Industria di processo e manufacturing insieme..

 
Pubblicato il 1 novembre 2002

D. Quali i mercati, a livello geografico,vede come più promettenti per Abb?

R. Anzitutto la Cina, che sta crescendo a ritmi di oltre il 20% annuo. La mia esperienza di lavoro in Cina per quattro anni mi ha permesso di constatare questo ritmo straordinario di crescita; il mio business è cresciuto del 50% annuo: nel 1994 avevamo un giro d’affari di 300 milioni di dollari che si è più che triplicato in otto anni, e supererà il miliardo di dollari nel 2002. Tutti stanno investendo in Cina e operano volentieri con una società globale come la nostra. Altri poli interessanti di crescita saranno l’India e il Brasile. Ma non possiamo dimenticarci dell’Europa, che copre attualmente circa il 60% del business Abb e, anche se per assurdo non si dovessero realizzare nuovi impianti per le difficoltà legate alla crisi, la base installata à così grande che le sole attività di aggiornamento dell’esistente si presentano come promettenti. Vale qui il discorso fatto prima circa il fattore determinante del servizio ai clienti: se saremo capaci di servire bene i clienti, saremo al riparo anche dalle fluttuazioni dei cicli economici. Quindi il mercato europeo continuerà a crescere. Devo aggiungere che i clienti europei sono per noi ancor più interessanti sul piano tecnologico in quanto sono più proiettati verso l’innovazione e ci stimolano a continui sviluppi e miglioramenti.

D. Come vede il mercato italiano?

R. Il mercato italiano non è molto diverso dal resto di quello europeo. Tuttavia il contesto italiano è per noi uno tra i più maturi e anche per questo abbiamo individuato la società guidata da Imperiali come uno dei centri di eccellenza per le Solutions Responsible Unit. In Italia la nostra base installata è notevole e l’Italia ha anche la responsabilità del servizio a molte industrie del bacino Mediterraneo e dell’Africa. Spesso ci capita di utilizzare competenze italiane, nell’engineering e nel management, in diverse realtà nel mondo, chiamandole a risolvere situazioni difficili. In ogni caso quest’anno dovrebbe dare risultati migliori del 2001 e per il futuro vedo prospettive positive in settori quali: il gas, la farmaceutica, l’automotive (per quanto riguarda la manutenzione), l’industria cartaria e altre ancora.

D. In generale, da quali settori industriali vi aspettate una maggior crescita nell’immediato futuro?

R. Per la mia business area, prevedo la crescita maggiore nella petrolchimica, nella chimica e nel segmento consumer. Tra l’altro sono settori nei quali c’è una forte squadra di competenze Abb proprio in Italia. Altri settori dai quali ci aspettiamo molto sono l’industria elettronica, quella cartaria, quella navale.

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