La divisione Plm di Ibm e il progetto Enhance

 
Pubblicato il 11 giugno 2002

Si è svolto a Tolosa il 23 e 24 aprile il forum conclusivo del progetto Enhance, una iniziativa finanziata al 50% dalla Commissione Europea che si propone di sostenere l’industria aeronautica del vecchio continente attraverso lo sviluppo di tecniche di concurrent engineering. Uno dei principali partner del progetto è Ibm, che ha partecipato mettendo a disposizione i prodotti e il know how contraddistinti dall’etichetta Plm, Product Lifecycle Management. Semplificando si può affermare che il concetto di Plm nasce dall’incontro tra tre tecnologie: Cad, Pdm e Internet. Ibm assegna una grande importanza al Plm, che considera come uno dei principali elementi della sua strategia di e-business, specialmente per quanto riguarda l’industria manifatturiera (aeronautica, automobilistica, elettronica ecc.). Secondo dati resi noti da Big Blue, il mercato delle soluzioni Plm è in forte crescita e raddoppierà entro il 2005, raggiungendo il valore di 33 miliardi di dollari. Tolosa è stata scelta come sede dell’evento per il suo ruolo di capitale dell’industria aeronautica europea, grazie alla presenza del consorzio Airbus.

Il Product Lifecycle Management

L’evento ha consentito a Ibm di illustrare i prodotti e i servizi offerti dalla sua business unit Plm, creata nel giugno del 2000. Come appare chiaro dalla denominazione prescelta, le tecnologie Plm si propongono di gestire l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla progettazione fino alla manutenzione. È evidente che in questo nuovo concetto confluiscono tecnologie affermate da decenni, quali il Cad, ma l’etichetta Plm non è soltanto un nome per indicare un raggruppamento di prodotti software. La specificità consiste nelle innovazioni rese possibili dall’aumento della potenza di calcolo disponibile e dalla diffusione di Internet: un drastico ampliamento delle possibilità di simulazione e di comunicazione. Se il tradizionale Cad può essere visto come uno strumento che consente di costruire modelli virtuali di un prodotto (prodotti simulati, quindi), il Plm si propone di portare questo concetto alle sue estreme conseguenze, simulando non solo il prodotto ma anche la linea produttiva, i processi della catena di fornitura, i processi di manutenzione. Rientrano nel Plm, ad esempio, le tecniche che consentono alle industrie automobilistiche di simulare il passaggio di una vettura “virtuale” all’interno della linea produttiva, anch’essa “virtuale”, per individuare – prima di avviare la produzione – eventuali punti di collisione tra l’auto e gli apparati della linea stessa. L’altro elemento chiave del Plm sono le tecnologie necessarie per gestire e scambiare la mole di dati generata in questo modo, tecnologie che naturalmente sfruttano le potenzialità di Internet. La business unit Plm di Ibm intende aiutare le industrie a trasformarsi da tradizionali “business” a “e-business”, fornendo i servizi, gli strumenti e i metodi necessari per sostenere l’intero ciclo di vita del prodotto. Integrando il processo di sviluppo dei nuovi prodotti con gli altri processi aziendali, quali Customer Relationship Management, Supply Chain Management e Enterprise Resource Planning, la divisione Plm intende aiutare gli utilizzatori a superare rigidi modelli di supply chain e metodi di scambio dati inadeguati, per raggiungere una collaborazione dinamica tra dipendenti, partner commerciali e clienti.

Catia, Enovia e SmartTeamSuite

In concreto, ricadono nella business unit Plm di Ibm tre principali linee di prodotti software: Catia, Enovia e martTeamSuite. Catia è il famoso software Cad/Cam/Cae sviluppato dalla francese Dassault Systèmes e commercializzato da Ibm in base a un accordo che risale al 1981. Il portfolio Enovia comprende una serie di soluzioni per la gestione del ciclo di vita del prodotto che sostengono lo sviluppo dell’e-business. La SmartTeamSuite è un insieme di tool per la gestione dei dati basati sul sistema Pdm con un workflow integrato e funzioni multi-Cad. Le soluzioni SmartTeam si rivolgono alle aziende e all’intera catena di fornitura con lo scopo di aumentare la produttività, conformarsi agli standard industriali e abbreviare il time- tomarket rendendo disponibili le informazioni tecniche a tutti i settori dell’azienda, nelle forme più utili a ciascuno di essi. La business unit Plm offre anche servizi: consulenza, formazione, assistenza nell’uso delle risorse di networking. Gli utlimi sviluppi dell’alleanza tra Ibm e Dassault riguardano la messa a punto di ciò che è stato definito 3D Plm, con un’enfasi particolare sulla possibilità di progettare e gestire prodotti utilizzando modelli tridimensionali. Dell’offerta 3D Plm fa parte, oltre alle tre linee già citate, anche Delmia, un software per l’ingegnerizzazione dei processi di produzione e manutenzione. Potendo contare su un prodotto come Catia, la business unit Plm di Ibm – diretta da Ed Petrozelli – vanta naturalmente moltissimi clienti, tra cui quasi tutti i costruttori di aerei. Anche per le Pmi Klaus Schaefer, direttore della business unit Plm di Ibm per l’area Emea, ha sottolineato che il concetto di Plm non comprende solo tecnologie ma anche processi e metodi. “Certo il Cad è una tecnologia chiave, ma ciò che fa la differenza è la gestione dei dati generati nel corso dello sviluppo del nuovo prodotto, che servono ai fornitori, alla logistica, all’assemblaggio, all’assistenza. In passato all’interno delle industrie non c’era integrazione tra le attività di sviluppo, produzione, vendita e assistenza. Il Plm permette di ottenere questa integrazione e quindi di chiudere l’anello: dal mercato al prodotto e di nuovo al mercato”. Schaefer ha inoltre enfatizzato l’importanza dell’architettura del software -che deve consentire di considerare al tempo stesso il prodotto, il processo e le risorse – e della collaborazione, soprattutto per le attività suddivise tra più siti. “Anche in Italia ci concentriamo principalmente sui settori automobilistico e aerospaziale. Alenia usa già soluzioni Plm, Iveco si sta muovendo in questa direzione. Inoltre ci rivolgiamo all’industria meccanica italiana. Il Plm può essere utilizzato anche dalle piccole e medie imprese, non soltanto dalle grandi”.

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