Polonia
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La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha sottoscritto con Cellnex un contratto di prestito da 315 milioni di euro per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture per le telecomunicazioni mobili alla base della diffusione del 5G in Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Polonia. Il prestito mobiliterà investimenti complessivi per 631 milioni di euro, al fine di migliorare ed espandere la copertura e la capacità delle infrastrutture della rete mobile con una banda molto ampia in tali paesi, contribuendo ad accelerare la transizione digitale sia nelle zone urbane che in quelle rurali.
Il progetto comprenderà nuove infrastrutture per le telecomunicazioni mobili quali antenne per telefoni cellulari e stazioni base in aree urbane, adeguamenti per consentire la condivisione delle infrastrutture tra più operatori, l’introduzione della fibra ottica per collegare le torri cellulari alla rete di ogni operatore, sistemi distribuiti d’antenna per aumentare sensibilmente la capacità delle stazioni base e il ricorso alle energie rinnovabili e ad altre misure di efficienza energetica presso stazioni base selezionate, al fine di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2 della rete.
Il progetto è un esempio del modello di business ad accesso aperto, tipico di fornitori di infrastrutture per telecomunicazioni passive come Cellnex; questo modello incoraggia l’utilizzo di stazioni base condivise da più operatori, riducendo il numero complessivo di antenne necessarie e senza incidere negativamente sulla larghezza di banda o sulla copertura della rete o sui servizi digitali forniti ai privati.
Il progetto contribuirà considerevolmente agli obiettivi dell’UE per il 2030 nell’ambito del decennio digitale, promuovendo investimenti nelle infrastrutture necessarie per la transizione digitale in tutte le zone urbane e rurali d’Europa. Nelle regioni della coesione (ossia quelle in cui il reddito pro capite è inferiore al 75% della media UE) verrà installata circa la metà delle nuove antenne, concorrendo a colmare il divario digitale e a generare vantaggi socioeconomici nelle zone interessate. Questa è la seconda operazione stipulata tra la BEI e Cellnex per promuovere lo sviluppo delle infrastrutture per le telecomunicazioni mobili.
L’accordo è stato firmato a Barcellona da Ricardo Mourinho Félix, Vicepresidente della BEI, e da José Manuel Aisa, Chief Financial Officer e Corporate Development Director di Cellnex.
“Questo contratto di prestito permette alla BEI di finanziare un progetto importante che contribuirà ad accelerare la transizione digitale europea,” ha dichiarato Ricardo Mourinho Félix, Vicepresidente della BEI. “Siamo felicissimi di collaborare con Cellnex a questo prestito che mira ad espandere e massimizzare le infrastrutture per le telecomunicazioni mobili in cinque Paesi europei, Spagna compresa. Queste infrastrutture – in particolare la diffusione del 5G – hanno un’importanza vitale per la transizione digitale e per velocizzare l’accesso ai servizi digitali per tutti, indipendentemente dal luogo. L’accordo che è stato firmato oggi aumenterà inoltre la densità di queste infrastrutture nelle regioni della coesione, contribuendo all’obiettivo della BEI di favorire la coesione economica, sociale e territoriale”.
José Manuel Aisa, Chief Financial Officer di Cellnex, ha sottolineato che “questo nuovo accordo con la BEI consolida la nostra partnership con uno degli organi più importanti dell’Unione Europea e dimostra l’impegno dell’azienda nel contribuire allo sviluppo digitale e tecnologico dell’UE. Questo finanziamento ci permetterà di continuare ad assistere i nostri clienti nella realizzazione di nuovi siti, garantendo la diffusione efficiente del 5G senza soluzioni di continuità in vari Paesi. Siamo inoltre molto soddisfatti delle caratteristiche dell’operazione, che presenta una lunga scadenza e un tasso di interesse competitivo, consentendoci di migliorare la durata media del nostro debito”.
Fonte foto Pixabay_ri1yad
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