Export alimentare: 50 miliardi l’obiettivo entro il 2020
Presentato il libro/ricerca dell'Università Cattolica sulle strategie delle imprese alimentari italiane. Federalimentare: l'obiettivo è passare da 37 a 50 miliardi di euro di export entro il 2020
Dopo Expo2015 il Governo ha indicato come obiettivo per il settore alimentare un aumento dell’export che porti a 50 miliardi di euro entro il 2020. Grazie ad un aumento dell’8% nel 2015 si è arrivati alla quota di 36,9 miliardi. L’imminente fiera alimentare Cibus (a Parma in maggio), dove sono attesi migliaia di buyer da ogni continente, potrà essere una prima verifica della tendenza dell’export nel 2016 e nei prossimi anni in USA, Europa, Asia nonché nei nuovi mercati come Iran e Argentina.
Ma cosa c’è dietro il successo di un comparto come l’alimentare, uno dei migliori tra i manifatturieri, con un fatturato di 133 miliardi e 58.000 imprese?
Innovazione dei processi produttivi, sviluppo di nuovi prodotti, valorizzazione della tradizione e attenzione ai mercati esteri, secondo un gruppo di ricerca della Università Cattolica che ha presentato oggi il libro “Strategie e performance dell’industria alimentare”, edito da McGraw-Hill. Per la prima volta è stata indagata la performance economico-aziendale del settore, attraverso la rielaborazione dei dati di bilancio di 448 imprese ed un questionario rivolto a 120 di esse, caratterizzate da maggiore competitività.
“All’inizio dell’indagine intuivamo che il settore alimentare aveva risposto bene alla crisi, ma l’obiettivo era proprio quello di scoprire le cause di questa tenuta” ha dichiarato il professor Lorenzo Ornaghi, Presidente dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica. “Immaginavamo di dover analizzare sicuramente ragioni di ordine economico, ma la nostra attenzione si è focalizzata anche nel capire chi fossero gli imprenditori, i loro percorsi personali, la loro capacità di far tesoro delle esperienze dei fondatori e, non da ultimo, le modalità con le quali affrontano il tema della successione nella guida dell’impresa”.
La prima fase della ricerca ha visto l’analisi dei principali dati di bilancio delle imprese nei sette anni dal 2007 al 2013. In particolare, l’analisi si è focalizzata su: Ricavi, Ebitda/Vendite (margine lordo), ROA (Return on Assets), Posizione finanziaria netta (PFN), Mezzi propri/Mezzi di terzi, liquidità primaria. La seconda fase della ricerca si è basata sulla somministrazione di un questionario alle 120 imprese caratterizzate da maggiore competitività e rappresentative dei diversi comparti.
“L’internazionalizzazione” ha spiegato Fabio Antoldi, Direttore del Centro di ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale (Cersi) dell’Università Cattolica e autore del libro insieme a Daniele Cerrato e Antonio Campati “denota inequivocabilmente il DNA delle imprese di successo, un processo non recente e che si sta allargando: stanno comparendo nuove direttrici di export che sono prevalentemente Stati Uniti, Canada e mercati asiatici. A ciò si associa spesso una notevole capacità innovativa, incrementale non radicale, che si manifesta soprattutto nel packaging, nei nuovi formati e nel lancio di nuovi prodotti. Mediamente le imprese d’eccellenza presentano tre, quattro innovazioni all’anno, puntando sulla qualità, ma anche sulla tradizione perché si tratta per la maggior parte di aziende familiari dove le generazioni che si susseguono garantiscono una certa continuità”.
Questa forza strutturale del comparto rende possibile l’obiettivo dei 50 miliardi di euro di export da raggiungere entro il 2020, come ha sottolineato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare: “C’è un percorso di continuità che parte dalla ricerca fatta da Ornaghi sulle principali imprese italiane dell’industria alimentare, passa attraverso la grande vetrina di Expo2015 che si è rivelata un palcoscenico unico per il nostro modello agroalimentare ed una piattaforma unica d’incontri di affari, grazie alla presenza d’imprese straniere, top buyer, investitori da tutto il mondo, distributori e fornitori, e arriva fino a Cibus 2016. La prossima edizione di Cibus rappresenterà, quindi, l’occasione di consolidare e rilanciare l’eredità di Expo e sarà una nuova occasione di business, l’obiettivo è chiaro: 50 miliardi di export entro il 2020, un obiettivo possibile anche grazie all’apertura verso nuovi mercati dove esportiamo non solo il Made in Italy, ma quello che definiamo Made with Italy, il know how italiano ed il modo efficiente e sostenibile di produrre eccellenze”.
Contenuti correlati
-
Schneider Electric rinnova l’Innovation Hub di Casalecchio per la Transizione 5.0
Schneider Electric, protagonista a livello mondiale nella digitalizzazione della gestione dell’energia e nell’automazione industriale, ha presentato il completo rinnovamento dell’Innovation Hub tecnologico per la Transizione 5.0 allestito presso la sede dell’azienda a Casalecchio di Reno (BO). L’Innovation...
-
Alleanza strategica tra Informa Markets e Ipack Ima
Informa Markets e Ipack Ima hanno firmato un accordo che sancisce un’alleanza strategica finalizzata a sviluppare una promozione internazionale congiunta e una robusta attività di cross selling delle rispettive fiere in portafoglio, da un lato le piattaforme Propak e Fispal e...
-
Macchine per il packaging
Il settore dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio continua a migliorarsi, crescendo esponenzialmente di anno in anno e arrivando a registrare nel 2023 un fatturato totale pari a 9 miliardi e 229 milioni...
-
Migliorare la tracciabilità dei prodotti e la sicurezza con SAP
Plastopiave è un’azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di packaging per l’industria cosmetica, alimentare, farmaceutica e chimica. Da oltre 60 anni è uno dei principali player italiani nella produzione per soffiaggio di una vasta gamma di...
-
Macchine per il packaging: superato il muro dei 9 miliardi di fatturato
Il settore dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’ imballaggio continua a migliorarsi, crescendo esponenzialmente di anno in anno e arrivando a registrare nel 2023 un fatturato totale pari a 9 miliardi e 229...
-
Tecnologie per il legno, i dati Acimall per il primo trimestre 2024
Secondo le rilevazioni effettuate dall’Ufficio studi di Acimall, nei primi tre mesi del 2024 le esportazioni di tecnologie italiane per l’industria del mobile e la lavorazione del legno e dei suoi derivati sono state pari a 379,4...
-
Meno hardware, più flessibilità ed efficienza con il PLC virtualizzato nato dalla sinergia tra SEW-Eurodrive e Clevertech
Dalla sinergia tra SEW-Eurodrive e Clevertech Group nasce un sistema rivoluzionario per il settore produzione macchine per il packaging con PLC virtualizzato, in cui IT & OT si integrano e il controllo dei processi industriali viene completamente...
-
Soluzioni innovative di pesatura e ispezione Minebea Intec per carne plant-based
Come in tutta l’industria alimentare, l’igiene e la qualità dei prodotti sono di fondamentale importanza nella produzione di alternative di carne a base vegetale. La contaminazione o la presenza di corpi estranei negli alimenti vegetariani o vegani...
-
Nasce Confindustria Macchine con Acimall, Acimac, Ucima e Amaplast
L’assemblea degli associati Acimall, realtà confindustriale che rappresenta i produttori italiani di tecnologie per il settore del legno e l’industria del mobile, tenutasi lo scorso 3 giugno a Baggiovara (Modena) presso la sede delle associazioni ‘consorelle’ Acimac...
-
Formazione per le nuove generazioni con Sidel dal 15 al 19 luglio
Sidel terrà dal 15 al 19 luglio Sidel Summer Camp, settimana formativa gratuita per giovani dai 18 ai 23 anni con i manager della multinazionale di Parma, focalizzata sulla crescita personale e professionale. L’azienda seleziona quindi 30...