L’Italia e l’automazione 4.0
Si è tenuta a Milano la tavola rotonda “Automazione 4.0: il futuro è già qui?”
Una tavola rotonda organizzata lo scorso 22 gennaio da Messe Frankfurt e ANIE Automazione, intitolata “Automazione 4.0: il futuro è già qui?”, ha fatto il punto su Industry 4.0 e sulle sue possibili applicazioni in Italia.
Da qualche anno a questa parte, quando si parla di innovazione, futuro e automazione, si fa sempre più spesso riferimento a Industry 4.0. Questo nome deriva da un’azione strategica denominata “Industrie 4.0” nata in Germania su iniziativa di un pool di ministeri del governo federale, con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione dell’industria manifatturiera. Questo tema è stato già protagonista delle ultime edizioni delle principali fiere di automazione tedesche ad Hannover e Norimberga e lo sarà quest’anno anche alla SPS di Parma.
Obiettivo della tavola rotonda organizzata da Messe Frankfurt era di declinare i dettami di Industry 4.0 per l’industria manifatturiera italiana: capire cioè quali sono le potenzialità applicative di queste tecnologie, considerata la struttura di mercato e il panorama tecnologico del nostro Paese.
Con la moderazione di Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC, sono intervenuti rappresentanti di fornitori di tecnologie di automazione, di costruttori di macchine e di end user del settore manifatturiero di ambito farmaceutico, alimentare e automotive (i tre “fil rouge” della manifestazione): Marino Crippa (Bosch Rexroth), Mirco Masa (CEFRIEL), Arturo Baroncelli (Comau), Riccardo Colzi (Eli Lilly Italia), Oronzo Lucia (Fameccanica.Data), Roberto Siccardi (Festo), Vincenzo Pascariello (Lavazza), Giambattista Gruosso (Polimi), Luca Bogo (Pilz), Roberto Motta (Rockwell Automation), Riccardo Necchi (Sidel), Giuliano Busetto (Siemens e Presidente di ANIE Automazione).
Una definizione
Industry 4.0 – che sta diventando sempre più sinonimo di produzione digitale (Digital Manufacturing o Smart Manufacturing) – è un approccio basato sull’intelligenza distribuita che sfrutta l’interconnessione delle cose (Internet of Things) a beneficio del mondo manifatturiero, con l’obiettivo di pervenire al massimo efficientamento dei processi produttivi, all’offerta di servizi integrati aggiuntivi, a macchinari in grado di parlarsi tra loro e con i prodotti che lavorano.
Italia vs Germania
Dall’incontro, piuttosto animato, sono venuti fuori numerosi spunti di riflessione. A partire dal fatto che in Italia la struttura del mercato e le condizioni di contorno sono significativamente diverse da quelle tedesche. In primo luogo da noi è mancata sinora la spinta propulsiva che in Germania è arrivata dall’azione di Governo: e non si tratta tanto di finanziamenti, quanto di un quadro di politica industriale che è necessario affinché gli sforzi di ricerca e sviluppo siano coordinati e non lasciati solo all’iniziativa isolata di qualcuno. In secondo luogo ci sono poche aziende che “producano” tecnologie: non abbiamo le varie Siemens, Bosch Rexroth, Festo, Beckhoff, Phoenix Contact, Pilz, Pepperl+Fuchs, Wago, Weidmüller che hanno i Tedeschi; ci manca anche, rispetto alla Germania, la ricchezza di end user in alcuni mercati-chiave, come l’Automotive: abbiamo certo il gruppo FCA, ma non la forza di Mercedes, BMW, Audi, Porsche, Volkswagen… Tuttavia abbiamo, per fortuna, chi queste tecnologie le deve trasformare in soluzioni applicate su macchine e linee: il settore di chi sviluppa sistemi per produrre in Italia è ancora oggi al secondo posto in Europa e nelle prime posizioni al mondo.
Opportunità e criticità
Ma quali sono i benefici di Industry 4.0? Sicuramente la possibilità di realizzare impianti flessibili, in grado di adattare le lavorazioni alla tipologia di componente che gli si presenti, grazie a soluzioni di identificazione basate su RFID e alla condivisione di dati e informazioni tramite protocolli standard. Ma Industry 4.0 è anche modellazione, simulazione e prototipazione virtuale di prodotti, impianti e intere fabbriche.
Secondo il prof. Gruosso del politecnico di Milano i benefici-chiave sono la tracciabilità delle informazioni sui prodotti, l’abilitazione di funzioni utili per la manutenzione predittiva e la possibilità di ricevere dal prodotto feedback utili per la progettazione.
Tra le sfide più aperte ci sono quelle legate all’integrità e alla sicurezza dei dati (security), alla sicurezza delle persone (safety), soprattutto quando in ambienti dove robot e umani condividono gli spazi di lavoro, e alla tutela della Privacy, soprattutto – lo sottolinea Luca Bogo (Pilz) – laddove si utilizzano tecniche biometriche di riconoscimento per abilitare una risposta “smart” della macchina allo specifico ruolo dell’operatore che vi acceda.
Ultimo punto affrontato nel corso della tavola è se Industry 4.0 sia interessante solo per le grandi aziende. Non la pensa così il prof. Gruosso: “Le piccole imprese sono attori privilegiati di Industry 4.0, avendo la flessibilità necessaria per essere protagoniste. Sono proprio loro che stanno proponendo le soluzioni più interessanti per abilitare i macchinari al mondo 4.0”. Ma anche lato utente, Gruosso è convinto che “industry 4.0 non è una tecnologia costosa che ponga barriere ostative alla sua implementazione”.
Franco Canna
Contenuti correlati
-
Infrastruttura cloud e AI generativa con SAP per Prysmian
In soli quattro mesi, Prysmian, azienda di punta a livello mondiale nella produzione, fornitura e progettazione di sistemi in cavo e accessori per le telecomunicazioni e l’energia, ha aggiornato e migrato l’intera infrastruttura IT del Gruppo sul...
-
Flessibilità e digitalizzazione con l’automazione modulare di Copa-Data
I nuovi paradigmi di produzione nelle scienze della vita pongono sfide sempre più complesse agli ingegneri impegnati nell’automazione e digitalizzazione dei processi. Settori come il biotech, la chimica a flusso continuo e le terapie cellulari devono affrontare...
-
Murrelektronik premiata all’Alliance Industry 4.0 Award Baden-Württemberg
La trasformazione digitale dell’industria è un percorso ormai imprescindibile e Murrelektronik ha scelto di renderlo il più semplice possibile con Vario-X: questo sistema integrato sta suscitando parecchie reazioni e gradimento come dimostrato dall’assegnazione del premio durante l’Alliance...
-
Centro di lavoro Grob per produzioni di precisione per protesi all’avanguardia
Efficiente e flessibile, G150 è la soluzione di Grob per le produzioni di precisione del settore medicale. Il più piccolo centro di lavoro universale a 5 assi dell’azienda tedesca è infatti particolarmente indicato per realizzare componenti ortopediche e strumenti medici,...
-
Pompe per vuoto ultracompatte ad elevate prestazioni da Coval
Coval presenta la nuova serie di micro pompe per vuoto MPXS, con cui l’azienda offre una delle pompe per vuoto più compatte e intelligenti presenti sul mercato, rimanendo fedele alle tecnologie e alla qualità che caratterizzano il...
-
Robot Scara e sistemi di visione con Macco, Omron e Werfen nei laboratori clinici
Per la fornitura di reagenti destinati ai laboratori di farmaco-tossicologia, Werfen ha implementato una nuova macchina automatica realizzata da Macco in collaborazione con Omron e Marini Pandolfi che utilizza robot Scara e sistemi di visione avanzati per...
-
Ingegneria in cloud e assistenti AI nella suite di progettazione B&R
Alla fiera SPS di quest’anno a Norimberga, in Germania, B&R ha annunciato un importante aggiornamento della sua suite completa di software di progettazione e runtime. Con Automation Studio Code, B&R introduce un’esperienza di progettazione completamente nuova. La...
-
Risparmio energetico e ambientale
Il Consorzio CEE ha realizzato un primo sistema di telecontrollo per la ricarica dei mezzi elettrici presso l’Aeroporto di Bologna CEE, Consorzio Esperienza Energia, ha messo in campo con Enerhub, compartimento dedicato alla sostenibilità, il primo progetto...
-
Additive manufacturing R-evolution al via con Energy Group e Stratasys
Il mondo dello sport può trarre grandi benefici dall’additive manufacturing: prototipazione, customizzazione, soluzioni per l’agonismo, produzione di singole parti funzionali e persino di interi lotti. Come? Affidandosi alla giusta tecnologia ma anche ai materiali più adatti ad...
-
Il passaporto digitale dei prodotti
Il DPP è uno strumento informatico che accompagnerà ogni tipo di prodotto per facilitarne la tracciabilità e favorirne il corretto utilizzo, manutenzione, riciclo o smaltimento. Diverrà gradualmente obbligatorio per qualunque tipo di prodotto commercializzato nell’Unione Europea Il...