Future of Work Survey Report: come sarà il lavoro del futuro?

L’86% dei dirigenti IT ritiene che il lavoro umano, i sistemi di intelligenza artificiale e l’automazione robotica debbano essere integrati entro il 2020, ma solo il 12% ha dichiarato che le loro aziende già lo fanno in maniera ottimale

Pubblicato il 13 marzo 2019

Appian ha reso nota la terza serie di risultati del suo sondaggio globale sul futuro del lavoro, condotto da IDG e LTM Research. La terza parte del report esamina specificamente l’integrazione delle tecnologie emergenti per l’automazione intelligente dei processi aziendali. Queste tecnologie includono l’intelligenza artificiale (AI), il machine learning (ML) e l’automazione dei processi robotici (RPA), in accordo con la gestione delle attività umane attraverso la gestione dei processi aziendali (BPM). I dati mostrano un’enorme disconnessione tra i vantaggi aziendali previsti dell’automazione intelligente e la tipica capacità di un’organizzazione di mettere in pratica tali benefici.

Un’urgenza del business aziendale
Secondo i dati, oltre la metà (54%) delle organizzazioni aziendali non dispone di alcuna applicazione di intelligent automation attualmente implementata, nonostante i leader in ambito IT siano tutti d’accordo sul fatto che un’efficace automazione intelligente possa avere un enorme potenziale per le loro imprese. Infatti:
● l’86% dei dirigenti intervistati afferma che l’integrazione intelligente dei processi migliorerà l’esperienza del cliente;
● il 92% afferma che renderà l’esperienza dei dipendenti più gratificante;
● il 69% afferma che porterà alla monetizzazione di nuove revenue.

I leader IT nelle organizzazioni aziendali in tutto il nord America e in Europa sentono l’urgenza di mettere in pratica i benefici offerti dall’intelligent automation. Tuttavia, la stragrande maggioranza ammette che le loro aziende non possono attualmente farlo:
• l’86% dei dirigenti intervistati ha indicato che il lavoro umano, i sistemi di intelligenza artificiale e l’automazione robotica “devono essere ben integrati entro il 2020”;
• solo il 12% dei dirigenti ha dichiarato che le loro aziende “riescono a farlo già in maniera ottimale”.

Complessità e mancanza di strategia
Sebbene comunque si registrino al momento singoli casi di implementazione di alcune emergenti tecnologie di automazione, la mancanza di una strategia precisa e di un chiaro allineamento agli obiettivi di business dell’azienda portano a una serie di implementazioni isolate e ad avere team interni deputati allo sviluppo di applicazioni oberati di lavoro e sotto pressione. Di questo 46% di aziende che dispongono di una forma limitata di automazione intelligente, il 50% di esse vanta personale IT superiore a 20.000 dipendenti. I punti specifici del problema includono:
● l’89% degli intervistati afferma che le proprie organizzazioni lottano per adattarsi alla tecnologia;
● l’80% afferma che le proprie organizzazioni “non riescono a capire in che modo l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare il contesto in maniera radicale”;
● il 66% ha difficoltà a integrare gli investimenti e le competenze IT esistenti con la tecnologia IA e RPA;
● la necessità di cambiare la cultura dell’IT (44%) e le pratiche di sviluppo delle applicazioni (31%) sono risultate come le risposte successive con percentuali più alte.

Per maggiori informazioni è possibile leggere il rapporto completo sul futuro del lavoro di Appian, da web.



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