EY Manufacturing Lab e la rivoluzione della manifattura italiana

Si conclude il percorso territoriale di EY sul futuro dell’industria italiana: cresce il valore dei progetti “Industria 4.0”: +30% rispetto al 2017

Pubblicato il 14 luglio 2018

Individuare le sfide della trasformazione digitale, analizzare le opportunità connesse ai nuovi modelli di mercato, coinvolgere gli imprenditori e creare opportunità di confronto: questi i temi discussi in occasione dell’EY Manufacturing Lab, il forum organizzato da EY in collaborazione con Mind the Change, con il supporto del main partner Samsung e dei partner Microsoft ed EXS Italia, tenutosi a Milano lo scorso 11 luglio.

Oltre 200, tra imprenditori, amministratori delegati e direttori industriali si sono confrontati in un percorso composto da 4 tappe territoriali (14 febbraio al Kilometro Rosso a Bergamo, 10 aprile in Unox a Padova, 10 maggio in Sitael a Bari e 7 giugno in Ima a Bologna), durante il quale sono state raccolte riflessioni e visioni sull’industria manifatturiera italiana, attraverso un format interattivo per stimolare la discussione.

Il convegno è stato un’occasione per mostrare i risultati emersi dai tavoli di lavoro e stimolare il dibattito con personalità del mondo aziendale, delle università e istituzionale.
Dichiara Donato Iacovone, Ad di EY in Italia e Managing Partner dell’Area Med: “In un contesto di crescita della produzione industriale italiana, oltre il 70% delle imprese con il 40% degli occupati non innova a sufficienza. Negli ultimi due anni, però, il mercato è cambiato grazie agli effetti degli incentivi: il valore dei progetti di Industria 4.0 in Italia nel 2017 raggiunge un valore di circa 2,4 miliardi di euro con una crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Tutto il sistema Paese deve puntare su questa dinamica”.

Marco Mignani, Med Industrial Products Leader di EY, sottolinea: “La digitalizzazione rappresenta un elemento di accelerazione dello sviluppo industriale del Paese. C’è una crescente attenzione al tema della rapidità decisionale che però non si avvale di soluzioni di natura digitale. E’ necessario adeguare i modelli organizzativi rendendoli più agili in modo da consentire un miglior adattamento ai continui e repentini cambiamenti tecnologici”.

Afferma Antonio Bosio, Product and Solutions Director, Samsung Electronics: “La consumerizzazione dell’IT abilita anche un diverso modo di fare innovazione digitale all’interno delle imprese poiché tutti all’interno dell’organizzazione possono innescare riflessioni di grande valore. Infatti, la comprensione delle potenzialità di un dispositivo mobile è sempre più diffusa in azienda su tutti i livelli. Esempio il caso FCA dove nella fabbrica Alfa Romeo di Cassino,il progetto di digitalizzazione ha coinvolto tutti i dipendenti attraverso la dotazione dello smartwatch Samsung utilizzato in alcuni tratti della linea produttiva. La consumerizzazione dell’IT rappresenta un’opportunità ormai da qualche anno: i dispositivi consumer, come gli Smartphone, Tablet e Wearable, possono essere facilmente riconfigurati per indirizzare esigenze specifiche dell’Impresa 4.0 poiché sono prodotti affidabili e sicuri, realizzati con grande economia di scala, semplici nell’utilizzo e capaci di evolvere nel tempo al modificarsi delle esigenze”.



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