NI aggiorna i gioielli di famiglia: LabVIEW e PXI..

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 17 ottobre 2002

Analizzatore di segnali

Accanto alla piattaforma LabVIEW, grande enfasi è stata dedicata ai nuovi sviluppi dello standard industriale PXI. Tra i prodotti presentati a NIWeek 2002 troviamo in particolare il PXI-5660, un analizzatore modulare di segnali RF in grado di raggiungere una larghezza di banda di 2,7 GHz. Il PXI-5660, in formato 3U, combina un software di misura spettrale con un digitalizzatore RF a larga banda, dotato di range dinamico maggiore di 80 dB. L’architettura di strumentazione virtuale del PXI-5660 mette a disposizione tutte le misure standard di potenza RF, frequenza, spettrali e vettoriali, oltre a offrire la libertà di definire applicazioni particolari utilizzando le avanzate capacità di signal processing, visualizzazione e Internet di LabVIEW. Le elevate prestazioni del PXI-5660 si basano sulle tecnologie informatiche e di comunicazione più recenti, come processori Pentium con velocità dell’ordine dei GHz, ASIC di conversione digitale e filtri acustici e oscillatori ultraminiaturizzati. Il modulo è composto da un downconverter RF a larga banda, un digitalizzatore IF a elevata purezza spettrale e dallo Spectral Measurements Toolkit (SMT) per NI LabVIEW e LabWindows/CVI. Il front end RF a larga banda acquisisce i segnali compresi fra 9 kHz e 2,7 GHz con un’ampiezza di banda real-time massima di 20 MHz e ha a bordo un oscillatore (OCXO) a stabilità ultraelevata per assicurare la precisione e la stabilità di frequenza richieste nelle applicazioni automatizzate. Il PXI-5660 assicura inoltre un range dinamico privo di spurie maggiore di 80 dB per misure precise. L’SMT permette di eseguire le misure più comuni, come spettro di potenza, potenza e frequenza di picco, power-in-band, potenza fra canali adiacenti e ampiezza di banda occupata. La combinazione di algoritmi ottimizzati nell’SMT e della potenza elaborativa del PC assicura un elevato throughput di misura. Per esempio, uno spettro di potenza continuo in una banda di 20 MHz è acquisito 200 volte più velocemente attraverso PXI-5660 che con la strumentazione tradizionale. E’ quindi possibile utilizzare le capacità a larga banda e l’elevata profondità di memoria del modulo per acquisire informazioni istantanee di frequenza e fase, sfruttando quindi i potenti tool di analisi disponibili in LabVIEW per eseguire misure avanzate di I/Q e modulazione. Il PXI-5660 può essere strettamente integrato con altre risorse del sistema PXI di National Instruments o terze parti come switch RF, DMM, sorgenti di segnale, digitalizzatori, motion control e imaging digitale (per maggiori informazioni: http://www.pxisa.org). Le diverse risorse possono essere facilmente coordinate grazie alle capacità di timing e sincronizzazione a livello di sistema. La versatilità delle funzionalità definite tramite software e la modularità dell’hardware PXI rendono ideale l’analizzatore di segnali RF per una varietà di applicazioni nel dominio della frequenza, come analisi spettrale, prove di compatibilità elettromagnetica e collaudo di componenti RF.

Superate le barriere dei DMM tradizionali

Concludiamo con il nuovo modulo FlexDMM PXI-4070, che riduce nettamente il tempo necessario per eseguire misure di precisione. Si tratta di un multimetro digitale a 61/2 digit con caratteristiche complete in un modulo PXI 3U a slot singolo. Oltre a garantire la precisione di un DMM a 61/2 digit, il FlexDMM assicura le caratteristiche avanzate e il throughput dei DMM a risoluzione più elevata, assai più costosi. Tali caratteristiche includono, per esempio, un modo digitalizzatore a 1,8 MS/s completamente isolato, l’autocalibrazione e misure di resistenza con compensazione dell’offset. Il modulo offre una precisione base sulle misure di tensione c.c. di 6 parti per milione sulle 24 ore e una sensibilità inferiore al µV. A ciò si aggiunge una velocità di lettura delle tensioni c.c. variabile con continuità da 100 S/s con 61/2 digit a 5 kS/s con 41/2 digit. Con i software driver LabVIEW e NI-DMM, si può estendere la risoluzione fino a 7 digit con 5 S/s. L’architettura del FlexDMM incorpora un digitalizzatore isolato a 1,8 MS/s. Nel modo digitalizzatore isolato, lo strumento può acquisire forme d’onda accoppiate in c.a. e c.c. con un ingresso massimo di ± 300 V, a una frequenza di campionamento massima di 1,8 MS/s. Combinando il software LabVIEW con il modo digitalizzatore isolato, il FlexDMM può analizzare transitori, segnali di flyback o altre forme d’onda in c.a. non ripetitive ad alta tensione nel dominio del tempo e della frequenza. Le caratteristiche di velocità, precisione e funzionalità del FlexDMM lo rendono ideale per le applicazioni automatizzate di test e validazione più stringenti sia nei reparti di produzione, sia nei laboratori di ricerca e sviluppo. Il software driver NI-DMM, fornito insieme al FlexDMM, è ottimizzato per l’uso in LabVIEW, LabWindows/CVI, Visual Basic e Visual C/C++. Con esso è possibile misurare migliaia di canali di tensioni, termocoppie e termoresistenze, integrando il FlexDMM con switch PXI, switch SCXI e il software di gestione degli switch Switch Executive di National Instruments. L’attuale versione 2.0 del software NI-DMM verrà seguita dalla versione 2.1 all’inizio del 2003.

Conclusione

Anche in questo difficile periodo per l’economia mondiale, National Instruments continua ad investire fortemente in ricerca e sviluppo. Alcuni risultati li abbiamo già visti quest’anno, ma Truchard ha anticipato che NIWeek 2003 sarà particolarmente ricca di annunci. Il conto alla rovescia è iniziato.