Kaspersky Lab scopre vulnerabilità in un software per la gestione delle licenze aziendali

Pubblicato il 24 gennaio 2018

I ricercatori dell’ICS Cert di Kaspersky Lab hanno riscontrato una serie di gravi vulnerabilità nel sistema di gestione delle licenze Hardware Against Software Piracy (Hasp), ampiamente utilizzato negli ambienti aziendali e ICS per l’attivazione di software con licenza.

Il numero dei sistemi colpiti dalla vulnerabilità potrebbe ammontare a più di centinaia di migliaia in tutto il mondo. Questo tipo di token USB è ampiamente utilizzato in diverse organizzazioni al fine di facilitare l’attivazione delle licenze software.

In uno scenario di utilizzo ordinario, l’amministratore di sistema di un’azienda dovrebbe accedere al computer in cui è richiesta l’attivazione del software e inserire il token. A questo punto verrebbe confermata la legittimità del software che si attiverebbe consentendo all’utente del PC o del server di utilizzarlo.

Quando il token viene collegato a un pc o a un server per la prima volta, Windows OS scarica il driver del software dai server del fornitore per consentire all’hardware del token di funzionare correttamente insieme all’hardware del computer. In altri casi, il driver viene installato con software di terze parti che utilizza il suddetto sistema per la protezione della licenza.

Gli esperti di Kaspersky Lab hanno scoperto che, al momento dell’installazione, questo software aggiunge la porta 1947 del computer all’elenco delle esclusioni del Firewall di Windows senza alcuna notifica all’utente, rendendola disponibile a un attacco remoto. Un criminale informatico dovrebbe solo eseguire la scansione della rete di destinazione per accedere alla porta 1947 al fine di identificare eventuali computer remoti disponibili.

Ancora più importante, l’accesso alla porta rimane aperto anche dopo che il token viene scollegato, motivo per cui anche un ambiente aziendale “patchato” e protetto potrebbe essere preso di mira da attacchi a distanza da un utente malintenzionato, semplicemente installando un software utilizzando la soluzione Hasp o collegando una sola volta il token a un pc (anche un pc bloccato).

Nel complesso, i ricercatori hanno identificato 14 vulnerabilità all’interno di un componente della soluzione software, tra cui vulnerabilità DoS e diverse RCE (esecuzioni arbitrarie del codice da remoto) che, ad esempio, vengono sfruttate automaticamente non con i diritti utente, ma con i diritti di sistema con più privilegi. Ciò fornisce agli attaccanti l’opportunità di eseguire codici arbitrari. Tutte le vulnerabilità identificate possono risultate molto pericolose e comportare gravi perdite alle imprese.

Dopo la scoperta, Kaspersky Lab ha segnalato queste vulnerabilità ai vendor di software interessati e successivamente le aziende hanno rilasciato patch di sicurezza.



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