Efficienza e convenienza: gli smart device secondo gli italiani

Reichelt Elektronik, uno dei più grandi distributori europei online di elettronica e tecnologie IT, presenta i dati dell’indagine condotta in collaborazione con OnePoll su un campione di 1000 consumatori italiani sull’utilizzo degli smart device nella vita quotidiana

Pubblicato il 4 giugno 2020

Quello degli smart device è un mercato che presenta un’ampia gamma di soluzioni e un numero elevato di player, ma quali sono le principali tendenze di questo settore? Cosa chiedono i consumatori e quali gli elementi fondamentali per affermarsi in questo scenario?

Secondo quanto emerso dalla ricerca di Reichelt Elektronik, i dispositivi per la casa intelligente sono molto diffusi tra i consumatori italiani: il 67% degli intervistati, infatti, possiede almeno un device di questo tipo. Tendenza che, tuttavia, vale soltanto per alcuni campi di applicazione. In particolare, gli smart device vengono usati principalmente per la sicurezza dell’abitazione (56%), il controllo dell’illuminazione (51%) e dell’aria (31%), la pulizia della casa (47%), il riscaldamento (46%). La maggior parte dei consumatori ha inoltre dichiarato di essere pienamente soddisfatto di possedere questa tipologia di device e sceglierebbe nuovamente queste soluzioni.

Al contrario, sono emersi pareri contrastanti in merito alle stazioni meteorologiche intelligenti e ai sensori d’aria interni: oltre il 47% degli intervistati, infatti, non ha mai posseduto un prodotto di questo tipo, mentre il 12% possiede un dispositivo per il monitoraggio della qualità dell’aria e lo trova utile, tuttavia non lo riacquisterebbe.

Più della metà degli intervistati italiani, circa il 55%, possiede un dispositivo per il monitoraggio del proprio stato di salute e dell’attività fisica, come i cardiofrequenzimetri. Sebbene gran parte dei consumatori siano sempre più attenti alla propria salute e vogliano aumentare la propria resistenza fisica mantenendo uno stile di vita sano e attivo, i fitness tracker non sono ancora molto diffusi tra gli italiani. Il 23% degli intervistati, infatti, non possiede un dispositivo di questo tipo e non ha alcun interesse nell’acquistarne uno. Circa un quarto degli intervistati (25%), però, sta considerando di fare questa tipologia di acquisto.

Il fatto che i dispositivi intelligenti ad oggi siano utilizzati soltanto in aree molto limitate è dimostrato dai risultati della ricerca sul tema del “giardino (o balcone) smart”. La maggior parte degli intervistati, ovvero il 72% dei rispondenti italiani, non possiede ancora un dispositivo per la “smartizzazione” del proprio giardino o balcone. Al contrario, coloro che hanno risposto in modo affermativo (quasi il 25%), ritengono che questi prodotti si siano rivelati utili e il 55% di essi è molto soddisfatto dell’acquisto fatto. L’utilizzo dei prodotti in questo campo di applicazione è legato principalmente all’irrigazione (68%), all’illuminazione (quasi 60%) e alla rasatura del prato (quasi 30%).
La tendenza ad acquistare dispositivi intelligenti per la cura o il controllo del giardino potrebbe però cambiare rapidamente, a fronte di un 44% degli intervistati che ha in programma di acquistare questa tipologia di prodotto in vista dell’estate.

Lo studio dimostra come i prodotti intelligenti vengano acquistati principalmente per i benefici economici derivanti dal loro utilizzo nel lungo termine. Tra gli altri vantaggi, essi semplificano e rendono più efficienti i processi di lavoro e le attività giornaliere. In particolare, secondo il 59% degli intervistati questi prodotti sono indispensabili soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico. In termini di automazione, per il 54% dei consumatori il vantaggio principale è legato alla possibilità di controllo della casa anche a distanza; seguono la possibilità di controllo vocale (47%), notifiche in caso di malfunzionamenti (46%), automatizzazione di determinate applicazioni (39%), impostazione del timer (37%).

A seconda dell’acquisto, il budget stimato varia notevolmente: la maggior parte degli intervistati (quasi il 25%) spenderebbe tra i 251 e i 500 euro per l’acquisto di uno smart device; circa il 22% spenderebbe da 101 a 250 euro, mentre il 18% di essi da 501 a 1000 euro.
Quello degli smart device è un mercato con un forte potenziale in termini di sviluppo di nuovi prodotti innovativi. Ad esempio, il 59% degli italiani è interessato a prodotti più innovativi per  quanto riguarda la sicurezza e il controllo della casa, mentre il 56% di essi preferirebbe lo sviluppo di prodotti legati al riscaldamento, all’energia e al controllo climatico degli ambienti. Infine, circa il 47% di essi preferirebbe prodotti di ultima generazione per il controllo dell’elettricità e dell’illuminazione.



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