L’umanotronica secondo Yaskawa

Progettato per lavorare fianco a fianco con gli operatori umani all’interno di un unico spazio di lavoro condiviso, Motoman HC10 di Yaskawa Italia rappresenta un passo importante verso quello che l’azienda definisce come “umanotronica”, ovvero un miglioramento dell’interazione uomo/macchina, focalizzato sul fattore umano.

Pubblicato il 27 marzo 2018

Dotato di 6 assi, uno sbraccio di 1200 mm e una portata di 10 kg, il robot collaborativo di Yaskawa Italia rappresenta la nuova generazione della robotica: capace, accessibile, versatile e facile da usare.

La sicurezza dell’operatore è garantita grazie alla tecnologia Power and Force Limit (PFL), che reagisce immediatamente alle forze esterne arrestando il robot in caso di contatto. Queste caratteristiche, unite alla geometria del braccio, progettata proprio per evitare punti di schiacciamento, permettono al cobot HC10 di funzionare senza ulteriori misure di protezione, a seconda della valutazione del rischio e del tipo di applicazione, in conformità alle normative ISO 13849-1 PLd9 (Funzioni di sicurezza del controllo del robot industriale:), ISO 10218-1 (5.10.5 limitazione potenza e forza) e alle specifiche tecniche per il funzionamento del robot collaborativo TS15066. Nel caso in cui la collaborazione con l’uomo non sia l’eccezione, il software di Motoman HC10 ne permette un uso più affine a quello del robot industriale standard.

La facilità di utilizzo contraddistingue il cobot HC10: il linguaggio di programmazione Inform, inclusa la funzione EasyTeach, consente di gestire facilmente il braccio per definire il percorso e i waypoint che si desidera far seguire al robot. Questa modalità è chiamata “Lead-through-Jogging” o Hand Guiding. L’HC10 può anche essere programmato tramite il metodo tradizionale utilizzando il Teach Pendant che, con un peso di soli 730 g, è il dispositivo di programmazione più leggero della categoria ed è in grado di mostrare le posizioni del robot in 3D tramite un display.

Le dimensioni ridotte, l’estrema versatilità e la possibilità di impiegare il robot senza celle di sicurezza rende HC10 molto flessibile da installare e idoneo a venire spostato in vari luoghi di lavoro per mezzo di una piattaforma mobile. Tutto ciò permette di ampliare il range di applicazioni, favorendone l’impiego anche in mercati diversi da quelli tradizionalmente interessati ai robot.



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