La filosofia dell’integrazione..

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 11 aprile 2002

Scatolinux, il cubo tecnologico

Scatolinux è una proposta di Automa assolutamente nuova nel suo genere. Come suggerisce il nome stesso (un acronimo di Scalable To Linux), si tratta di un piccolo dispositivo , contenente il sistema operativo Linux, un cubo tecnologico di dimensioni estremamente ridotte (solo tredici centimetri di lato), in grado però di fornire tutta una serie di servizi di interfaccia tra diverse tecnologie e sistemi di comunicazione. “Scatolinux non è un’architettura proprietaria: è sostanzialmente un hardware standard, con un software standard, quindi facilmente applicabile per il potenziale utilizzatore, però con le caratteristiche dell’embedded e del real-time” spiega Mario Borali. “Noi lo vediamo come un oggetto che consente di omogeneizzare e armonizzare tutti i vari componenti del sistema integrato.” Questo piccolo apparecchio è in grado infatti di supportare numerose applicazioni: dalla raccolta, validazione e registrazione dati alle funzioni di controllore per applicazioni soft real-time, di Web Server di campo, di sistema mobile di acquisizione e raccolta dati, di sistema base per applicazioni embedded general purpose, di router con gestione I/O locale e remota, di gateway seriali su Ethernet, di centralino di impianti di domotica e di centrale per impianti di sicurezza, antincendio e controllo accessi, per citare solo alcune delle possibili applicazioni di Scatolinux. Uno strumento che offre la possibilità di realizzare sistemi molto compatti, senza hard disk e quindi estremamente affidabili, con un’enorme capacità elaborativa e un’ottima integrabilità in reti locali o geografiche. Le caratteristiche real-time ed embedded rappresentano una svolta importante per le possibilità di diffusione del sistema operativo Linux, perché aumentano in modo consistente le sue possibilità applicative e la sua affidabilità. “Noi crediamo che questo strumento possa diventare una vera alternativa ai controllori tradizionali, perché ingloba in un unico dispositivo le attività del PC e del PLC”, dichiara ancora Borali.

Chi sono allora i destinatari di un sistema operativo come quello fornito da Scatolinux? Innanzitutto questo dispositivo si rivolge a quegli utenti che non intendono acquisire competenze specifiche dell’attività di programmazione, che desiderano cioè utilizzare questo apparecchio senza un’approfondita conoscenza software. Automa infatti è in grado anche in questo caso di mettere a disposizione del cliente quel know-how che le permette di fornire applicazioni fortemente configurabili e già orientate alla comunicazione con periferiche diverse. Questo prodotto proposto dalla software house bergamasca è poi lo strumento ideale anche per tutti gli utenti che intendono acquisire la capacità di gestire in proprio dei progetti basati su Scatolinux: a questo proposito Automa può fornire formazione e assistenza, sia per la fase di progetto e di startup sia per quella di implementazione e post-vendita.