Il mondo post-covid e l’accelerazione dei trend tecnologici secondo Advantech

Molti Stati stanno in questi giorni allentando le restrizioni che avevano imposto a causa dalle pandemia legata al Covid-19, la strada verso la normalità è ancora lunga. Si preannuncia infatti un periodo in cui dovremo convivere con il virus, il che avrà impatto non solo sulla vita quotidiana di ciascuno di noi, ma anche sul modo di fare business, di lavorare, di produrre

Pubblicato il 10 giugno 2020

Il management di Advantech, fra i maggiori fornitori di soluzioni tecnologiche per il manifatturiero con sede a Taiwan, in Asia, ha cercato di delineare alcuni scenari del prossimo futuro.

Linda Tsai, presidente del business IIoT di Advantech: “Il Covid-19 non ha solo rallentato le attività economiche ma ha trasformato per tutti noi il modo stesso di lavorare e vivere. Molti dirigenti di azienda erano abituati a una vita sempre ‘in volo’ per andare a trovare i clienti: in questi ultimi mesi si sono dovuti abituare a un contatto virtuale, a comunicazioni via web con gli utenti, impiegando soluzioni di AV-AR e ottimizzando l’uso degli strumenti digitali per garantire la continuità operativa. Tutto quanto abbiamo imparato e stiamo imparando in questo senso verrà mantenuto in futuro”.

Domanda: quali sono i settori dell’industria che più stanno risentendo di questa pandemia?
Tsai: “Tutte direi, senza eccezione, dai viaggi al retail, al medicale, tutta la produzione dove lavora solo il 40-50% della forza lavoro. L’uso delle nuove tecnologie abilitanti lo smart manufacturing e le soluzioni di automazione in campo aiuteranno i produttori a gestire questo momento e l’era post Covid accelerando l’evoluzione delle aziende verso la digital transformation: l’IoT per esempio potrebbe fornire grande aiuto se implementato in loco nei siti produttivi. L’adozione di dispositivi smart a elevata sensibilità permetterà di raccogliere dati, per non trovarci impreparati in caso di una nuova pandemia. Sono convinta che per questo sarà fondamentale migliorare la sicurezza delle infrastrutture grazie all’impiego di applicazioni digitali, per esempio utilizzando l’intelligenza artificiale, che al contempo può efficacemente aumentare la produttività. Molto si è parlato e si parla di 5G. Non è solo una rivoluzione per il mondo degli smartphone, ma avrà un grande impatto a livello industriale aumentando l’affidabilità della comunicazione, con una bassa latenza e la possibilità di collegare un numero maggiore di apparati”.

Domanda: Quali trend tecnologici si vedono all’orizzonte?
Tsai: “Il manifatturiero è uno dei settori maggiormente sviluppati nel mondo, a livello globale vi è una quantità enorme di linee produttive. Spesso sono ubicate in Paesi lontani, dove il costo del lavoro è più basso. Ora la domanda è: perché continuare a produrre lontano anziché nel Paese dove è il mio mercato ottimizzando la produzione grazie alla digital transformation? Dopo l’avvento del Covid-19 le aziende hanno capito che possono usare la tecnologia per aumentare l’efficienza produttiva. Questo aumenterà l’utilizzo di applicazioni smart e autonome come, per esempio, AGV e cobot, che consentono di ridurre l’impiego di risorse umane. Il loro trend era in crescita in tutto il mondo anche prima della pandemia. L’uso dei veicoli a guida automatica sta accelerando; sono più sicuri ed efficienti.

Altri trend avranno impatto fuori dall’edificio e riguardano l’uso dell’energia e l’attenzione all’ambiente, con l’obiettivo di rendere più sostenibile il business. In questo senso il self management rappresenta una direttiva ‘strategiche’. Con questo intendo la capacità di raccogliere dati in modo intelligente, cosa non semplice perché ci sono numerosi dispositivi in campo da gestire e occorre valutare quali siano utili da raccogliere e anche l a loro affidabilità ai fini delle successive analisi. Un altro elemento importante è la comunicazione da remoto. L’impiego di strumenti di gestione intelligenti deve consentire all’utente di raccogliere data su vari tipi di apparati e gestirli in modo da impiegarne le analisi quando si prendono le decisioni di business. L’uso di tool efficaci in questo senso è dunque cruciale”.

Una spinta verso la digital transformation
Tutti coloro la cui vita è stata stravolta dall’avvento del Covid-19, che magari stavano da tempo pensando alla smart production senza mai decidersi a muovere i primi passi, si stanno ora chiedendo come poterla implementate velocemente, nel giro dei prossimi 18 mesi.

Domanda: Come è stato vissuto in Europa questo periodo di pandemia?
Josh Bansidhar, managing director di Advantech Europe & AVP Industrial IoT Sector: “Inizialmente pensavamo che il contagio sarebbe rimasto confinato alla Cina, o comunque in Asia, poi ha raggiunto l’Italia e con essa il resto dell’Europa e in poco tempo il business è cambiato del tutto. Le aziende hanno dovuto chiudere, noi ci siamo adeguati alle norme emanate a livello nazionale provando però a mantenere attivo il business e garantire supporto ai clienti. In Europa il nostro business si focalizza soprattutto sull’automotive, il manifatturiero, la logistica che in parte hanno continuato a operare per garantire la disponibilità di beni di prima necessità e le forniture alle rivendite online e agli e-shop, che hanno lavorato molto in questo periodo. Inoltre, abbiamo visto nascere nuove attività e modelli di business creativi: d’ora in avanti sentiremo sempre più l’esigenza di un modo di vivere più smart. Edge computing e IoT, per esempio, potranno servire alla gestione dei veicoli e del traffico, migliorando sicurezza e qualità della vita.

Se guardiamo ai trend tecnologici, in ambito automotive si sta molto discutendo dell’elettrico, di cui già si parlava prima. Ora vediamo che alcuni Paesi stanno preparando velocemente piani per incrementare l’uso delle e-car. In Francia, per esempio, il governo ha lanciato un progetto per diventare il primo produttore di auto elettriche in Europa. Vi vuole ripensare e favorire l’uso del treno, spingere le persone a spostarsi meno per lavoro e usare di più le soluzioni digitali, in remoto; si vuole assecondare la volontà della gente di ripensarsi come community. Già a causa della pandemia e delle restrizioni nei viaggi abbiamo cercare di impostare in modo differente le attività di business, ora si tratta di proseguire su questa strada”.

Domanda: Le abitudini sono cambiare ma le persone continueranno a fare le stesse cose di prima anche se in modo diverso: questa crisi può essere un’opportunità per rinnovarsi?
Bansidhar: “Certamente. Si pensi per esempio all’industria alimentare. Ha dovuto continuare a produrre e si sono purtroppo verificati diversi casi di contaminazione perché il personale lavorava senza poter tenere le distanze, non era al sicuro. È stato dunque necessario introdurre velocemente dei cambiamenti nelle modalità operative di produzione, per esempio con una meccanizzazione spinta, l’utilizzo di robot, l’imposizione di nuovi protocolli, e si è visto che al contempo si sono ridotti i costi e gli spazi e si è guadagnato in performance. La combinazione di Covid-19 e digitale ha velocizzato la richiesta di automazione.
Un altro esempio viene dai luoghi in cui si combatte contro il virus: predire se le persone che entrano sono infette tramite scansione è una metodologia utile da creare ambienti sicuri. Abbiamo installato, per esempio, in collaborazione con alcuni partner e in soli 10 giorni, dei ‘mobile city scanner’ altamente affidabili per garantire aree sicure all’ingresso degli ospedali. È una soluzione ‘creativa’, flessibile e leggera, che si può implementare ovunque, con connessione 4G.

Un ultimo esempio riguarda l’uso di algoritmi di predizione basati su KPI predefiniti per creare scenari e prendere decisioni opportune. La soluzione integrata è stata realizzata da un nostro partner con sistemi di high performance computing che permettono di analizzare i dati di scanning in realtime, in modo da rilevare con immediatezza possibili focolai di infezione; viene impiegata negli ospedali del Regno Unito: i medici possono vedere in tempo reale i risultati delle scansioni.
Lato business, noi di Advantech siamo sempre in contatto con i clienti e i partner; abbiamo creato una community per parlare di progetti, di cosa ci aspetta dopo il Covid e nei prossimi mesi. Siamo ottimisti: è essenziale trovare un nuovo modo di fare business coi clienti e devo dire che grazie al digitale possiamo metterci in contatto con i clienti molti più velocemente e incontri che prima dovevamo organizzare con mesi di anticipo, ora vengono conclusi in un’ora, connessi in remoto!”.

Matrix Choong, general manager di Advantech Thailand: “L’Asia è stato il primo luogo in cui è comparso il Covid, il primo ad annunciare il lockdown. Le conseguenze economiche sono state molto pesanti. La Thailandia, per esempio, che vive di turismo, sta ora cercando il modo per far tornare i turisti nei centri commerciali nonostante le rigide regolamentazioni. Occorre scannerizzare un QR Code che le persone hanno, all’ingresso e all’uscita del centro commerciale, e si formano lunghe code. Abbiamo realizzato così una soluzione integrata di screening che impiega l’intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale. È molto veloce e semplice da usare; può rilevare anche 30 persone contemporaneamente e i risultati vengono presentati su una dashboard dove, in caso, si può vedere quali negozi sono stati visitati da una persona che risulti poi infetta.

Un altro caso riguarda la Malesia, dove si sono registrate molte infezioni. Qui il Ministro della Salute sta creando dei centri dedicati per la quarantena e ospedali temporali dedicati di grandi dimensioni, dove il personale medico deve camminare per chilometri per poter raggiungere i diversi pazienti. Una soluzione implementata è l’adozione di mobile robot che supportano i medici: ‘fa compagnia’ ai pazienti e può essere programmato tramite smartphone e PC per rilevare dati tramite i suoi diversi sensori. Uno dei trend futuri sarà volto all’implementazione di un maggior numero di dispositivi automatici in campo”.

Cosa abbiamo imparato?
Il Covid-19 ha portato a un’indubbia accelerazione della tendenza alla digital transformation nelle aziende e non solo: dobbiamo essere pronti a cogliere queste nuove opportunità non appena il business ripartirà, come prevedono gli analisti che stimano vi sarà una forte ripartenza nel 2021.
Prepararsi è bene, anche per non essere colti alla sprovvista. Prepararsi non solo implementando le nuove tecnologie ma soprattutto pensando a come possiamo utilizzarle al meglio nelle applicazioni. Da qui l’importanza anche di saper stringere partnership e avviare attività di co-creation per aumentare, grazie all’apporto di più soggetti, innovazione e creatività.

Ilaria De Poli @depoli_ilaria



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