Macchine utensili, +15% nel primo semestre 2014

 
Pubblicato il 15 luglio 2014

Dopo i risultati negativi del 2013 e i primi segni di ripresa di inizio 2014, nel secondo trimestre il settore delle macchine utensili italiane ha consolidato l’inversione di marcia con un incremento degli ordinativi del 14,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dalle analisi rese note dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi Per Produrre.

In crescita le commesse provenienti dalle aziende nazionali (+38,2%), grazie soprattutto ai primi effetti della Nuova Legge Sabatini.

Sul fronte estero, l’indice degli ordini è cresciuto dell’11,5%, confermando così la ripresa dei consumi di macchine utensili italiane nei principali mercati stranieri, già rilevata, dopo l’arretramento del 2013, dai dati di export relativi al primo trimestre 2014 (+2,1%).

Secondo l’elaborazione Ucimu sui dati Istat, sono i Paesi dell’Ue a essere particolarmente attivi; crescono, infatti, le vendite in Germania (+17,6%), Francia (+30,2%), Polonia (+0,8%), Gran Bretagna (+42%), Spagna (+12,9%). Arretrano, invece, le vendite in Cina (-16,3%), Stati Uniti (-11%), Russia (-5,8%), India (-35,3%), Brasile (-37,8%), Turchia (-7,5%).

Sommando i risultati dei primi due trimestri, su base semestrale gli ordini sono cresciuti del 14,9% (+59,5% dal mercato interno e +7,8% dall’estero).

“Il risultato elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi Per Produrre – ha affermato Luigi Galdabini, appena confermato alla presidenza di Ucimu – è certamente positivo perché conferma l’inversione di tendenza già rilevata nel trimestre precedente. Occorre però considerare che l’incremento appare deciso poiché si confronta con il 2013, anno tra i peggiori per l’industria italiana di comparto”.

“Il positivo andamento degli ordinativi raccolti sul mercato domestico è diretta conseguenza dell’introduzione della Nuova Legge Sabatini che, operativa dal marzo scorso, ha finora permesso finanziamenti agevolati per 1,5 miliardi di euro di investimenti in beni strumentali. D’altra parte ci aspettiamo che la prossima edizione di BI-MU, la biennale in programma il prossimo ottobre a Fiera Milano, dia ulteriore impulso agli acquisti da parte degli utilizzatori italiani”.

“La risposta all’introduzione della Nuova Sabatini – ha continuato Galdabini – fa pensare che provvedimenti strutturali volti a sostenere la ripresa del consumo italiano di sistemi di produzione, indispensabile per il mantenimento della competitività del paese, troverebbero terreno fertile poiché esiste una domanda latente che va stimolata a esplicitarsi”.

Franco Canna