I droni dei vigili del fuoco nell’emergenza del Ponte Morandi

Pubblicato il 4 ottobre 2018

L’impiego dei droni si sta rivelando molto utile nei soccorsi per le catastrofi naturali e le grandi emergenze. È quanto dimostreranno i Vigili del Fuoco oggi 4 ottobre nell’intervento al convegno inaugurale di “Technology for All 2018”, il forum dedicato all’innovazione tecnologica per il territorio e l’ambiente, i beni culturali e le smart city, che si svolgerà fino a venerdì 5 presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA) a Roma (via del Commercio, 13).

Il direttore centrale per l’Emergenza dei VVF, ing. Giuseppe Romano, illustrerà infatti l’intensa attività di volo svolta con sistemi a pilotaggio remoto in occasione di eventi catastrofici come il terremoto ad Amatrice ed in Centro Italia, la valanga di Rigopiano e il collasso del Ponte Morandi. Per quanto riguarda in particolare la tragedia di Genova, i piloti dei VVF hanno effettuato (fino al 18 settembre scorso) ben 280 missioni per un totale di oltre 69 ore di volo, fornendo agli operatori sul campo un modello dettagliato 2D/3D dello scenario, oltre ad un collegamento video in streaming con la Sala di Crisi Nazionale del Comando generale del Corpo dei VVF a Roma.

Durante il convegno, saranno mostrate immagini aeree inedite del ponte crollato e sarà anche illustrato l’utilizzo di queste informazioni per rendere più rapido ed efficace l’intervento di soccorso. I VVF presenteranno pure le attività svolte con il nuovo georadar interferometrico “Hydra-G”. Inoltre, il capo della Segreteria tecnica del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dimitri Dello Buono, nel suo intervento illustrerà l’istituzione dell’Archivio Informativo Nazionale delle Opere Pubbliche (AINOP), prevista dal cosiddetto “Decreto Genova”.

Al convegno inaugurale di “Technology for All 2018”, sul tema “Nuove tecnologie per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture e del territorio”, interverranno inoltre: Francesco Scoppola, direttore generale Educazione e Ricerca del Ministero dei Beni Culturali; Flavia Marzano, assessore a Roma Semplice; Gioacchino Giomi, capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco; Pasquale Maglione, Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Carlo Maria Medaglia, presidente Consulta nazionale per l’Informazione Territoriale ed Ambientale; Marco Di Fonzo, consigliere nazionale e presidente sezione di Roma di Italia Nostra; e Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato e-Geos. Seguiranno una decina di sessioni dedicate alle più recenti tecnologie per il territorio, i beni culturali e le smart city: tra l’altro, si parlerà di geoinformazione e analisi geospaziale, realtà virtuale e aumentata, droni per l’aerofotogrammetria, imaging con sensori iperspettrali, sistemi per il BIM (Building Information Modeling), tecnologie italiane per le smart city e il PNT (Positioning Navigation & Timing).

Prevista anche una serie di seminari e conferenze organizzati dalle aziende espositrici e attività dimostrative di nuovi sistemi e software. Inoltre, saranno presentati i risultati di due “workshop sul campo” svoltisi oggi: il primo presso le Mura Aureliane di Roma con gli auspici di Italia Nostra, mentre il secondo all’interno dello stesso Istituto Superiore Antincendi (ISA), collocato nell’area archeologica-industriale degli ex-Magazzini Generali della Capitale risalente ai primi del ‘900. I due workshop hanno visto l’utilizzo di droni e sensori per riprese LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), oltre che degli ultimi sistemi GNSS (Global Navigation Satellite System), laser scanner e georadar. È stata anche organizzata un’indagine idrografica sul Tevere tramite una speciale barca-drone.



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