Il settore manifatturiero nel 2024? Ecco cosa aspettarsi secondo Infor

In questo articolo tentiamo di tracciare i principali trend e le sfide che possono caratterizzare il settore manifatturiero il prossimo anno

Pubblicato il 13 dicembre 2023

Gli esperti di Infor, soggetto attivo a livello mondiale nel campo del software per il cloud, sviluppatore di soluzioni complete per l’industria, hanno cercato di individuare quali saranno i trend principali del 2024 nel settore manifatturiero e quali le sfide all’orizzonte. Ecco cosa è emerso.

1. Trovare nuovi equilibri per il business continuerà a essere una sfida

I manager del settore hanno trascorso gli ultimi 4 anni a fronteggiare la pandemia e le sue conseguenze. Non sorprende quindi che sperino ora in una parvenza di normalità, cercando di riequilibrare le proprie attività.

La maggior parte dei principali indicatori delle performance della supply chain, dei mercati del lavoro e della produttività si stanno gradualmente allineando a quelli pre-pandemia. Tuttavia, l’inflazione, i tagli alla spesa fiscale e le instabilità geopolitiche continuano a incombere sul 2024. Gli investimenti nel software e nelle tecnologie digitali aiuteranno a destreggiarsi in un ambiente caratterizzato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità (VUCA).

I produttori accelereranno gli investimenti per proteggere la redditività a lungo termine ampliando le proprie capacità di produrre in modo intelligente. I due temi dominanti saranno continuare a implementare iniziative di smart factory per raggiungere obiettivi aziendali mirati e utilizzare la tecnologia digitale per aumentare la visibilità della supply chain, la produttività e i rapporti con fornitori, partner e consumatori.

2. L’intelligenza artificiale sarà fondamentale per ottimizzare le supply chain e le scorte

Gli approcci alla gestione della supply chain globale possono essere divisi in due tipi, in base alla filosofia di gestione delle scorte di un’azienda: just-in-time o just-in-case. Le aziende di solito si destreggiano tra questi approcci in base alle condizioni di mercato e alle realtà operative. In condizioni idilliache, come quelle sperimentate nei due decenni precedenti, le aziende si sono orientate verso l’ottimizzazione dei costi di inventario e, di conseguenza, il just-in-time si è affermato. Tuttavia, in risposta alle scarsità causate dalla pandemia, più recentemente le aziende hanno cercato di proteggersi attraverso l’approccio just-in-case e hanno aumentato le scorte per gestire gli imprevisti.

Questo approccio, tuttavia, ha portato a una carenza dello spazio di stoccaggio e a un aumento vertiginoso degli affitti dei magazzini. A mano a mano che i produttori si renderanno conto che lo scenario VUCA è destinato a perdurare, si orienteranno sempre più verso un approccio agile e guidato dai dati, che si adatta dinamicamente alle condizioni in tempo reale.

La spesa per le soluzioni di gestione della supply chain potenziate dall’intelligenza artificiale aumenterà il prossimo anno, poiché i produttori cercano un equilibrio tra i costi e i rischi delle scorte. Le soluzioni di supply chain management in grado di prevedere la domanda e i rischi e di considerare l’affidabilità e l’agilità dei fornitori e i rischi di trasporto transcontinentale saranno un fattore chiave che determinerà i leader e i vincitori del mercato.

3. L’automazione eliminerà i colli di bottiglia nei magazzini

Negli ultimi anni il settore manifatturiero è andato in overdrive per il just-in-case. Il picco delle consegne è iniziato ad arrivare tutto insieme, intasando porti e magazzini, e subito dopo è iniziata la guerra in Ucraina. Il settore ha affrontato con cautela l’effetto “frusta” della supply chain. Il tema dominante per il 2023 è stato quello di trovare un equilibrio tra la gestione delle scorte e la riduzione delle interruzioni. Gli elementi più colpiti dall’effetto frusta sono stati l’utilizzo dei magazzini e gli affitti. Anche se di recente la corsa all’affitto dei magazzini ha subito un rallentamento, gli affitti sono ancora ai massimi storici.

Il 2024 vedrà la razionalizzazione della capacità di magazzino, alla luce dell’aumento dei prezzi degli immobili e dei tassi di interesse. L’attenzione si concentrerà sull’ottimizzazione della capacità attraverso l’automazione. I sistemi di warehouse management (WMS) giocheranno probabilmente un ruolo fondamentale, perché possono ottimizzare la velocità delle merci, ridurre gli errori, migliorare la produttività del lavoro e ottimizzare lo stoccaggio del magazzino. L’integrazione dei WMS con altre soluzioni per la supply chain subirà un’accelerazione nel 2024, in quanto i clienti cercheranno di ottenere agilità, trasparenza e maggiore produttività nelle loro supply chain.

4.L’intelligenza artificiale travolgerà l’Industria 4.0

L’intelligenza artificiale è già al centro di qualsiasi trasformazione dell’Industria 4.0 ed è ampiamente riconosciuta come lo strumento più importante che sta ridefinendo i confini della produzione. Tuttavia, il 2023 è stato l’anno dell’IA generativa, cresciuta ad una velocità che ha colto di sorpresa il settore. Il 2024 sarà l’anno della maturità dei casi d’uso legati all’IA generativa e di come quest’ultima collaborerà con l’IA predittiva tradizionale per ottimizzare ulteriormente la produttività.

Sono 4 i casi d’uso che probabilmente matureranno maggiormente e troveranno una più ampia adozione:

  • Manutenzione predittiva. L’utilizzo della manutenzione predittiva guidata dall’intelligenza artificiale si è evoluto dalla prevenzione di guasti costosi all’orchestrazione dei programmi di manutenzione per ottimizzare la produzione. Il panorama dei fornitori sarà probabilmente quello che maturerà di più e saranno disponibili più soluzioni per soddisfare le complessità e le esigenze dei clienti. Il passaggio delle aziende di apparecchiature industriali al modello di servitizzazione costituirà un ulteriore fattore trainante.
  • Gestione dinamica della supply chain. Dopo aver fatto sentire il suo impatto nella gestione delle scorte e nella previsione della domanda, l’IA rivoluzionerà la gestione della supply chain, dalla gestione della domanda alla consegna dell’ultimo miglio.
  • Qualità del prodotto attraverso l’analisi cognitiva. L’adozione di analisi cognitive basate sull’IA per migliorare il controllo della qualità è destinata a crescere e a maturare con l’integrazione della Gen-AI.
  • Design innovativo con una creatività guidata dalla Gen-AI. Il design dei prodotti subirà un cambiamento guidato dalla Gen-AI, con algoritmi che genereranno concetti innovativi basati sulle preferenze dei consumatori e sulle tendenze del mercato. Questo accelererà i cicli di progettazione e migliorerà la rilevanza dei prodotti in condizioni di mercato dinamiche.

5.Gli ecosistemi saranno al centro dell’attenzione

Il pensiero incentrato sugli ecosistemi ha guadagnato una solida posizione negli ultimi anni e accelererà nel 2024. Esistono vari tipi di ecosistemi digitali: alcuni sono definiti dal numero di partner coinvolti, altri da ciò che offrono. Tutti gli ecosistemi condividono queste quattro caratteristiche: sono simbiotici, customer-centric, scalabili e, soprattutto, mirati.

  • Ecosistemi di partner tecnologici. Nessun uomo è un’isola. Questo è particolarmente vero per i progetti di trasformazione digitale, che in genere si affidano a diversi specialisti. Affidarsi a un solo partner chiavi in mano lascerà sempre più il posto a un approccio basato su un ecosistema di partner, che gestirà le dimensioni e la complessità dei progetti.
  • Ecosistemi di piattaforme. I produttori leader stanno passando da una mentalità product-centered a una moderna mentalità digitale platform-oriented. In questa nuova era, le piattaforme di composizione forniscono la struttura e il collante per l’agilità e la trasformazione digitale. I produttori si affideranno sempre più alla flessibilità delle piattaforme rispetto ai singoli prodotti.

In conclusione

Nel 2024 il panorama manifatturiero continuerà a evolversi, lottando contro lo scenario VUCA, affidandosi all’Industria 4.0 e alla sintesi dell’intelligenza artificiale. Questa evoluzione non riguarda solo l’aumento della produttività, ma anche la promozione dell’innovazione, della sostenibilità e la creazione di un futuro che combini l’ingegno umano con l’abilità tecnologica. L’adozione di questi progressi garantisce al settore manifatturiero di resistere alle sfide del prossimo futuro e di emergere ancora più forte nei prossimi decenni.

Fonte foto Pixabay_GDJ

Chirag Rathi, Senior Director Strategy & Solution for Manufacturing, Infor



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