Futuri ingegneri meccanici diplomati con Siemens
Siemens Italia e il Politecnico di Milano hanno consegnato gli attestati di frequenza ai futuri ingegneri meccanici
È giunta al termine la quinta edizione del corso accademico “Macchine Utensili”, tra lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, al CentroTecnologico Siemens (TAC) di Piacenza. Da ormai un lustro, infatti, tra lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e visite formative presso le aziende del settore, Siemens, il Politecnico di Milano e la Fondazione Politecnico di Milano, di cui Siemens è socio fondatore, organizzano il corso universitario “Macchine utensili” per gli studenti del terzo anno del Corso di Studi in Ingegneria Meccanica del Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico.
Il Centro Tecnologico Applicativo (TAC) Siemens di Piacenza è la sede ideale del corso, perché in grado di coniugare didattica e pratica, grazie agli strumenti e alle macchine con cui gli studenti lavoreranno un domani in azienda. “L’insegnamento testimonia il profondo impegno di Siemens nell’innovazione e nella formazione. Tutte le attività che svolgiamo presso il TAC di Piacenza rientrano in un progetto di sempre maggiore attenzione riservata alla formazione di profili professionali in linea con le esigenze del mercato del lavoro” ha affermato Giuliano Busetto, Country Division Lead Digital Factory – Process Industries and Drives di Siemens Italia in occasione della cerimonia di consegna degli attestati di frequenza agli studenti.
Figure professionali con competenze specifiche nella meccanica e nel software di programmazione: è questa la richiesta sempre più pressante che viene dall’industria manifatturiera. E il TAC di Piacenza risponde con la possibilità di operare in una smart factory a tutti gli effetti, con macchinari avanzati e gli strumenti necessari per progettare e produrre pezzi – semplici ma anche estremamente complessi – per monitorare la produzione, l’efficienza e la produttività delle macchine. Presso il TAC di Siemens, centro dimostrativo e struttura attrezzata e fruibile, è infatti possibile testare soluzioni innovative e competitive in termini di produttività, flessibilità, time-to-market e ottimizzazione delle risorse, sperimentando i vantaggi della sinergia tra software industriale e automazione, lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, e le conseguenti potenzialità del connubio tra mondo digitale e mondo reale.
Con il proprio posizionamento completo lungo l’intera catena del valore, dal product design al production planning, dalla production engineering alla execution fino ai servizi, Siemens ritiene la digitalizzazione tra le leve più potenti per la crescita industriale. Ed è proprio in quest’ottica che il corso, che quest’anno ha contato 29 studenti iscritti, di cui 20 frequentanti, con un totale di più di 90 ore di formazione presso il TAC, ha dato modo agli studenti, futuri ingegneri, di acquisire un bagaglio di competenze professionalizzanti e specifiche sempre maggiore. La smart factory necessita, infatti, di professionisti qualificati non solo sulle tecnologie di lavorazione della macchina utensile ma anche sulla digitalizzazione e sull’integrazione del software industriale, dell’Information Technology e dell’automazione come fattori chiave per la competitività.
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