Osservatorio Green Logistics Survey: il 45% delle PMI non ha ancora dichiarato i propri obiettivi di sostenibilità

Pubblicato il 13 ottobre 2022

La sostenibilità ambientale è un aspetto imprescindibile per lo sviluppo delle imprese e ancor di più nel settore della logistica, dove l’adozione di scelte green risultano essere ancora più strategiche e competitive. Un’analisi approfondita a riguardo è stata realizzata dal Green Transition Hub di Liuc Università Cattaneo, tra i protagonisti della seconda edizione di Green Logistics Expo, il Salone della Logistica Sostenibile organizzato da Senaf che si è svolto dal 5 al 7 ottobre a Padova.

Durante la prima giornata di fiera, i ricercatori del Green Transition Hub, guidati dal professor Fabrizio Dallari, hanno presentato i dati dell’Osservatorio Green Logistics Survey, in collaborazione con la rivista Logistica, nell’ambito del convegno “Quanto è green la vostra logistica? I risultati dell’indagine condotta dalla Liuc – Università Cattaneo”.
I risultati dell’indagine, condotta su un campione di oltre 500 direttori logistici e della supply chain in Italia, hanno consentito di studiare da vicino il livello di adozione e diffusione delle attuali soluzioni tecnologico-organizzative in tema di sostenibilità delle aziende italiane del settore.

Dall’analisi emerge che se il 95% delle multinazionali, influenzate anche dalle logiche ESG, ha obiettivi di sostenibilità dichiarati, lo stesso non può dirsi per le PMI, di cui ben il 45% non ha ancora dichiarato tali obiettivi, anche se in generale si registrano investimenti crescenti in imballi e unità di carico e in generale nei magazzini e nel campo dell’intra-logistica.

Tra le best practice adottate in queste aree, al fine di ridurre i consumi di energia, vi sono le certificazioni ambientali per i magazzini, impianti di biogas e adozione di illuminazione LED. Rispetto a trasporti e distribuzione, l’impegno si sposta su soluzioni volte a ridurre le emissioni dei mezzi in uso, adottando flotte elettriche o soluzioni gestionali per ottimizzare i percorsi.

In conclusione, è emerso che chi ha chiari obiettivi di sostenibilità (dichiarati) di conseguenza misura di più le relative prestazioni di sostenibilità e in particolare sono le multinazionali (63%) e i servizi logistici e di trasporto (57%) a misurarle maggiormente.

Nella seconda giornata, fari puntati sull’organizzazione sostenibile dei magazzini, grazie alla presentazione dell’Osservatorio OSIL – Osservatorio sull’immobiliare logistico realizzato da LIUC Università Cattaneo, che ha sviluppato il sistema di rating VA.LO.RE. (Valuation Logistics Real Estate) per misurare la qualità e la fungibilità dei magazzini industriali, da cui è emerso che più della metà dei magazzini analizzati non soddisfa i requisiti di sostenibilità, anche se quelli realizzati più di recente sono stati sviluppati già in chiave ESG e con soluzioni che ne elevano la qualità.



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