Giuliano Busetto alla guida di Federazione Anie
Giuliano Busetto, eletto ieri dall'assemblea dei soci, sarà il presidente di Federazione Anie per il prossimo quadriennio 2016-2020: con lui una squadra di cinque vice presidenti
L’Assemblea dei soci di Federazione Anie ha eletto Giuliano Busetto alla guida della Federazione fino al 2020 e con lui anche una squadra di cinque vice presidenti.
“Assumo con orgoglio e responsabilità l’incarico di presiedere Anie” ha dichiarato Busetto. “Nel mio programma di presidenza ho individuato tre temi strategici, infrastrutture intelligenti, energia e digitalizzazione del manifatturiero, che, se ben indirizzati, sono convinto possano rappresentare tre driver di crescita perché aprono a mercati dalle grandi prospettive. Sono certo che se sapremo ben indirizzare le opportunità di fronte a noi, accresceremo il ruolo di Anie come autorevole interlocutore, punto di riferimento per mercato e istituzioni. A noi il compito di cogliere le sfide del momento e intraprenderle con determinazione e ingegno”.
Federazione Anie, una delle maggiori organizzazioni di Confindustria, rappresenta con le oltre 1.200 aziende associate, riunite nelle 14 Associazioni, 54 miliardi di euro di fatturato aggregato, di cui 29 miliardi di euro di esportazioni e 410 mila addetti, l’industria più innovativa nel sistema manifatturiero italiano, che fornisce tecnologie per i mercati finali dell’energia, delle infrastrutture e building e dell’industria.
Le imprese di Anie hanno il dominio delle tecnologie innovative che sono in grado di contribuire allo sviluppo di un sistema infrastrutturale intelligente e alla definizione del nuovo modello di mercato elettrico che prevede di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili e la loro integrazione in rete; le tecnologie Anie promuovono la sostenibilità energetica nei mercati finali dell’edilizia, residenziale e pubblica, e nel settore industriale. Anie rappresenta inoltre le tecnologie abilitanti per consentire la digitalizzazione delle imprese manifatturiere, e traguardare l’evoluzione verso la Quarta Rivoluzione Industriale.
La digitalizzazione del manifatturiero rappresenta uno dei tre driver di sviluppo che il presidente Giuliano Busetto ha individuato nel suo programma e che seguirà in prima persona, data la sua esperienza professionale a riguardo. Busetto guida, infatti, dal 2008 il settore industriale di Siemens Italia nelle sue diversificate organizzazioni, con responsabilità allargata ad alcuni Paesi dell’area mediterranea, conducendo le attività strutturate nelle due divisioni digital factory e process industries and drives. All’esperienza aziendale unisce quella associativa, essendo stato negli ultimi sei anni presidente del comparto Automazione Industriale della Federazione.
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi, Busetto sarà affiancato da cinque vice presidenti. Fanno parte della squadra Guidalberto Guidi con delega a ‘Centro Studi e Relazioni Esterne’, Emilio Cremona con delega a ‘PMI e Rapporti istituzionali’ e Andrea Maspero, con delega alla ‘Internazionalizzazione’. Tutti imprenditori che sapranno interpretare le istanze delle tante imprese associate e mettere in campo iniziative per tutelare il settore e accrescerne il livello di competitività anche sui mercati esteri.
Completano la squadra due manager di imprese multinazionali, Maurizio Manfellotto e Matteo Marini. A Manfellotto la delega su ‘Infrastrutture intelligenti’ e a Matteo Marini la delega ‘Energia’, i due grandi temi che, con la digitalizzazione del manifatturiero, rappresentato i driver strutturali e di interesse per tutte le imprese associate.
“Ho presentato una squadra coesa, dinamica e impegnata” ha commentato Busetto “mix a mio avviso ideale per rappresentare, con stimati imprenditori, il contesto delle medie e piccole imprese e con manager di imprese internazionali, ma fortemente calate nel territorio italiano, i grandi temi strutturali che propongo di focalizzare. Nel ringraziarli per la disponibilità ad assumere insieme a me questa sfida, ribadisco il mio personale impegno a lavorare per favorire l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana e aiutare il Paese a crescere”.
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