Le novità di wenglor a SPS Italia

Un nuovo sistema di visione artificiale, un ampliamento della gamma weFlux2, una nuova misura di livello. E poi un nuovissimo sensore optoelettronico che, ancora in fase sperimentale, si annuncia come una vera e propria rivoluzione per chi è alla ricerca di un dispositivo top-performing per le applicazioni di logistica più impegnative. Gli spunti di innovazione che quest’anno wenglor porta a SPS IPC Drives Italia sono davvero molti e spaziano a 360 gradi non solo per le tecnologie impiegate, ma anche per le finalità applicative.

Pubblicato il 23 maggio 2019

Sono parecchie e, soprattutto, interessanti le novità che accoglieranno i visitatori allo stand di wenglor sensoric italiana durante la prossima SPS IPC Drives di Parma. Si tratta non solo di estensioni di gamma ma anche di nuove proposte, alcune delle quali, come nel caso dei sensori PolyBag dedicati alla logistica, saranno senz’altro destinate a aprire nuove strade nel mondo delle tecnologie optoelettroniche.

Il fil-rouge che accomuna tutti i prodotti che l’azienda porterà in fiera è rappresentato dalla semplicità e dall’efficacia con cui essi possono essere integrati nei più svariati contesti applicativi, grazie all’intelligenza e alle interfacce di comunicazione di cui dispongono che ne fanno dei dispositivi “Industry 4.0 ready”.

Ma andiamo con ordine e scopriamo quali sono le novità in serbo per i visitatori della fiera.

Vision System 2D, sistema di visione universale

In ambito di visione, wenglor sensoric presenterà Vision System 2D, un nuovo sistema di acquisizione delle immagini che, analogamente alla serie weQube, offre l’opportunità di utilizzare ottiche con attacco C-mount. Utilizzabile con Univision 2.1, il software universale che l’azienda ha messo a punto per gestire tutto il mondo della sua visione, può essere impiegato in modo perfettamente integrato con l’intera gamma delle sue soluzioni, dedicate non solo alla visione ma anche alla rilevazione delle geometrie 2D/3D. Sfruttando le potenzialità di Univision è infatti possibile gestire contemporaneamente e in modo sincronizzato fino a 16 unità, che si tratti di sensori weCat 2D/3D, sistemi ShapeDrive, weQube smart camera o, come ovvio, sistemi Vision System 2D.

L’impiego di sensori CMOS Sony di ultima generazione, disponibili per immagini sia monocromatiche che a colori, dotati di funzione global shutter consente a Vision System 2D di mantenere prestazioni di assoluta eccellenza anche nelle applicazioni in cui gli oggetti scorrono in rapido movimento. Il global shuttering, ovvero la capacità di leggere contemporaneamente tutti i pixel fotosensibili, evita infatti la comparsa dei fenomeni distorsivi che le tecnologie tradizionali, che leggono i pixel in maniera sequenziale, introducono (effetto di rolling shuttering).

Il sistema offre una vasta scelta di opzioni, con risoluzioni che vanno da 1,6 a oltre 5 Megapixel. Dotato di ampie possibilità di interfacciamento – ingressi e uscite digitali, TCP/IP, UDP e comunicazione LIMA – il sistema è stato accessoriato con alcune nuove ottiche e dispositivi di illuminazione IP67. Vision System 2D può essere utilizzato pressoché senza limitazioni applicative grazie a un’ampia gamma di moduli, che vanno dalla lettura barcode 1D/2D all’OCR, dal controllo delle caratteristiche dimensionali al riconoscimento dei colori.

InoxSens, pressione e temperatura in un unico sensore

Alla fiera saranno presenti i nuovi dispositivi InoxSens della famiglia weFlux², l’innovativa gamma di sensori dotati di custodia compatta, saldata al laser in acciaio inox V4A in grado di protezione IP68/IP69K.

I nuovi modelli si affiancano a quelli già disponibili della serie weFlux² per misurare flusso e temperatura e ne mantengono le medesime caratteristiche meccaniche e di comunicazione.

I sensori di pressione sono completamente configurabili tramite interfaccia IO-Link 1.1 (parametri caratteristici, funzioni di filtro e di uscita, unità di misura in bar, PSI o Pascal) e sono dotati di un’innovativa cella di misurazione con elemento di temperatura integrato. Ciò consente di rilevare contemporaneamente la pressione relativa (range da -1 a +400 bar) e la temperatura (range da -40 a +125 °C) di qualsiasi mezzo, che sia liquido o gassoso.

In base alle necessità, per la lettura dei valori di misurazione è possibile selezionare due uscite di commutazione o un’uscita di commutazione e un’uscita analogica.

LevelTech, sensori di livello conformi FDA

La gamma dei sensori di livello è stata ampliata con l’introduzione dei nuovi dispositivi LevelTech. Si tratta di unità con campo di misurazione DK > 1,5 in esecuzione con custodia in acciaio inossidabile, conforme alle norme FDA. Il design particolarmente compatto li rende ideali per il montaggio in spazi ristretti, il che consente di mantenere le interferenze fisiche con il processo quasi nulle. Dotati di comunicazione I/O link 1.1, i nuovi LevelTech offrono diversi opzioni di attacco e dispongono di due uscite di commutazione regolabili che possono essere configurate PNP / NPN / Push-Pull.

I sensori funzionano secondo l’innovativo principio dello sweep di frequenza. Con questo principio di funzionamento i sensori sono in grado di rilevare qualsiasi prodotto sulla base della frequenza di risonanza misurata. In tal modo, il loro impiego è universale, poiché sono in grado di rilevare praticamente di tutti i prodotti: liquidi, pastosi, appiccicosi e solidi.

Grazie alle due uscite di commutazione regolabili, i sensori sono in grado di distinguere tra schiuma e liquido o tra due mezzi diversi. I parametri del sensore, così come le funzioni di filtro e di uscita, possono essere configurati individualmente tramite IO-Link.

PolyBag, per le applicazioni di logistica più impegnative

Dotato di caratteristiche uniche espressamente studiate per il settore della logistica, wenglor ha messo a punto un rivoluzionario sensore in tecnologia optoelettronica dedicato alle applicazioni di movimentazione ad alta velocità su nastri trasportatori. PolyBag, questo è al momento il suo nome in codice, è l’ultimissima novità che promette di segnare un decisivo passo in avanti nelle tecnologie al servizio delle grandi società che, come accade nei grandi centri di smistamento logistico o postale, si trovano a movimentare oggetti di qualsiasi forma, dimensione e packaging, dalla busta trasparente alla scatola di cartone color avana, dalla confezione nero opaco al contenitore riflettente. Il principio di funzionamento di PolyBag si basa sulla proiezione di una lama di luce in modalità scanner, che il sensore combina con il tasteggio delle sponde che delimitano il nastro: ciò indipendentemente dal colore, dalla forma e dalle dimensioni dell’oggetto in transito.

L’azienda offrirà una dimostrazione di queste funzionalità con una demo realizzata ad hoc presso il suo stand.

 



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