Macchine utensili tra innovazione e continuità
Dalla rivista:
Automazione e Strumentazione
di Mario Gargantini
Gli effetti della “Blue Philosophy”, il marchio che Ucimu - Sistemi per Produrre collega alle iniziative orientate alla sostenibilità ambientale, si sono fatti vedere alla recente edizione della 28ma BIMU/SFORTEC, nella prima settimana di ottobre in Fiera Milano, illustrata presso lo spazio della Mostra-Evento “Gli oggetti del vivere. Le tecnologie del fare”, al centro del padiglione 18; ma soprattutto si sono visti diffusamente nei vari stand dove i costruttori di macchine utensili hanno mostrato concretamente la possibilità di progettare e realizzare una grande varietà di manufatti attraverso sistemi di produzione ecocompatibili che permettono agli utilizzatori di sfruttare razionalmente le risorse, minimizzando l’uso di energia, materie prime e mezzi. È la filosofia che dall’inizio del 2011 è diventata per Ucimu-Sistemi per Produrre, organizzatore della manifestazione, criterio per l’assegnazione di un marchio che diventa segno distintivo della più qualificata produzione italiana e testimonianza di impegno e attenzione alle problematiche ambientali.
Un robot Hyundai HA06 interfacciato con un sistema di visione della Casarini Robotica |
Sta forse qui anche una chiave per comprendere lo stato di buona salute e l’ininterrotto apprezzamento dei mercati internazionali per un settore, quello appunto delle macchine utensili, che conferma l’Italia come quarta potenza mondiale per produzione, dopo Cina, Giappone e Germania, e terza per esportazioni.
Ormai lo scenario globale registra un chiaro spostamento del baricentro verso oriente: nel 2011 la produzione mondiale di macchine utensili è aumentata a 65.200 milioni di euro (+27,7%) e alla composizione del valore totale l’Asia ha contribuito per il 61,1%, seguita dall’Europa col 32,4%, e dalle Americhe col 6,4%; si pensi che solo dieci anni fa la produzione asiatica valeva il 35,7%, quella europea il 53,5%, quella americana il 10,4%.
In tale contesto si possono leggere i dati dell’Italia, dove nel 2011 la produzione di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 4.762 milioni di euro (+13,5%), mentre il consumo è cresciuto del 3,4% per effetto dell’incremento delle importazioni. Positiva la performance delle esportazioni, cresciute a 3.260 milioni (+25,2%), con un rapporto export/produzione salito dal 62,1% del 2010 al 68,5%. La ripresa dell’industria italiana del settore ha avuto un riscontro sul livello di utilizzo della capacità produttiva, la cui media annua è cresciuta dal 68,7% al 79,6%.
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La Fiera
Tutto ciò si è riflesso in una Fiera come la BiMu – Sfortec, che da sempre si propone come vetrina del settore dei produttori di macchine utensili a deformazione e asportazione, robot, sistemi di automazione e tecnologie ausiliarie, assumendo un ruolo di riferimento per l’intera industria manifatturiera. Questa edizione, concentrandosi sull’innovazione, ha potuto documentare l’elevato livello di integrazione tecnologica cui ha condotto l’evoluzione dell’industria della macchina utensile. Oggi, infatti, la più avanzata offerta settoriale si traduce in macchine e sistemi fondati sulla modularità funzionale, adeguabili alle variazioni di produzione molto più facilmente e velocemente delle classiche unità di lavorazione, superando la classica suddivisione tra deformazione, asportazione e automazione, le cui tecniche peculiari sono sempre più spesso riassunte in ciascun processo produttivo.
Una mostra quindi trasversale, per un settore trasversale, forte di 1.160 imprese presenti, da 29 Paesi, che hanno proposto il meglio della propria produzione esponendo circa 3.000 macchine del valore complessivo stimato in circa mezzo miliardo di euro. Con una risposta positiva da parte dei 58.875 visitatori, mentre i 2.837 visitatori stranieri si erano già preaccreditati sul sito della manifestazione.
Sono numeri in linea con quelli dell’edizione precedente, come ha affermato il Presidente di Ucimu Luigi Galdabini, ma sono soprattutto “le impressioni degli operatori a confermare la buona riuscita della mostra che, dopo la crisi del 2010, è tornata a raccontare di un settore che investe in innovazione e crede nella ripresa del mercato italiano attesa, come emerge dai dati Oxford Business of Economics, per la seconda metà del 2013”. Una previsione che si accompagna a quella che vede un trend positivo del consumo di macchine utensili che, tra il 2011 e il 2015, crescerà su scala mondiale del 45% fino a raggiungere il valore record di 88,6 miliardi di euro.
I contenuti
Passando ai principali trend e alle proposte innovative presentate, la prima impressione è di una decisa spinta verso l’integrazione di meccanica, elettronica e informatica per ottenere anche piccoli miglioramenti operativi che aumentano le performance, sia qualitativa che quantitativa, delle macchine.
Un altro driver dell’innovazione, i cui effetti erano ben visibili in fiera, è quello ambientale ed energetico: sono sempre più numerose le macchine progettate con i criteri di eco-design e sta diventando un must nella costruzione di motori, azionamenti e centri di lavoro quello di garantire una elevata efficienza energetica; quest’ultima tradotta, a livello espositivo, in una sorta di “gara delle percentuali” nelle quali i vari costruttori intendevano condensare i risparmi energetici raggiungibili grazie alle loro soluzioni.
Sistema di chiusura di sicurezza amGardpro presentata da Masautomazione |
Tra i tanti aspetti dell’interazione tra automazione e macchine utensili, cresce il ruolo dei sistemi di visione artificiale: aumentano le macchine che integrano sistemi di visione che consentono una costante verifica della qualità delle lavorazioni, della corretta operatività della macchina, del giusto prelievo dei pezzi da parte dei robot e così via. Basterà citare, tra le altre, l’applicazione messa appunto dalla Casarini Robotica, dove un robot Hyundai HA06 è interfacciato con un sistema di visione, composto da due fotocamere ad alta velocità e un laser, in grado di riconoscere un singolo pezzo su un vassoio e di fornirne le coordinate geometriche necessarie per la presa.
Nell’ambito dei CNC, colossi del settore come Siemens, Mitsubishi, Fanuc, Heidenhain e altri non hanno mancato di presentare nuove proposte e avanzamenti nelle diverse soluzioni, per i principali segmenti applicativi ma anche per nuove nicchie e lavorazioni speciali. Si vedano in proposito gli altri articoli dedicati in questo stesso numero di Automazione e Strumentazione.
Fanuc CNC, ad esempio, ha dotato il CNC 30i-B di funzioni quali High Speed Smooth TCP, programmazione piano inclinato migliorata e funzioni ad alta velocità per addolcimento di profili, DSP più veloci per un controllo avanzato degli azionamenti, controllo multi-asse, controllo di corrente ad alta velocità e filettatura a velocità arbitraria. Inoltre ha presentato la nuova Serie CNC 35i-B, ideale per semplici macchine di foratura ad alta velocità, macchine transfer e portali.
Nel caso di Heidenhain, l’attenzione è attratta dal nuovo controllo TNC 640, particolarmente indicato per lavorazioni HSC e a 5 assi con macchine fino a 18 assi; ha funzioni evolute di fresatura e di tornitura ed è un controllo numerico efficiente per le lavorazioni combinate; è dotato della funzione DCM (Dynamic Collision Monitoring) che interrompe la lavorazione ogni volta che si rischia una collisione.
Sul versante della sicurezza, interessante la novità presentata da Masautomazione con amGardpro della Fortress Interlocks: un sistema di chiusure automatiche elettromeccaniche modulari per un ampia gamma di macchine in ambiti industriali dove sono fondamentali sicurezza, robustezza e affidabilità; amGardpro abbina sicurezza e controllo ed è adatto per applicazioni fino a Sil3.
Nel vaso panorama delle macchine e dei loro accessori, non poteva mancare la presenza, per ora sommessa, dell’oggetto hi-tech oggi più popolare: l’iPad. Ecco allora proposte come quella di Reis Robotics ha presentato la sesta generazione di sistemi di controllo per robot RobotStarVI con l’innovativo programmatore portatile reisPad in formato tablet. Con esso il programmatore lavora solo con un’interfaccia operatore priva di elementi di comando meccanici o elettrici: tutte le funzioni, ad eccezione dello stop di emergenza e dei tasti di sicurezza, vengono attivate dal touch-screen. Il reisPAD pesa 1000 g, è IP 54 ed è disponibile una versione WLan che evita l’uso del fastidioso cavo di collegamento.
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