MEAT-TECH 2018: cresce la fiera, insieme al consumo di carne pro capite

Pubblicato il 23 dicembre 2016

Meat-Tech 2018 continua a raccogliere adesioni dagli espositori dell’industria della carne, investe nella promozione presso i mercati esteri principali e stringe partnership con le associazioni più autorevoli: una mostra che si conferma il punto di riferimento per il mercato e che dimostra la sua vicinanza al settore anche grazie al proprio Osservatorio Economico, che monitora costantemente gli andamenti dell’industria e dei suoi sviluppi.

Meat-Tech presenta il progetto 2018 in un momento favorevole per il comparto. Secondo l’Agricultural Outlook 2016-2025 – OCSE-FAO, nel 2025 la produzione mondiale di carne è prevista in crescita del 16% rispetto al periodo di riferimento 2013-15 (+20% rispetto alla decade precedente), trainata in particolare dalla domanda di carne di pollame; un’opportunità da tenere d’occhio per tutti i produttori di macchine per la lavorazione della carni. Nel dettaglio, il pollame passerà infatti da 115.192 kt rtc nel 2016 a 131.255 nel 2025 e Argentina, Brasile, Messico, Russia, Ucraina e Stati Uniti risulteranno ai vertici della produzione. Nella regione asiatica i leader saranno Cina, India, Indonesia, Iran e Thailandia.

Complessivamente si prevede che la produzione mondiale di carne cresca di circa 48 Mt entro il 2025, quantità su cui i Paesi in via di sviluppo (in primis Argentina, India, Indonesia, Messico, Pakistan e Vietnam) incideranno per il 73%. La produzione dovrebbe aumentare anche nel settore delle carni ovine (soprattutto in Cina, Pakistan, Sudan e Australia e Africa Sub Sahariana) con una crescita globale stimata  del 2,1% annuo.

Ovviamente in aumento anche il consumo globale annuo di carne pro capite, in particolare in Asia, America Latina e Medio Oriente. Il consumo globale annuo di carne pro capite infatti dovrebbe raggiungere i 35,3 kg entro il 2025, con un incremento di 1,3 kg rispetto al periodo di riferimento, crescita trainata  principalmente dal pollame (131.255 kt rtc nel 2025 contro i 115.247 del 2016). Nel 2025 le esportazioni di carni a livello mondiale dovrebbero crescere del 23% rispetto al periodo di riferimento, di cui circa la metà verso i Paesi sviluppati (80% bovino e pollo). Le esportazioni di manzo dagli Stati Uniti rappresenteranno più di un quarto del commercio totale, mentre quelle dell’Unione Europea cresceranno marginalmente a causa dell’accesa concorrenza di Nord e Sud America.

All’interno di questo scenario, Meat-Tech 2018 si propone come l’appuntamento di riferimento per gli operatori del comparto. Il 50% degli spazi disponibili sono già stati opzionati da primarie aziende italiane e internazionali che renderanno la mostra un’occasione unica per valutare potenzialità ed efficienza delle tecnologie più innovative per la lavorazione, il confezionamento e la distribuzione delle carne. Già rappresentativa la compagine delle aziende iscritte. Tra loro, solo per citarne alcune: per il settore processo e confezionamento presenti C.R.M., Coligroup, Colussi Ermes, Erre-Ci-A, Europrodotti, Fessmann, Handtmann Italia, Inotec, Inox Meccanica, Laska, M.A.V. Engineering, Nowicki, Process-Pack International, Pulsar Industry, Risco, Techpartner, Travaglini, Ulma Packaging, Ve.Ma.C., Velati; per il settore ingredients Europrodotti, Metroz Essences, per le attrezzature e i materiali Erre-Ci-A, GB Bernucci,  Minerva Group, Walsroder Casings.

Un’edizione valorizzata non solo dalla contemporaneità, già rodata con Ipack-IMA, ma anche dall’inserimento all’interno del grande progetto The Innovation Alliance. La manifestazione sarà infatti parte dell’innovativo evento di filiera, consentendo alle aziende presenti di valorizzare le proprie specificità e di presentarle ai numerosi operatori del mondo della grande distribuzione, del retail  e dell’industria alimentare che in quei giorni visiteranno l’evento.



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