DuPont riporta solidi risultati nel terzo trimestre; le vendite nei mercati emergenti sono cresciute del 25%

Pubblicato il 22 ottobre 2008

Il ricavo netto consolidato di DuPont è cresciuto del 9% a $7,3 miliardi. Le vendite al di fuori degli Stati Uniti sono cresciute del 16%, e rappresentate da un 68% di vendite mondiali. Le vendite nei mercati emergenti sono cresciute del 25%. Un 9% di aumento dei prezzi di vendita locali hanno più che compensato la inferiore domanda globale, risultato dalla debolezza della domanda di veicoli a motore e dai mercati delle costruzioni, e dalle interruzioni dovute agli uragani.

L’utile netto per il terzo trimestre 2008 è stato di $367 milioni se confrontato a $526 milioni nel precedente anno. Escludendo i ricarichi dovuti agli uragani nel corrente trimestre e i ricarichi per un precedente contenzioso, l’utile netto è stato di $513 milioni confrontato a $552 milioni nello stesso trimestre del precedente anno.

La società prevede nel quarto trimestre 2008 utili per azioni da $0,20 a $0,25, escluse voci significative. La previsione comprende un impatto negli utili previsti di circa $0.10 per azione dovuto alle interruzioni delle attività causate dall’impatto degli uragani, principalmente per la perdita di produzione e vendite dall’impianto di Orange, Texas. La previsione riflette inoltre un indebolimento nella domanda in Nord America e nei mercati dell’Europa Occidentale. Sulla base della stima per il quarto trimestre, la società stima un guadagno da $3.25 a $3.30 per azione per tutto il 2008, escluse voci significative. Gli utili comparabili per tutto il 2007 erano stati di $3.28 per azione. La precedente previsione della società, rilasciata in data 22 luglio 2008, era stata di $3.45 a $3.55 per azione.

“I nostri team di leader in tutto il mondo sono attivamente impegnati con i clienti e i fornitori, effettuando appropriati e tempestivi adeguamenti a qualsiasi mutamento nella domanda,” dice Holliday. “Siamo entrati in questo periodo di sfida in una posizione migliore rispetto a qualsiasi rallentamento economico. La nostra posizione di liquidità, capacità del prestito e lo stato patrimoniale sono forti e rimaniamo intensamente concentrati sui nostri flussi finanziari operativi.”



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