Il green IT deve vincere
Dalla rivista:
Automazione Oggi
Boom d’emissioni di gas serra causate dall’industria digitale (+775% entro il 2040): dagli esperti del settore IT 4 strategie per renderla più sostenibile
Se il settore digitale fosse una nazione, si posizionerebbe come il 5° maggiore emettitore di anidride carbonica a livello globale, contribuendo per circa il 3,8% del totale delle emissioni. Si tratta di una percentuale che supererebbe le emissioni del Giappone ed è addirittura 4 volte superiore a quelle della Francia. Tuttavia, se questa è la fotografia del presente, il futuro non sembra essere migliore: come riporta uno studio comparso recentemente sulla rivista scientifica Nature, si prevede infatti che le emissioni di gas serra dell’industria digitale passeranno dal 1,6% del 2017 al 14% entro il 2040. “Numeri impressionanti, che ci comunicano un’imperativa necessità di azioni immediate da parte delle aziende per rendere il settore digitale più sostenibile, mitigando così il suo impatto ambientale in rapida crescita” ha commentato Davide Bianchi, senior technical lead di Mia-Platform (https://mia-platform.eu/it). Ma allora quali sono le strategie che potrebbero essere adottate per rendere più sostenibile l’industria secondo gli esperti del settore IT di Mia-Platform? Ad esempio, l’approccio open source favorisce la collaborazione e la condivisione del codice, facilitando lo sviluppo di software più performanti e ottimizzati. Questa modalità permette di migliorare la sostenibilità del software riducendo anche del 30% le emissioni di CO2 delle infrastrutture IT inutilizzate che consumano elettricità al di fuori dell’orario lavorativo. Oppure un altro approccio di sviluppo è l’architettura a microservizi che consente di segmentare le applicazioni aziendali in servizi modulari indipendenti, ognuno programmabile in diversi linguaggi software: una metodologia che consente di scalare un singolo microservizio in caso di necessità, senza coinvolgere l’intera infrastruttura. Il Green Software poi è un approccio che incentiva lo sviluppo di software progettati per massimizzare l’efficienza energetica, riducendo al minimo le emissioni di anidride carbonica. Si basa su principi chiave, come l’efficienza energetica (riduzione del consumo di elettricità), l’ottimizzazione dell’hardware (minimizzazione delle emissioni di anidride carbonica) e la consapevolezza delle emissioni di carbonio (preferenza per fonti energetiche rinnovabili). E infine la collaborazione con fornitori che condividono ambizioni green permette di raggiungere obiettivi aziendali orientati a un futuro più sostenibile. Da un lato, si ha la possibilità di prediligere fornitori cloud i quali privilegiano la sostenibilità dei data center che utilizzano energia green, dall’altro lato, è possibile avviare collaborazioni con aziende o associazioni che si occupano di prolungare l’utilizzo o smaltire in modo corretto i prodotti tecnologici a fine vita.
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