IPv6: attenzione alla sicurezza

Inizialmente progettato per superare i limiti dell’IPv4, l’IPv6 non contempla disponibilità e sicurezza del servizio nel corso della migrazione, quando vulnerabilità e punti deboli possono subire attacchi

Pubblicato il 10 giugno 2011

All’indomani del ‘World IPv6 Day’, il ‘Giorno mondiale di IPv6’ – 8 giugno – nel corso del quale gli operatori di rete in tutto il mondo hanno eseguito dei test di sistema per essere certi che applicazioni e reti interagiscano o si integrino senza problemi con le reti Ipv6 di prossima generazione, è indispensabile fare il punto sugli IPv6 compliance issues, in base a quanto sperimentato nel corso dei test di prova, per assicurare una transizione corretta dall’IPv4 al nuovo standard.

Radware, fornitore di soluzioni intelligenti integrate di application delivery e network security per reti business-smart, è disponibile ad assistere clienti e carrier nel corso dei test, per garantire loro disponibilità, scalabilità e performance avanzate delle infrastrutture fisiche e virtuali grazie alle soluzioni di application delivery IPv6-ready.
In base alla sua esperienza nel settore, Radware sottolinea la necessità non solo di verificare la compliance dell’IPv6, ma anche di valutare con attenzione le minacce connesse al traffico IPv6 e, quindi, di attivare un’adeguata sicurezza di rete.

Inizialmente l’IPv6 era progettato per superare i limiti dell’IPv4 in termini di spazio; inoltre, include funzionalità di sicurezza per autentificazione, riservatezza e integrità dei dati; per contro, non contempla disponibilità e sicurezza del servizio nel corso della migrazione verso IPv6, quando vulnerabilità e punti deboli possono subire attacchi.

Radware: www.radware.com



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