Macchine utensili, ‘crescita rallentata’ nel 2012

Il consumo interno è cresciuto dell’11,9%, mentre le consegne sul mercato interno del 3,8% a quota 1.652 milioni

Pubblicato il 14 dicembre 2011

Il comparto della macchina utensile, robot e automazione, rappresentata da Ucimu – Sistemi per produrre, ha concluso il 2011 superando i cinque miliardi di fatturato (5.019 milioni), con un incremento del 19,6% sul 2010. Merito soprattutto delle esportazioni, cresciute del 29,3% a quota 3.367 milioni (67% del fatturato a fronte del 57% dell’anno precedente). Tra i mercati di sbocco la Cina resta quello principale, ma per la prima volta l’export verso questo Paese non cresce, mentre l’export verso Germania, Stati Uniti e Brasile fa registrare incrementi rispettivamente del 63%, 99% e 84%.

Per il 2012 l’associazione prevede una ‘crescita rallentata’, con un valore della produzione che dovrebbe attestarsi a fine anno sui 5.190 milioni di euro (+3,4%). Anche il prossimo anno vedrà una dinamica migliore per il mercato estero (+4,8%), mentre la domanda interna vedrà una crescita più flebile (0,5% le consegne sul mercato domestico). La quota export sulla produzione salirà al 68%.

Giancarlo Losma, presidente di Ucimu – Sistemi per produrre, ha espresso apprezzamento per le misure contenute nella manovra “Salva Italia” e, in particolare, grande soddisfazione per la decisione di ripristinare l’ICE, dopo la ‘sorprendente soppressione’ di un ente considerato strategico per l’intero settore dei beni strumentali, a ragione dell’elevatissima propensione all’export delle industrie italiane che operano nel comparto. “L’auspicio è che il Governo cominci ora a considerare l’operatività di Simest, che non è dotato di sufficienti strumenti finanziari, e Sace”, ha dichiarato Losma.



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