Osservatorio MECSPE: imprese “soddisfatte” e fiduciose per fatturati e mercato
Pur registrando un rallentamento nella seconda metà dello scorso anno, il fatturato dell’industria nel 2022 ha registrato nel complesso una crescita annua sensibile, pari a +18,0% [1]. Un comparto, quello dell’industria manifatturiera, che con le sue 457mila imprese attive si conferma un pilastro per il tessuto produttivo italiano. La fiducia del settore è confermata anche dai dati presentati durante l’evento inaugurale di MECSPE, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf, terminata venerdì 31 marzo 2023 con ben 2.000 espositori, che ha visto – tra gli altri – gli interventi di: Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie Imprese; Rosa Grimaldi, Delegata Promozione economica e attrattività internazionale, Industrie culturali e creative, Impatto Tecnopolo del Comune di Bologna; Stefano Cattorini, Direttore generale del Competence Center BI-REX; Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere e Ivo Nardella, Presidente Senaf – Gruppo Tecniche Nuove.
Secondo l’Osservatorio MECSPE sul III quadrimestre 2022 [2], nonostante l’impatto che nell’ultima parte dell’anno hanno avuto l’aumento dei prezzi delle materie prime (per il 75%) e dei costi energetici (per il 73%), quasi 8 imprese su 10 hanno archiviato l’ultimo quadrimestre del 2022 con un fatturato in crescita o stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e ben tre quarti hanno potuto contare su un portafoglio ordini adeguato. A questi si aggiungono un alto livello di soddisfazione relativo all’andamento della propria azienda (positivo per il 68%) e una fiducia generale che vede solo una piccola quota critica (5%).
Sulla scia di questi risultati, anche le previsioni per il 2023 mostrano uno scenario positivo, ma bisognerà capire come evolveranno alcuni fattori esterni che non dipendono direttamente dalle imprese. Il caro energia fa sicuramente meno paura (16% vs 49% a ott. ‘22), ma aumentano le incognite dovute all’inflazione (la teme il 17%; + 12 p.p. vs ott. ‘22) e all’evoluzione della guerra Russia-Ucraina (per il 22%). Nonostante questo, ben 8 imprenditori su 10 prevedono di chiudere il 2023 con un fatturato in aumento o stabile, potendo contare su una previsione di crescita del mercato nei prossimi tre anni.
Si tratta di imprese che continuano a puntare sulla crescita (68% lo farà nei prossimi due anni), in termini di aumento dimensionale oppure ampliando la produzione in nuovi settori, o puntando sull’internazionalizzazione. Oltre un quarto sta anche valutando entro i prossimi due anni operazioni di M&A (Mergers&Acquisitions).
In questo contesto non bisogna trascurare l’impatto che già sta avendo sull’industria manifatturiera una delle più grandi rivoluzioni in atto, ovvero quello della mobilità sostenibile. Un tema importante tanto da essere il Cuore Mostra della nuova edizione di MECSPE, dal titolo “Transizione energetica e mobilità del futuro”. Qual è il giudizio delle imprese manifatturiere su questo tema? Lo stop della produzione di motori termici a partire dal 2035, con una eventuale deroga a quelle alimentate con gli e-fuel, è giudicato negativamente dal 57% degli imprenditori, percentuale che cresce fino al 64% se si considerano le aziende che operano principalmente per il settore automotive. Questa scelta, infatti, privilegerà i produttori esteri, richiederà sforzi importanti e continui sul fronte della dell’attività di ricerca e sviluppo e comporterà una conversione delle linee produttive con costi elevati.
Gli imprenditori hanno quindi bisogno di una guida che mostri loro come poter cogliere e sfruttare le opportunità di questa rivoluzione. Ed è per questo che all’interno di MECSPE verranno mostrate le soluzioni e le tecnologie per la mobilità del futuro, valorizzando non solo l’elettrico ma anche l’idrogeno, i biocarburanti, ecc.
Pensando al futuro, cosa devono fare le imprese? Le aziende manifatturiere devono spingere l’acceleratore verso un percorso di trasformazione digitale: un primo passo è stato già fatto, dato che a oggi quasi 7 aziende su 10 dichiarano di aver avuto nell’ultimo anno (mediamente o molto/abbastanza) una crescita digitale, ma bisogna continuare a investire.
Per un “salto” di questa portata servono competenze adeguate e su questo le nostre imprese si dividono: da un lato chi ha già formato o assunto personale con formazione adeguata a fare fronte alla trasformazione 4.0 (59%) e dall’altro chi ritiene di non essere ancora pronto (27%).
Ed è proprio sulla formazione che i Competence Center, istituiti dal MISE con l’obiettivo di supportare le imprese nella rivoluzione in chiave di Industria 4.0, possono fornire un supporto prezioso per la crescita del comparto, anche se ad oggi sono ancora poco sfruttati dalle imprese (solo dal 7%).
Di cosa hanno bisogno gli imprenditori per migliorare i processi di digitalizzazione e il loro livello di competenze? Di risorse e incentivi. Su questo un aiuto arriva dal Piano Nazionale Transizione 4.0 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prevede crediti d’imposta per stimolare investimenti in beni strumentali, in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, anche nell’ambito green, e in formazione 4.0.
I primi risultati già si vedono: oltre la metà degli imprenditori (53%) dichiara di averne già usufruito e quasi 2 su 10 contano di farlo entro il 2023. Guardando all’anno in corso, quasi 4 su 10 pensano di richiedere incentivi per l’acquisto di beni strumentali utili alla trasformazione digitale e il 31% per la formazione 4.0; quasi un terzo, al contrario, non vuole usufruirne.
La nuova edizione di MECSPE è ritornata con 2.000 aziende espositrici disposte nei 13 saloni tematici sviluppati sui 92mila mq di superficie espositiva, e 20 iniziative speciali.
Un percorso che guida gli operatori professionali alla scoperta di soluzioni innovative per l’industria manifatturiera, puntando su tre grandi pilastri della fiera: formazione, innovazione e sostenibilità. Tra le novità di questa edizione il Cuore Mostra “Transizione energetica e mobilità del futuro”, un’area di 2.000 mq sviluppata in collaborazione con diverse aziende e partner tecnologici, per confrontarsi sui temi di mobilità sostenibile e sulle tecnologie che ne favoriranno il progresso.
Inoltre, da quest’anno contemporaneamente a MECSPE si è tenuta Elettronica Italia, interamente dedicata al mondo dell’elettronica, che ha offerto al visitatore uno sguardo su tutto il comparto e un focus dedicato all’elettronica al servizio della mobilità elettrica e dell’elettrificazione dei trasporti.
[1] Istat – Fatturato dell’industria – dicembre 2022
[2] L’indagine è stata condotta da GRS Ricerca e Strategia su un campione di 1.074 aziende manifatturiere italiane, utilizzando il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). L’indagine è relativa al III quadrimestre 2022.
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