La Commissione europea propone un pacchetto integrato sull’energia e i cambiamenti climatici

Pubblicato il 11 gennaio 2007

La Commissione ritiene che, con il raggiungimento di un accordo a livello internazionale sul regime applicabile dopo il 2012, entro il 2020 i Paesi industrializzati dovrebbero riuscire ad abbattere le proprie emissioni del 30%. Per sottolineare ulteriormente il proprio impegno, la Commissione propone che l’Unione europea si impegni ora ad abbattere le emissioni di gas serra di almeno il 20% entro il 2020, in particolare attraverso misure energetiche.

Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha dichiarato: “La giornata di oggi segna un cambiamento decisivo per l’Unione europea. La politica energetica era uno dei settori cardine agli albori del progetto europeo; adesso dobbiamo farlo tornare alla ribalta. Tutti i membri dell’UE subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, della dipendenza sempre più forte dalle importazioni e dell’aumento dei prezzi dell’energia. La sostenibilità, la sicurezza e la competitività nel settore energetico impongono una risposta comune dell’Europa. Le proposte presentate oggi dalla Commissione dimostrano il nostro impegno a esercitare la leadership in questo campo e a sostenere una visione di lungo periodo per una nuova politica energetica per l’Europa che sia in grado di offrire soluzioni alla problematica dei cambiamenti climatici. Dobbiamo agire oggi per delineare il mondo di domani”.

L’Europa è di fronte a dei problemi reali. C’è più del 50% di probabilità che le temperature mondiali aumentino di oltre 5 °C in questo secolo. In base alle proiezioni attuali, le politiche esistenti nel campo dell’energia e dei trasporti porterebbero a un aumento, e non a una diminuzione, delle emissioni dell’UE da qui al 2030, calcolato attorno al 5%. Se si manterranno le tendenze attuali e le politiche in vigore, la dipendenza dell’UE dalle importazioni di energia passerà dal 50% del consumo energetico totale dell’UE di oggi al 65% nel 2030. Inoltre, il mercato interno dell’energia rimarrebbe incompleto, con la conseguenza che i cittadini e l’economia stessa dell’UE non potrebbero ottenere tutti i benefici che una completa liberalizzazione del settore dell’energia può offrire.

Il pacchetto che la Commissione propone tenta di fornire delle soluzioni ai problemi delineati sulla base di tre elementi centrali: un vero mercato interno dell’energia, accelerare il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio, efficienza energetica.

La Commissione ribadisce l’obiettivo di risparmiare il 20% del consumo totale di energia primaria per il 2020. Se tale obiettivo fosse realizzato, per quella data l’UE dovrebbe riuscire a consumare quasi il 13% di energia in meno rispetto a oggi, con un risparmio di 100 miliardi di euro e di circa 780 tonnellate di CO2 l’anno.

La Commissione propone di incentivare l’impiego di veicoli a minor consumo di carburante, di introdurre norme più rigorose e una migliore etichettatura delle apparecchiature, di migliorare il rendimento energetico degli edifici esistenti dell’UE e di aumentare l’efficienza nella generazione, trasmissione e distribuzione dell’energia termica ed elettrica. La Commissione propone inoltre un nuovo accordo internazionale sull’efficienza energetica.