Le comunicazioni aperte raggiungono velocità lampo

Pubblicato il 30 ottobre 2007

Lo standard per comunicazioni aperte denominato CC-Link IE (Link di comunicazione e controllo per reti Ethernet industriali), presentato da CC-Link Partners Association (Clpa), concerne la prima rete Ethernet gigabit totalmente integrata per l’automazione industriale, definendo la nuova soglia per standard aperti a uso di reti Ethernet industriali.

Combina il meglio di molte tecnologie già esistenti e le applica a sistemi di reti industriali anottiche con un’architettura ridondante che consente trasferimenti dati affidabili e ad altissima velocità tra dispositivi in campo e altri controllori tramite collegamenti Ethernet, dove velocità di segnalazione di 1 Gbps, essendo più che sufficienti per soddisfare i requisiti delle comunicazioni in tempo reale delle odierne industrie manifatturiere, potranno ridefinire le aspettative degli utilizzatori e le capacità dei sistemi.

Oltre ad abilitare trasmissioni di dati di controllo ad apparecchiature quali Pc, Plc, Hmi e controllori di moto, consente invii perfetti di dati tra i vari livelli di comunicazione, dall’officina alla dirigenza.
La frequenza delle comunicazioni cicliche è indipendente dal carico ed è quindi costante per qualsiasi rete, rendendola prevedibile e deterministica. Ciò significa che le operazioni di aggiornamento dati non sono rallentate anche in presenza di traffico dati pesante, come durante importanti operazioni o azioni di emergenza condotte negli impianti. I dati, infatti, possono essere inviati da qualsiasi stazione a qualunque altra stazione (e letti dalla stazione ricevente), anche lungo reti intercollegate, mentre qualunque stazione può essere monitorata, programmata, ripristinata e riprogrammata da qualsiasi altra stazione operante nella rete.

La rete in questione offre caratteristiche di ridondanza basata su un’architettura a doppio anello, che assicura che le comunicazioni continuino anche se un cavo si rompe o una stazione va perduta, “autosanandosi” attorno al problema, poiché i dati possono essere trasferiti in entrambe le direzioni avanti/indietro, permettendo di mantenerne la continuità dei trasferimenti.

La topologia ad anello consente inoltre di sviluppare reti molto ampie. Una singola rete può infatti comprendere fino a 66 km di cablaggi a fibre ottiche senza perdite nella velocità di comunicazione. In ogni rete è possibile integrare fino a 120 stazioni, mentre 239 di queste reti possono essere collegate direttamente insieme, creando sistemi totali con oltre 14.000 km di cablaggi incorporanti 25.000 o più nodi: una quantità sufficiente per risolvere la maggior parte dei problemi degli utilizzatori.