Porte aperte all’automazione
Dalla rivista:
Automazione e Strumentazione
Una dinamica iniziativa per sottolineare la svolta non solo organizzativa che qualifica il gruppo come fornitore tecnologico globale per l’energia e l’automazione. Mentre viene raggiunto il prestigioso traguardo del robot numero centomila. Una Open House è l’occasione per incontrare, in un unico appuntamento, l’insieme di soluzioni che un’azienda può offrire a chi è interessato ad ottimizzare i propri processi produttivi. Ciò vale ancor più se l’azienda ha tutte le carte in regola per proporsi come fornitore globale per l’industria, in grado di rispondere alle esigenze di ogni tipo e seguire i clienti lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti utilizzati. E il caso di Abb e in particolare della divisione Manufacturing and Consumer Industries, che ha invitato i protagonisti delle industrie automobilistica e manifatturiera, dei beni di largo consumo e delle telecomunicazioni all’Open House 2002, svoltasi dal 20 al 23 marzo presso la nuova sede del Gruppo a Sesto San Giovanni. Ne è risultato, per tutti i partecipanti, un evento dalle diverse valenze: non soltanto l’opportunità di incontrare clienti vecchi e nuovi ma di condurli attraverso il complesso mondo Abb anche esplorando settori e soluzioni non ancora accostate o prese in considerazione. In più, per come è stata concepita e realizzata, l’Open House è diventata un momento informativo e quasi “didattico”, in grado di fornire a qualunque tipo di visitatore, un’immagine sintetica e al tempo stesso puntuale, di “dove va l’automazione”. L’idea di disporre gli exhibit secondo la sequenza logica e operativa di un processo produttivo (quello dell’automobile, ma poteva essere qualsiasi altro) ha avuto il vantaggio di una grande efficacia comunicativa non disgiunta tuttavia dalla possibilità di approfondimenti tecnici su singoli aspetti del processo e delle soluzioni tecnologiche. L’iniziativa inaugura una nuova modalità comunicativa di Abb, che intende porre al centro della comunicazione una visione complessiva delle esigenze dei clienti. Il mercato infatti non si accontenta più di “segmenti” di soluzione ma chiede risposte globali lungo l’intera catena del valore, che ai prodotti e ai sistemi sappiano anche affiancare i servizi, la logistica, la manutenzione, l’assistenza tecnica, la consulenza finanziaria. Questo è, in sostanza, l’obiettivo dell’iniziativa. Gli ospiti dell’Open House hanno potuto concentrarsi su aree di specifico interesse delle varie attività produttive – spaziando dal settore automobilistico all’alimentare, dalle telecomunicazioni all’edilizia – oppure approfondire temi trasversali e comuni, quali la logistica e l’automazione degli edifici. Hanno potuto incontrare gli specialisti Abb e vedere i prodotti e i sistemi in azione: robot, trasformatori, drive, motori, quadri di controllo e così via. “Siamo impegnati a sostenere i nostri clienti dell’industria manifatturiera, dei beni di largo consumo e delle telecomunicazioni e siamo in grado di offrire contributi per garantire il loro successo con professionalità, qualità ed esperienza” ha affermato il responsabile della Divisione in Italia Filippo Filippeschi. “Da sempre abbiamo le tecnologie e le competenze specialistiche di cui le aziende hanno bisogno e il mercato lo ha ampiamente riconosciuto. Oggi, tuttavia, abbiamo anche una marcia in più: la profonda conoscenza dei clienti, dei loro problemi e del loro modo di operare in un contesto in rapida evoluzione. Assumendo il loro punto di vista e comprendendo a fondo le loro esigenze possiamo aiutarli a orientarsi nel modo più facile, veloce ed efficace all’interno della ampia gamma di prodotti, servizi e soluzioni Abb”.
La manifestazione ha avuto per teatro il Blue Building, il palazzo a elevato contenuto tecnologico che ospita la nuova sede centrale di Abb in Italia e che, con le sue linee eleganti e innovative, ha cambiato il panorama di una delle aree più ricche di memorie industriali del Paese. Per l’occasione Jan Secher, responsabile della Divisione Manufacturing and Consumer Industries di Abb e lo stesso Filippeschi hanno illustrato la nuova organizzazione di Abb, che ha ormai assunto la fisionomia di gruppo tecnologico globale per l’energia e l’automazione. “Una struttura – ha detto Secher – pensata per rispondere alle nuove richieste delle aziende e ai nuovi scenari del mercato, dominato dal peso crescente delle tecnologie di comunicazione e dalla tendenza all’integrazione a tutti i livelli aziendali”. La parola d’ordine quindi, è più che mai “soluzioni globali” e Abb è già pronta per porsi così sul mercato, forte di una storia e di una varietà di esperienze che la mettono in grado di dialogare con i clienti su qualsiasi argomento e di affrontare qualsiasi tipo di problema.
La nuova organizzazione
Rispecchiando l’organizzazione mondiale, anche in Italia il gruppo Abb ha articolato la propria struttura in nove Divisioni orientate al mercato. Il passaggio radicale ha significato la trasformazione da Business Area di prodotto/ sistema a Business Area di Mercato: è così che ora Abb si presenta ai suoi clienti, con un’offerta completa per i singoli settori e in particolare per: automotive, telecomunicazioni, industria manifatturiera, logistica e sistemi per edifici. Ad esempio, per il settore automobilistico l’offerta comprende: una gamma completa di prodotti standard integrata da pacchetti applicativi e software, da sistemi plug and produce, fino ai servizi professionali e finanziari.