Industria di processo e manufacturing insieme
Dalla rivista:
Automazione e Strumentazione
È la nuova Divisione Industries di Abb, guidata in Italia da Gian Francesco Imperiali. L’unicità di un approccio globale, che sa unire competenze pluridisciplinari, soluzioni per tutti i livelli della catena produttiva, capillarità nei servizi. A colloquio col responsabile mondiale Dinesh Paliwal.
Dal giugno 2002 Abb ha riunito le sue Divisioni Process Industries e Manufacturing & Consumer Industries formando la nuova Divisione Industries. È una fusione che riflette un cambiamento avvenuto nel mercato, dove soprattutto i grandi gruppi tendono a integrare maggiormente i processi produttivi continui e quelli discreti; ed è una fusione che migliora la capacità di Abb di soddisfare, meglio e più velocemente che in passato, i bisogni dei clienti per quanto riguarda le tecnologie per l’energia e l’automazione. A guidare la nuova Divisione è stato chiamato Dinesh Paliwal, Group Executive Vice President di Abb, Membro del Comitato Esecutivo del Gruppo e responsabile della precedente Divisione Process Industries. Paliwal, che è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione di Skyva International, ha al suo attivo oltre 24 anni di esperienza nel mondo industriale. Ha iniziato la sua carriera nel 1979 presso le Ballapur Industries (India) e, dal suo arrivo in Abb nel 1985, ha seguito il settore industriale ricoprendo posizioni nelle aree ingegneria, vendite, marketing e management in Australia, Cina, Singapore, Svizzera e Stati Uniti. Dal 1998 ha ricoperto l’incarico di responsabile mondiale della Business Area Cellulosa, Carta, Metalli e Minerali per poi assumere nel 2001 la responsabilità della Divisione Process Industries con particolare attenzione ai settori del cemento, della chimica, della farmaceutica e delle biotecnologie, della marina, dei metalli, dei minerali e delle miniere, del petrolio, della cellulosa e della carta e dei turbocharger. La nuova Divisione Industries, oltre a questi mercati, seguirà le industrie automobilistiche, quelle dei beni di largo consumo, dell’elettronica e manifatturiera. L’impronta innovativa introdotta con la gestione Paliwal si sta già facendo sentire e sta producendo quei mutamenti che ci si attendeva dall’operazione di riunificazione. “C’è un’aria nuova nel gruppo – osserva Gian Francesco Imperiali, cui è stata affidata la guida della nuova Divisione Industries in Italia – e l’Italia ne beneficia in modo speciale perché la responsabilità che ci viene affidata è molto significativa soprattutto nella divisione Industries”. Paliwal conferma questa sensazione e sottolinea l’impatto positivo che sta esercitando sul mercato la nuova impostazione gestionale di Abb, che va di pari passo con l’affermarsi della nuova architettura di controllo IndustrialIT, concepita per diventare la base unitaria delle soluzioni tecnologiche per l’energia e l’automazione. Un po’ come è accaduto nell’informatica con Microsoft: un sistema operativo si è imposto al punto da diventare standard di fatto; Paliwal ritiene che IndustrialIT abbia le carte in regola per assolvere a tale compito nell’ambito delle tecnologie industriali. E non nascondo un obiettivo al quale vuole condurre la nuova divisione di Abb: diventare l’interlocutore di riferimento del numero 1 e del numero 2 di ogni settore industriale. Nel corso di una visita in Italia, Paliwal ha accettato di rispondere alle domande di Automazione e Strumentazione.
D. Ormai è abbastanza comune per un’azienda, specie se di grandi dimensioni, presentarsi come fornitore globale di soluzioni piuttosto che di prodotti. Cosa può offrire in più la nuova divisione Industries di Abb e qual è il reale significato della unificazione delle divisioni process e manufacturing?
R. La specificità di Abb risiede principalmente nella completezza della gamma di prodotti disponibili e nel fatto di poterli offrire, con lo stesso livello tecnologico e la stessa qualità, a tutti i settori industriali. Per capire la novità portata dalla divisione Industries, bisogna considerare che in passato abbiamo servito i clienti in un modo nettamente inferiore alle nostre possibilità: l’approccio era secondo canali troppo diversi, c’era una disparità di offerta e di condizioni di vendita e c’era anche una certa mancanza di fiducia reciproca; per non parlare dei costi eccessivi che un sistema complesso comportava sia per noi che per gli stessi clienti. Ora invece abbiamo deciso di portare tutti i prodotti, sia elettrici che di automazione, in un’unica divisione, raggruppando così tutti i prodotti specifici per l’industria: così ad esempio, si possono trovare nella mia divisione prodotti per l’industria navale, come quelli per il petrolchimico, accanto a strumentazione o apparecchiature per analisi e laboratori. L’unificazione della componente di processo e di quella manifatturiera è conseguenza anche di un’attenzione a quanto sta accadendo nel mercato: molti nostri clienti stanno proprio integrando la produzione discreta con quella continua. Posso fare l’esempio di Procter & Gamble, che ha unificato le sue divisioni creando un’unica catena del valore dalle materie prime al prodotto finito; ciò per rispondere meglio alle esigenze dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda la qualità che può migliorare enormemente se il prodotto viaggia unitamente alla sua storia, se si può ricostruirne la genealogia, se è possibile attuarne una piena e tempestiva tracciabilità. Penso che questa tendenza sarà sempre più seguita, specie nell’industria farmaceutica e in quella alimentare. Ma anche negli altri settori, come l’automotive o la moda o la chimica, il trend è nella direzione della massima integrazione per poter garantire un’unitarietà di gestione; da parte nostra ciò corrisponde all’opportunità di offrire loro la gamma completa delle nostre soluzioni, compresi i servizi. Per questo abbiamo creato delle Solutions Responsible Unit specifiche per ogni settore: senza pretendere che il cliente debba acquistare tutto, ma con la sicurezza di potergli mostrare uno scenario completo e di permettergli di inquadrare il singolo acquisto nel puzzle produttivo più generale. In questo siamo facilitati dalla nostra tecnologia: la piattaforma IndustrialIT, lanciata qualche tempo fa da Abb, ha accelerato la convergenza tra process e manufacturing, rendendo disponibile un’unica piattaforma per tutti i prodotti e le soluzioni e per gestire l’integrazione di tutte le informazioni in tempo reale, migliorando e velocizzando i processi decisionali e quindi il business.