Ottanta aziende Ucima a Ipack-Ima

Pubblicato il 28 maggio 2018

Ottanta aziende associate a Ucima esporranno a Ipack-Ima, in programma a Fiera Milano dal 29 maggio al 1 giugno, mostrando le loro ultime innovazioni tecnologiche, in particolare quelle legate alla cosiddetta Industry 4.0 come connettività tra macchine e impianti, manutenzione predittiva, sfruttamento dei big data, sensoristica.

L’Associazione dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio accoglierà in fiera gli stakeholder nazionali e internazionali e i visitatori internazionali della manifestazione con la campagna di comunicazione “You are IN the land of Technology”.

“La nostra Associazione e le principali aziende associate credono fortemente in questo progetto fieristico”, commenta il Presidente di Ucima, Enrico Aureli, “che punta ad accreditare Ipack-Ima tra gli appuntamenti internazionali di riferimento per gli addetti ai lavori”.

Ucima è infatti dal 2015 proprietaria, assieme a Fiera Milano, della società organizzatrice dell’evento e ne ha supportato la promozione internazionale contribuendo all’affermazione e alla crescita dell’edizione alle porte.

Ipack-Ima beneficerà anche del buon andamento del mercato mondiale delle macchine automatiche. Il Centro Studi Ucima prevede infatti una crescita costante nel triennio 2016-2019 con incrementi annuali del +5,3%. Le performance migliori saranno registrate in Asia (+7,3%) e Africa (+6,5%). L’Europa, che continuerà a registrare i volumi maggiori è prevista in crescita del +3%.

Per quanto riguarda i costruttori italiani, dopo aver archiviato il 2017 con un +6,3% che ha fatto lievitare il fatturato di settore ad oltre 7 miliardi di Euro, le previsioni sono positive anche per l’anno in corso, grazie al buon andamento del mercato italiano e soprattutto dei mercati internazionali. Secondo le previsioni del Centro Studi Ucima, infatti, continueranno le buone performance in Italia e in Europa e miglioreranno quelle di Asia e Africa, con incrementi compresi tra il 6 e il 6,5%, in linea con l’andamento mondiale.



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