PMI, check del posizionamento online con Yow
Il nome è emblematico: Yow, acronimo di You On Web. È la nuova soluzione messa a punto da Radar, Digital Enabler Company con sede a Milano, per facilitare l’ingresso delle Pmi italiane nel mondo digitale, rendendolo quanto mai semplice e immediato. Quello della digital transformation è un inarrestabile processo di cambiamento che rivoluziona le dinamiche aziendali e porta verso una semplificazione e un’automazione dei processi in grado di ridurre ridondanze e limitare gli errori legati alle attività umane. Vantaggi immediati, concreti e inconfutabili in termini di business. La mission di Radar è proprio quella di stimolare i processi di crescita di aziende di piccole e medie dimensioni captando, decodificando e gestendo con concretezza ed efficienza le esigenze differenziate della loro evoluzione digitale. I più recenti studi dimostrano però che solo il 7% delle aziende è realmente ‘full digital’. Molte (troppe) realtà imprenditoriali, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, sono ancora frenate da una sorta di timore riverenziale verso il nuovo e da una consequenziale reticenza ad abbandonare meccanismi e modelli consolidati. Ma il passaggio verso il digitale è molto più lineare di quanto possa sembrare.
Yow nasce proprio per questo, per accompagnare verso la digitalizzazione tutte le realtà imprenditoriali, qualsiasi sia l’ambito di riferimento, e per verificare (prima) e ottimizzare (poi) il loro posizionamento online. Il presente del business vive su Internet e per qualsiasi impresa le logiche del Web sono ormai fattori imprescindibili. In termini di visibilità, interazione con i clienti, opportunità di e-commerce e networking, essere online è condizione necessaria per approcciare i mercati. Ma la vera chiave di successo è riuscire a distinguersi nel mare della Rete.
Il Web è vivo e si muove di continuo secondo ritmi e bioritmi precisi che un’azienda, per stare al passo, deve saper seguire. A volte basta poco, basta seguire la terapia giusta. Yow fornisce una ‘radiografia’ sulla digital position delle Pmi (qualità del sito, presenza sui social network, visibilità sui motori di ricerca, coerenza della brand awarness) misurandone l’efficacia in modo semplice e tempestivo. Entro 24 ore, tutte le web-performance vengono schematizzate e valutate con un voto che permette un paragone immediato fra il posizionamento/rendimento attuale e quello reputato ottimale. Un vero e proprio ‘Radar check-up’ che offre una ricetta in pillole per riuscire a comunicare online in maniera corretta e davvero proficua.
A differenza di altre soluzioni, Yow non è basata solo su algoritmi matematici, ma lascia spazio anche alla componente umana, in un mix di tecnologia e professionalità. Spetta infatti a una persona fisica (uno specialista digitale Radar appositamente formato) interpretare i dati rilevati. Il tutto, per un periodo di tempo limitato, a costo zero. In questa fase di lancio la soluzione viene infatti proposta gratuitamente. Non è tanto una questione di investimenti, quanto piuttosto di mentalità. Accessibile a tutte le realtà imprenditoriali, la Digital Transformation è un percorso che prevede adeguamenti tecnologici, ma che soprattutto presuppone una predisposizione al cambiamento organizzativo, culturale, creativo e manageriale.
Il dualismo è ancora lampante. Secondo i dati dell’Osservatorio delle competenze digitali, realizzato da NetConsulting cube in sinergia con alcune associazioni di settore, ben il 47% delle aziende italiane vede nel fattore digitale la principale leva di competitività sul mercato. Ma la strada deve essere ancora spianata. A frenare la trasformazione sono soprattutto la mancanza di cultura digitale (44,6%), la carenza di competenze in ambito business (37,5%) e nell’area Ict (28,6%). E ben il 56,4% delle aziende ha dichiarato di percepire l’esistenza di un gap da colmare. In questo processo, Radar si propone come facilitatore in grado di affiancare le Pmi offrendo loro soluzioni concrete ai problemi quotidiani.
“La Digital Transformation non è più una alternativa, è una tendenza ormai imprescindibile. Radar nasce con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo culturale del digitale nell’intero sistema delle Pmi del Paese.” – sottolinea Marco Di Marco, Amministratore Delegato di Radar – “Offriamo consulenza, servizi e strumenti calibrati sulle singole esigenze dei nostri interlocutori ‘accompagnandoli’ a migliorare le prestazioni con un utilizzo semplice delle nuove tecnologie. E Yow ne è un esempio lampante.”
Semplice e intuitiva da utilizzare, tempestiva e chiara nelle risposte, YOW accompagna passo dopo passo le Pmi lungo il cammino della Digital Transformation e permette di comprendere dove è necessario intervenire per migliorare l’efficacia dei processi di comunicazione in Rete a supporto delle attività quotidiane. Le analisi predisposte dai digital specialist Radar sono di immediata lettura ed esprimono con chiarezza il livello di usabilità del sito aziendale e l’efficacia delle strategie social. Viene infatti assegnato un voto che permette di valutare in maniera lampante e inconfutabile una serie di Web indicatori:
- Web Quality – per verificare se il sito riflette in maniera esaustiva le skill dell’azienda, se viene visualizzato correttamente sui dispositivi mobili, se è costantemente aggiornato e se attira realmente l’attenzione dei visitatori;
- Social Presence – per comprendere se l’azienda è presente sui social network più adatti e se i messaggi utilizzati sono davvero i più congeniali per rafforzare i rapporti con il pubblico di riferimento e coinvolgere nuovi potenziali clienti;
- Web Presence – per scoprire se il sito ha realmente tutti i requisiti necessari per essere trovato velocemente da chi naviga in Rete (indicizzazione per parole chiave e ottimizzazione SEO);
- Digital Brand Awareness – per ‘fotografare’ la brand reputation dell’azienda e scoprire come e quanto l’azienda è realmente conosciuta e apprezzata sul web;
- Google Visibility – per incrementare e qualificare la visibilità del proprio sito posizionandolo ai primi posti sui motori di ricerca.
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