La sicurezza delle funivie.

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 30 ottobre 2001

E l’aspetto di error detection e di comunicazione è un altro elemento sfruttato al meglio negli impianti Leitner dove ogni componente intelligente dialoga con gli altri e tutto fa capo a sistemi di supervisione e controllo su PC posizionati nelle sale controllo delle stazioni.

Dalle sale operative e, via modem dal comodo PC in ufficio, è possibile monitorare e comandare l’intero impianto.

Il battesimo del PSS

Altri esempi di impianti a fune che contraddistinguono la storia Leitner sono le due cabinovie di trasporto previste per tutta la durata dell’EXPO 2000 installate all’interno del perimetro della fiera di Hannover, che costituiscono un’ulteriore conferma dell’affidabilità e della tecnologia adottate e l’importante seggiovia quadriposto ‘Ladurns’ installata in provincia di Bolzano, che costituisce il battesimo del PSS su impianti funiviari in Italia, dove le normative per gli impianti a fune sono tra le più rigide e restrittive.

Proprio sull’impianto italiano il PSS ha trovato un’applicazione particolare essendo stato progettato in configurazione 3v6 sia per la stazione motrice a monte sia per la stazione di rinvio a valle.

La stazione a monte gestisce, oltre a tutti i segnali di arrivo, di movimento all’interno della stazione e di ripartenza della seggiola, tutta la movimentazione e il traino diretto della fune tramite il motore principale.

Le due stazioni sono collegate tra loro sia per la parte gestionale via bus, sia per la parte di sicurezza tramite I/O di sicurezza hardwired.

Ogni PSS è collegato e scambia tutte le informazioni con il proprio PC di stazione che permette una rapida visualizzazione dello stato dell’impianto e il suo completo controllo garantendo tramite la teleassistenza la possibilità di essere monitorato e modificato anche da remoto.

Tramite questi sistemi oltre ad aumentare ulteriormente il livello di sicurezza, sono semplificate anche le procedure e le operazioni di manutenzione; viene controllata e registrata, per verificarne l’andamento nel tempo, la forza delle morse di aggancio alla fune che rappresentano una delle parti più critiche degli impianti a fune e con l’utilizzo del ‘black box’ nel PC ogni evento viene registrato per agevolare l’operatore nella ricerca della causa di eventuali anomalie.

L’utilizzo del solo PSS in impianti ad alto rischio costituisce una soluzione completa sia per la gestione di tutte le prerogative di sicurezza fino ai massimi livelli richiesti dalle normative, sia per gestire, dove necessario, anche parti di PLC standard grazie a un ulteriore vantaggio che il PSS introduce: la dualità.

Uno dei tre microprocessori che concorre nella gestione multicanale della sicurezza è in grado di operare anche su schede Pilz di PLC standard a singolo canale, alloggiabili sullo stesso rack di sicurezza e gestire, in modo duale, entrambe le problematiche; le due parti, Fail-safe e standard, sono, di fatto, separate (sia come sezione hardware che come ambiente di programmazione), ma in comunicazione diretta tra loro.

Così, accanto alla più importante gestione della sicurezza, si affianca la classica gestione macchina senza dover ricorrere all’utilizzo di hardware e soluzioni di automazione diverse.

L’integrazione, all’interno di un unico sistema, di entrambe le parti, sono un’ulteriore caratteristica che rendono il sistema Pilz orientato all’automazione globale e in grado di rispondere, in modo completo, alle richieste di un mercato sempre più attento alle problematiche di sicurezza e di automazione in sicurezza.