Attività di normazione per valvole e attuatori: l’esperienza di Auma Italiana
Intervista a Nicola Spreafico, responsabile divisione oil&gas di Auma Italiana
Auma, specializzata nella produzione di attuatori elettrici e riduttori per valvole industriali, sostiene la collaborazione dei propri esperti ai lavori dei comitati tecnici degli enti di normazione – a livello nazionale UNI, DIN in Germania, a livello Europeo al CEN ed internazionale all’ISO. Per esempio, in questi anni è stata presente ai gruppi di lavoro della ISO 5210 e della ISO 5211, normative che standardizzano l’accoppiamento tra gli attuatori e le valvole quarto di giro e multigiro.
Oggi il mondo delle valvole deve fronteggiare necessità di impianto che portano verso pressioni e dimensioni sempre maggiori e le due normative non coprivano del tutto le esigenze del nuovo mercato che andava delineandosi; quindi l’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di ampliare il range delle flange coperte da queste normative, correggerne gli errori e colmare le lacune esistenti. C’è stato molto lavoro relativamente alle due normative ISO, standard fondamentali per l’attività di Auma, per definire quale sia l’interfaccia da utilizzare tra attuatore e valvola.
Risponde Nicola Spreafico, responsabile divisione oil&gas di Auma Italiana.
Qual è l’importanza di una normazione nel mondo delle valvole?
Nicola Spreafico: A livello ISO, la conoscenza del prodotto da parte del costruttore e le funzionalità del prodotto per l’utilizzatore finale, sono due fattori rilevanti da tenere in considerazione quando si partecipa alla stesura di una norma. La cooperazione, e soprattutto la capacità di connettere le varie parti della filiera, partendo dal produttore fino all’end user, passando per le società di ingegneria, sono i driver che devono guidare l’attività dei componenti dei tavoli tecnici. In questo modo la norma diventa la base fondamentale per i tre player della filiera:
– per l’utilizzatore finale, per redarre le specifiche in modo consapevole e dettagliato, facendo riferimento o citando puntualmente la norma;
– per la società di ingegneria, per leggere più agevolmente le richieste del suo cliente (utilizzatore finale) e inoltrare tali richieste tecniche al produttore;
– per il produttore, per capire chiaramente le necessità e rispondere alle aspettative, in termini produttivi, della società e quindi dell’utilizzatore finale.
Una norma, quindi, considerando ogni singolo passaggio del processo, semplifica il lavoro di chi si occupa, come Auma Italiana, di produrre componentistica: far riferimento a uno standard condiviso, o utilizzarlo direttamente in una specifica permette la condivisione di un dizionario comune che può essere compreso a più livelli, dal nazionale all’internazionale, velocizzando così lo sviluppo dei progetti e risolvendone più facilmente dubbi di natura tecnica.
Quali sono le norme che sono state maggiormente oggetto dei gruppi di lavoro?
Spreafico: Ad oggi, dopo la revisione delle ISO 5210 e ISO 5211 inerenti alle flange di connessione tra valvola ed attuatore, il gruppo di lavoro ISO, appartenente al comitato tecnico TC153, si è focalizzato sulle lacune normative a livello internazionale poiché sia i riduttori per valvole industriali che gli attuatori elettrici non sono coperti da alcuna normativa internazionale.
Per entrambi gli argomenti sono state finalizzate delle proposte di norma:
· ISO/DIS 22153 attuatori elettrici per valvole industriali
· ISO/DIS 22109 riduttori per valvole industriali
Per entrambe le proposte, il gruppo di lavoro Italiano ha avuto un ruolo fondamentale in quanto la proposta ISO/DIS 22153 deriva dalla normativa europea EN 15714-2 per cui UNI ha collaborato assiduamente, mentre la proposta ISO/DIS 22109 deriva dal lavoro svolto dapprima in UNI e poi a livello CEN che ho avuto il piacere di condurre in prima persona.
In particolare la proposta di attuatori elettrici deriva dalla norma EN15714-2 e lo scopo è di “definire i requisiti di base per gli attuatori elettrici usati su valvole industriali e per applicazioni on-off e di controllo. Definire le linee guide per la classificazione, il design e le protezioni alla corrosione e i metodi di conformità e di controllo nel processo produttivo”. La ISO/DIS 22109 invece, definisce i requisiti di base per riduttori per valvole industriali suddividendoli in:
– riduttori per uso manuale
– riduttori automatizzati tramite attuatore
Anche per quanto riguarda le valvole gli enti normativi sono molto attivi e ci sono numerosi gruppi di lavoro sul tema: ad esempio, è stato creato un gruppo specifico per predisporre una normativa rivolta a chiarire gli aspetti della sicurezza funzionale per valvole ed attuatori utilizzati per funzioni di sicurezza.
Quali sono stati i cambiamenti che hanno fatto emergere l’urgenza di una norma internazionale?
Spreafico: Se parliamo dei settori in cui Auma Italiana opera principalmente ossia quello dell’acqua, dell’energia e dell’oil&gas, è sicuramente quest’ultimo che ha fatto emergere la necessità di lavorare insieme per creare una norma internazionale. Questo settore, da sempre caratterizzato da grandi progetti con fasi di sviluppo e tempi di consegna molto lunghi e articolati, richiede oggi maggiore flessibilità e dinamicità, vista la crescente complessità degli impianti con tempi di realizzazione sempre più brevi. La normativa rappresenta la garanzia per trovare un compromesso tecnico che soddisfi tutti i requisiti di progetto che l’end user ha sia in termini di prodotto, che in termini di qualità. Oggi capita spesso, se si parla di impianti oil&gas, di avere un progetto internazionale il cui end user si trova in Medio Oriente, per esempio, e la società di ingegneria in Europa, in Estremo Oriente o in America. In questo caso è evidente come avere un dizionario comune che “uniformi gli scenari” e non lasci spazio a differenti intepretazione delle specifiche, consenta di semplificare le procedure e di prendere decisioni in tempi più rapidi, aumentando l’efficacia del processo.
Aspettando che il vuoto normativo venga colmato cosa è possibile fare?
Spreafico: Auma partecipando ai tavoli tecnici accetta la sfida di creare uno standard. Al contempo, negli ultimi anni, abbiamo tenuto corsi tecnici presso le più importanti società di ingegneria al livello globale ed i maggiori costruttori di valvole industriali al fine di condividere, considerando le richieste del mercato, il livello tecnologico e qualitativo raggiunto nella produzione di attuatori e riduttori per valvole industriali. Quindi, in un periodo in cui tutte le società di ingegneria mirano a ridurre i tempi di consegna dei grossi progetti internazionali, il rilascio e l’adozione di norme che definiscano lo stato dell’arte nel nostro settore garantirebbe uno strumento comune e condiviso utile ad abbreviare i tempi necessari per la stesura di capitolati tecnici e allineamenti d’offerta.
Ne deriverebbe sicuramente un aumento di efficienza e di efficacia per l’intera filiera, ed è questo il motivo per cui è fondamentale che produttori, clienti finali e società di ingegneria siedano allo stesso tavolo all’interno dei comitati tecnici dei vari enti normativi.
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