Packaging firmato Ucima: fatturato in rialzo ed esportazioni in crescita

Pubblicato il 18 luglio 2007

Positivo il bilancio generale presentato da Giovanni Caffarelli, presidente di Ucima e amministratore delegato di PRB Packaging Systems, che ha illustrato i dati 2006.

Il fatturato delle aziende ha registrato un incremento del 5%. I buoni risultati sono dovuti soprattutto all’andamento delle esportazioni, che hanno fatto registrare un incremento dell’8% rispetto al 2005. Il volume delle esportazioni ha raggiunto per la prima volta i 3 miliardi di euro, grazie anche alle opportunità offerte dai paesi emergenti, in particolare quelli Extra UE (diventati il secondo mercato di sbocco dopo quelli dell’UE, superando l’Asia). La quota di produzione destinata alle esportazioni si è avvicinata al 92%.

Anche le esportazioni verso l’Unione europea, sono tornate a crescere, facendo registrare un +13,5% verso la Francia e un +18,2 verso la Germania. La capacità di penetrazione dei mercati esteri che contraddistingue il settore già da numerosi anni ha portato nel 2006 il saldo attivo della bilancia commerciale a 2,7 miliardi di euro, facendo segnare per il secondo anno consecutivo il valore record degli ultimi decenni. Dati, questi, che permettono a Caffarelli di affermare con orgoglio che il settore, contribuisce per oltre 1/5 all’attivo della meccanica strumentale italiana.

Positivi, anche i primi dati del 2007. L’indagine trimestrale Ucima evidenzia una crescita dell’indice del fatturato di sei punti rispetto al medesimo periodo del 2006, registrando così il valore d’indice record per un primo trimestre da quando è partita l’indagine. Ulteriori buone notizie per i primi mesi del 2007: la ripresa degli ordini interni e la crescita dell’indice relativo al carnet degli ordini che si attesta a 5,3 mesi di produzione assicurata contro i 4,7 dell’ultimo trimestre 2006.

In un clima di generale ottimismo, Caffarelli ha fatto osservare: “Quello che considero assolutamente sorprendente è che questi positivi risultati siano stati raggiunti in un contesto nazionale che, con un eufemismo, potrei definire non favorevole!” . Il presidente di Ucima, ha sottolineato che a prescindere dal colore del governo in carica, le aziende si trovano davanti sempre gli stessi problemi, dalla pressione fiscale agli eccessi della spesa pubblica, passando per l’incapacità di progettualità strategica dei nostri politici. Nella redazione di Caffarelli, hanno quindi trovato spazio precisi riferimenti alla situazione attuale: il rischio di perdere la grande opportunità del passaggio in Italia del corridoio 5 e la necessità di ricreare un rapporto di fiducia tra stato e cittadini.

Il presidente di Ucima ha concluso esprimendo l’orgoglio di presentare dati così positivi: “Sono il frutto dello sforzo di aziende che hanno anteposto la politica del fare alla politica dell’aspettare che qualcun altro facesse il suo lavoro”.

Il presidente Caffarelli ha poi presentato l’ospite d’onore, il Prof. Guido Corbetta, membro del Comitato Scientifico dell’AIdAF, Associazione Italiana delle Aziende Familiari e docente ordinario Cattedra “AIdAF – Alberto Falck” di Strategia delle Aziende Familiari presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, che ha trattato un tema di grande attualità nel panorama industriale italiano: le sfide che devono affrontare le aziende per garantire la continuità nei processi di transizione e sviluppo in un’epoca di cambiamenti e allargamento dei mercati.