Nidec ASI: le 8 Linee Guida per la ripartenza dell’economia

Il Gruppo è impegnato nella realizzazione di un futuro elettrico e green, mettendo al cuore di questa rivoluzione l’eccellenza Made in Italy delle sue tecnologie

Pubblicato il 30 luglio 2020

Nidec ASI, piattaforma commerciale del Gruppo Nidec, da sempre impegnata a livello internazionale per garantire uno sviluppo economico più sostenibile, ha deciso di sviluppare delle Linee Guida per una ripartenza “green” tutte ispirate ai concetti di sostenibilità ed economia circolare, e che hanno al centro la trasformazione in un mondo “All Electric”. Una responsabilità che la multinazionale, presente in tutto il mondo, ha sentito in modo particolarmente forte in questo periodo delicato e sfidante, che ha creato un senso di comunità importante.

Le 8 Linee Guida elaborate, con diversi focus – rinnovabili, efficientamento energetico, logistica, mobilità, economia circolare, digitale, giovani e salute – nascono dalla volontà di Nidec ASI di raccontare a tutti come il Gruppo si sta evolvendo, anche rafforzando la R&S, e su quali principi e ambiti sta lavorando per contribuire a questa evoluzione, che non è ormai più rimandabile, sensibilizzando istituzioni, imprese e cittadini a prendere in modo molto serio i cambiamenti climatici, per ripartire dopo questa crisi agendo concretamente da veri abilitatori di un futuro green e digitale.

“Come Nidec ASI, crediamo fermamente che sostenendo l’evoluzione dell’energia, della logistica e dell’industria, sia davvero possibile fare la differenza e sviluppiamo soluzioni in grado di ridurre il consumo energetico facendo leva sulle rinnovabili, sulla movimentazione di persone e merci in modo sostenibile e sulla promozione di una maggiore efficienza energetica nel settore industriale, così come in ogni aspetto della nostra vita” ha dichiarato Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI e Presidente di Nidec Industrial Solutions. “Il futuro sarà elettrico, e questa è l’unica chiave per promuovere un modello di sviluppo sostenibile. Le istituzioni hanno l’onere di permettere che questo cambiamento avvenga nel più breve tempo possibile, e le aziende che oggi operano nel mercato delle soluzioni industriali hanno il compito di rendere le tecnologie prodotte accessibili a tutti. L’offerta di tecnologie green di qualità e a un prezzo accessibile e, allo stesso tempo, sostenibili, deve rappresentare l’obiettivo principale e morale degli attori del mercato, e noi vogliamo fare come sempre la nostra parte, continuando a sviluppare tecnologie come la Power Quality, al centro della produzione d’idrogeno e il BESS, fondamentale per ottimizzare l’utilizzo delle rinnovabili, che sono delle eccellenze dei nostri siti produttivi italiani”.

1) Rinnovabili
Oggi il settore dell’Energy&Utilities è attraversato da una trasformazione profonda che impatta tutte le fasi della catena del valore. A monte della value chain, si assiste al progressivo passaggio da un sistema centralizzato a un ecosistema molto più distribuito, interattivo e interconnesso di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. La transizione verso le energie rinnovabili è infatti il modo più efficace per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico e, correttamente, lo European Recovery Plan prevede investimenti a sostegno della crescita del settore dell’energia pulita. Dall’economia dei combustibili fossili è quindi più che mai necessario spostarsi verso un’economia elettrica e un mondo “All Electric”.

L’Italia, terra di sole, risorse idriche e vento, parte da una situazione di vantaggio sotto il profilo ambientale, ed è perciò auspicabile che le istituzioni lavorino al fine di facilitare questo fondamentale cambiamento, stanziando fondi a favore dello sviluppo delle rinnovabili.
Nidec ASI ha compreso le necessità derivanti dalla transizione verso fonti di energia rinnovabile, proponendo soluzioni che ne abilitino un utilizzo ottimale come: BESS (Battery Energy Storage Solutions), settore in cui il Gruppo è leader con più di 70 progetti nel mondo e oltre 700MWh di impianti installati; microgrid; importanti innovazioni nel settore dell’estrazione del GNL (Gas Naturale Liquefatto) e dello sviluppo del mercato dell’idrogeno. La tecnologia Nidec è anche presente su due dei tre più importanti centri di ricerca per la fusione nucleare.

2) Efficientamento energetico
La riduzione delle emissioni di gas serra, ma soprattutto del consumo di energia elettrica, deve applicarsi in ogni ambito socioeconomico.
Partire dalle nostre case e dagli edifici pubblici può essere un buon punto di partenza, come messo in luce dallo European Recovery Plan. L’adozione di tecnologie innovative, di nuovi elettrodomestici a basso impatto energetico, di pompe di calore e pannelli fotovoltaici che permettono di azzerare il fabbisogno energetico, uniti alla ristrutturazione degli edifici con obiettivo net zero energy, rappresentano la soluzione più semplice ed efficace in questa corsa contro il cambiamento climatico.
Nidec Group sostiene la decisione del Consiglio Europeo, inclusa nell’ultimo Recovery Plan, di muoversi in questa direzione, attivandosi con oltre 20 laboratori di ricerca dedicati a studiare come ottimizzare l’efficienza di motori elettrici ed azionamenti.

Oltre alle case, però, è fondamentale concentrarsi anche sull’efficientamento energetico dell’industria, specie di quella pesante. L’obiettivo, che anche Nidec ASI ha fatto suo, è quindi trasformare questi impianti per renderli efficienti.

3) Logistica diversificata e digitale
La logistica ha mostrato diversi punti deboli nella fase di emergenza da Covid-19, che hanno stimolato una riflessione utile per ripensare l’approccio verso una filiera più agile, flessibile, green e sostenibile. Nel futuro chi adotterà politiche di approvvigionamento e una logistica illuminate, appoggiandosi a fornitori “a km0”, diversificati, dislocati in paesi diversi, e non solamente a chi è in grado di proporre il prezzo più basso, si ritroverà con un grande vantaggio competitivo anche in situazioni di emergenza.
È proprio nell’ottica della diversificazione della supply chain che l’Unione Europea implementerà la Trade Policy Review, per assicurare un flusso continuo di beni e servizi. In questo scenario, Nidec ASI parte da una posizione di vantaggio, dato che i fiori all’occhiello del Gruppo rimangono gli stabilimenti italiani.

Risulta quindi evidente come sia fondamentale che gli attori della logistica ripensino il modo di vedere le cose, attivando processi decisionali più snelli, accelerando la trasformazione digitale facendo leva su nuove soluzioni di IoT (Internet of Things), rafforzando tutta la supply chain. Un altro aspetto importante di questa trasformazione riguarda l’accelerazione dell’automazione dei porti, che grazie alla digitalizzazione potranno abbattere sensibilmente le emissioni.
Una logistica connessa, veloce e snella efficienterà gli spostamenti di mezzi, merci e anche persone, e permetterà di ridurre i consumi di energia e, di conseguenza, anche l’impatto sull’ambiente.

4) Mobilità elettrica
Il mondo della mobilità, sempre più strategico per lo sviluppo di tutti i settori economici, specie di quelli legati alla digital economy, diventerà 100% elettrico: porti, navi, auto, treni, trasporti pubblici saranno tutti connessi e alimentati attraverso la rete elettrica.
Promuovere questa trasformazione è fondamentale, sia perché questo è il settore dove è più necessario abbattere le emissioni di CO2 e dove gli obiettivi settati dalle autorità sono più alti, sia per garantire una ripartenza green del turismo, fondamentale soprattutto per un Paese come l’Italia, dove questo settore incide i per il 13% sul PIL nazionale e impiega il 15%-20% della forza lavoro italiana, confermandosi quindi strategico per il rilancio del paese.

Anche in questo caso il Recovery Plan europeo traccia la direzione da seguire, focalizzandosi sulla necessità di sostenere lo sviluppo dei trasporti elettrici, delle relative infrastrutture di ricarica e dei carburanti alternativi.
I veicoli elettrici si diffonderanno sempre più, in quanto rappresentano l’opzione più efficiente per eliminare completamente le emissioni. Questo processo è ormai iniziato da anni, ma va supportato anche attraverso lo stanziamento di fondi ad hoc per la diffusione capillare dei punti di ricarica e il rafforzamento della rete elettrica, per evitare che nei momenti di picco ci siano bruschi cali di tensione che possono provocare blackout nelle città e per soddisfare anche le esigenze del car sharing che si diffonderà sempre più.

Nidec è in prima linea in questo settore, grazie al suo Ultra Fast Charger per la ricarica veloce di veicoli elettrici. Il Gruppo, inoltre, contribuisce allo sviluppo di bus ibridi ed elettrici e connessi su cavo e ruote facendo leva sulle sue conoscenze nel mercato delle batterie.
Anche il trasporto marittimo, che contribuisce anch’esso pesantemente all’emissione di sostanze inquinanti nocive per l’aria, dovrà attraversare una profonda trasformazione green. Nidec ASI è stata tra i primi player al mondo a promuovere l’adozione di soluzioni per la navigazione elettrica, a partire dall’elettrificazione delle banchine dei porti, che permettono alle navi di spegnere i motori e attaccarsi alla rete elettrica. Sta infatti realizzando un progetto “shore-to-ship” per il porto di Genova, ed è attiva in altri 8 progetti simili in Europa. Il Gruppo propone anche soluzioni per lo stoccaggio di energia a bordo, come quelle installate sui traghetti Seasight, che oggi solcano le acque norvegesi senza produrre alcun tipo di inquinamento o rumore.

5) Economia circolare
Un ulteriore fondamentale pilastro per una ripartenza industriale in ottica green segue i principi dell’economia circolare, ambito su cui verranno convogliati ingenti investimenti europei, come previsto dal nuovo Circular Economy Action Plan, con particolare riferimento allo sviluppo di infrastrutture e tecnologie in grado di ottimizzare la gestione dei rifiuti.
Il mondo in cui ci troviamo ha risorse sempre più scarse ed è per questo che si profila la necessità di un efficace riciclo e dell’attivazione di un circolo virtuoso che permetta di ridurre al minimo l’utilizzo di materie prime e gli scarti.

Nidec ASI, che solo nell’elettronica di potenza investe il 3% del suo fatturato, è impegnata con le sue attività di ricerca proprio per andare incontro a questi principi, riducendo il numero di componenti in campo. Un esempio virtuoso è il suo VDF AFE, un nuovo drive di media tensione a frequenza variabile. Grazie all’eliminazione del trasformatore, garantisce altissima efficienza energetica, ed è il 30% più compatto e circa il 60% più leggero rispetto alle altre soluzioni, riducendo non solo il fabbisogno di energia e le emissioni, ma anche l’utilizzo di metalli come rame e ferro, difficili da smaltire. Un prodotto particolarmente innovativo è inoltre il CAplus, un nuovo motore elettrico caratterizzato dal fatto che oltre il 95% dei materiali che lo compongono può essere riciclato alla fine della sua vita.

6) Trasformazione digitale
La trasformazione della logistica, dei trasporti e dell’industria in senso elettrico e green va di pari passo con quella digitale, dove la connettività è in grado di apportare benefici enormi non solo nell’ottica di uno sviluppo più sostenibile, ma anche in termini di qualità di servizi offerti, sicurezza, competitività delle industrie collegate.
In futuro, per esempio, i porti saranno sempre più integrati e connessi grazie all’Internet of Things, basato sull’utilizzo estensivo di sensori, e all’evoluzione dei big data, che consentirà di ottimizzare la raccolta e l’analisi dei dati prodotti, migliorando la tracciabilità delle merci, la sicurezza del personale e la sostenibilità.

Anche l’evoluzione degli stabilimenti siderurgici passa dall’integrazione delle nuove tecnologie, wi-fi in primis, fino ad arrivare in visione prospettica alla realizzazione di una “Siderurgia 4.0,” di cui esistono già delle sperimentazioni. Le soluzioni d’automazione e system integration di Nidec ASI sono sviluppate e implementate per portare a termine con successo progetti anche molto complessi di revamping, con l’obiettivo di far “parlare” soluzioni evolute, come le tecnologie wireless, con vecchie tecnologie.
Come correttamente previsto dallo European Recovery Plan, investire nel processo di digitalizzazione del Paese e in generale dell’Europa, che ha subito un’accelerazione durante questo periodo di crisi, è quindi prioritario per poter realizzare una reale trasformazione nella direzione della smaterializzazione e quindi dell’abbattimento delle emissioni, portandone i benefici ovunque. Tutto ciò richiede però in primis investimenti consistenti nelle reti di telecomunicazioni e in tecnologie innovative (IA, robotica, cybersecurity, infrastruttura data cloud, blockchain), incentivi e partner adeguati, sburocratizzazione e un processo efficace di education.

7) Ingaggio dei giovani
Nella corsa verso un’economia sostenibile, fondamentale sarà garantire un futuro per i giovani e ingaggiarli, dato che sono sempre più attenti alle tematiche green. Aziende e istituzioni devono quindi avere come target principale sui temi della sostenibilità le nuove generazioni, che possono diventare i principali testimonial dell’urgenza di una ripartenza green.

Anche nel settore delle soluzioni industriali sarà fondamentale continuare ad attrarre e trattenere giovani talenti che potranno sviluppare le innovazioni sostenibili del futuro, aumentando i finanziamenti per gli stage, prolungando anche i tempi di permanenza in azienda, sostenendo anche i costi assicurativi/aggiuntivi provocati dalle nuove norme sulla sicurezza, così come investendo in programmi di welfare evoluti in grado di assicurare un buon work-life balance e un percorso formativo soddisfacente.
Proprio con l’obiettivo di avviare un dialogo costruttivo con i giovani su questi temi è nata l’idea di lanciare a livello mondiale la nuova campagna di comunicazione social di Nidec ASI I WANT A GREEN FUTURE, che vuole risvegliare le coscienze di tutti, a partire dai giovani, sensibilizzandoci rispetto ai valori della sostenibilità ambientale.

8) La salute
La diffusione del virus nel mondo ha messo in luce il legame imprescindibile e l’interconnessione tra tutti gli esseri umani nel mondo intero, facendo emergere gli enormi squilibri economici che ancora persistono nelle diverse parti del globo.

In questo scenario, è sempre più evidente come un’azienda non possa crescere e prosperare in un ambiente malsano e dove la tutela della salute non venga messa al primo posto. Ingenti investimenti devono quindi essere dedicati da parte delle istituzioni proprio a salvaguardare la salute delle persone.
Una dimostrazione concreta di come la focalizzazione sulla salute delle persone sia cruciale è il percorso che ha intrapreso Nidec, anche con il recente annuncio della “Nidec Health Declaration”, orientata proprio a porre ancora più l’attenzione e a rafforzare la gestione del benessere dei dipendenti, e l’istituzione da parte del Gruppo Nidec di un Comitato di Promozione della Salute.



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