In Piemonte il futuro è nella robotica di servizio

Pubblicato il 15 giugno 2007

Il Piemonte si conferma capitale italiana della robotica, con oltre 250 imprese altamente specializzate che fatturano 2,5 miliardi di euro e occupano 12.000 addetti. Questi alcuni dei dati messi in evidenza dalla ricerca “Robotics in Piedmont: state of the art 2006” condotta da ITP Invest in Turin and Piedmont con la collaborazione del Politecnico di Torino e di ARP-Associazione Robotica Piemonte.

La ricerca è stata presentata al Politecnico nel corso dell’evento “Torino & Piemonte: Passion for Robots”, promosso da Camera di commercio di Torino, Politecnico di Torino, ITP, ARP e AMMA-Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate: un convegno internazionale, una tavola rotonda e un’esposizione di prototipi e robot.

Le più importanti istituzioni internazionali per la promozione e lo sviluppo della robotica concordano sulla futura crescita del mercato globale e pronosticano il raddoppio del fatturato aggregato negli anni nel settore della robotica di servizio entro il 2010, quando raggiungerà quota 38 miliardi di dollari. A livello mondiale, già nel 2004, la robotica di servizio era passata da un tasso di crescita del 30% a incrementi del 200% e nel 2006 il fatturato della robotica di servizio ha superato quello della robotica industriale. Il 2006 è stato un anno positivo per l’industria italiana della robotica. Secondo i più recenti dati Ucimu (maggio 2007) la produzione ha registrato, infatti, un incremento superiore al 10% rispetto all’anno precedente.

Da qui la prospettiva delle imprese del settore di poter conquistare la leadership europea se tutti i protagonisti si impegneranno nell’ampliamento delle loro iniziative. Lo scenario è promettente, ma per raggiungere questo obiettivo, come è stato sottolineato nel corso della tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio, è necessario un ampio coinvolgimento delle istituzioni e del mondo industriale per accelerare la crescita internazionale del settore. Un orientamento necessario per accedere con successo agli stanziamenti comunitari a favore della robotica, rafforzare le posizioni nella robotica industriale ed accelerare lo sviluppo in quella di servizio.

È stato inoltre sottolineato che un forte impegno nella ricerca sulla robotica significherebbe un ampliamento delle competenze in molti altri settori fondamentali dell’economia piemontese, come Automotive, ICT, Logistica, Aerospazio, rispetto ai quali la robotica è assolutamente trasversale.

Un mercato chiave del progresso economico del futuro, nel quale il Piemonte ha grandissime potenzialità. Leader storico delle maggiori innovazioni nel campo della robotica, dove Comau, Dea, Prima Industrie e Olivetti hanno prodotto i primi robot industriali, il Piemonte presenta oggi una filiera perfettamente integrata tra ricerca, formazione e industria. Qui le forti competenze nell’automotive, nell’ICT, nella logistica, favoriscono lo sviluppo della robotica di servizio, ponendo le basi per la futura leadership europea della regione in questo settore: dai robot-sorveglianti che comunicano con tecnologie wireless, agli ambienti di realtà virtuale in cui i robot imparano dagli uomini semplici gesti quotidiani, il Piemonte è già oggi in prima fila per i numerosi progetti presentati su bandi Regionali ed Europei. Un affermato background tecnologico, Università e Centri Ricerca riconosciuti a livello internazionale, continuità nella progettazione, solidità economica, cooperazione tra pubblico e privato, questi i punti di forza della regione per scommettere sul futuro.

Nel cortile interno del Politecnico 26 espositori, tra imprese (Abb PS&S, Actua, Axis – Automation for Industrial Systems, Comau Robotics, Crea, Eicas Automazione, Erxa, Hexagon Metrology, Kuka Roboter Italia, Motoman Robotics Italia, Nital, Prima Industrie, Prima Electronics, R.E.D.A. elettronica, Teoresi, Thales Alenia Space Italia, The Mathworks), associazioni e organizzazioni (Anipla sez.Torino, Action Sharing, Associazione Robotica Piemonte, Ministero Pubblica Istruzione Irre – Piemonte) e centri ricerca (I.N.Ri.M., Ismb – Istituto Superiore Mario Boella, Politecnico di Torino, SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione e Università degli Studi di Torino) piemontesi hanno presentato i loro ultimi progetti.