Dopo la Pandemia le case degli italiani saranno più digitali
La pandemia ha aumentato il bisogno di connettività degli italiani ma al contempo ha rafforzato le preoccupazioni e le paure legate al digitale con cui gli operatori saranno chiamati a confrontarsi.
È questa la fotografia che ci restituisce l’EY Digital Home Study, ricerca condotta a livello internazionale per esplorare come cambiano i comportamenti e le attitudini dei consumatori verso la tecnologia, i media ed i servizi di telecomunicazione . Lo studio evidenzia inoltre la richiesta crescente di trasparenza nella proposta di servizi e tariffe da parte degli utenti, e rivela come oggi siano sempre più propensi ad acquistare pacchetti che coniugano un’offerta di rete fissa con ulteriori servizi digitali.
Commenta Irene Pipola, Partner EY, Responsabile consulting per il settore TMT: “La pandemia ha accelerato sensibilmente i processi di digitalizzazione nel Paese portando a sperimentare i benefici e le sfide della connettività, oggi più che mai anche nel contesto domestico. Attività e servizi digitali come smart working e videocall, che molti di noi hanno sperimentato per la prima volta durante il lockdown, continueranno a essere richiesti e utilizzati in futuro, anche se probabilmente in misura minore. È tuttavia importante soffermarsi su un altro aspetto che ha portato con sé questa digitalizzazione: la crescita dei servizi online ha amplificato certe paure e preoccupazioni, soprattutto quelle legate a possibili violazioni della privacy e all’impatto delle tecnologie sul proprio benessere psicofisico (il 50% degli italiani è più preoccupato di prima per le conseguenze dell’utilizzo di internet). Dunque, a fronte di una domanda elevata sia in termini di qualità sia di varietà del panel di prodotti e servizi, anche l’offerta dovrà adeguarsi con standard altrettanto elevati e soluzioni sempre più personalizzate”.
Connettività in casa: sempre più difficile farne a meno
Dopo il Covid-19 le nostre case saranno “sempre più intelligenti”: oltre la metà degli italiani (54%) considera infatti la connettività nelle proprie abitazioni come un servizio sempre più irrinunciabile, e 1/4 degli utenti si dice anche pronto a spendere di più. Un’esigenza che nei mesi passati è stata dettata dalla necessità di lavorare o studiare da casa e di riuscire a mantenersi in contatto con la propria famiglia e con gli amici durante il lockdown. Le nuove tecnologie si sono dunque rivelate un prezioso alleato per milioni di cittadini. Una tendenza comune a livello globale ma che nel nostro Paese appare ancora più marcata. Nell’ultimo anno gli italiani hanno sperimentato nuovi servizi digitali, anche in misura maggiore rispetto agli altri Paesi: il 32% afferma di aver utilizzato per la prima volta una videochiamata per lavoro, contro il 20% dei francesi e il 18% dei tedeschi. Ed anche la didattica online è stata una novità per il 30% degli italiani, una percentuale ben più robusta rispetto al 12% della Francia e all’11% della Germania. L’Italia svetta anche nell’utilizzo di servizi sanitari digitali (23%), superando di ben dieci punti i due competitor europei.
Violazione della privacy ed impatto sul benessere psicofisico: le ansie della digitalizzazione
La pandemia ha dunque accelerato la digitalizzazione all’interno delle mura domestiche; un processo che, al netto dei numerosi benefici, rischia tuttavia di amplificare le ansie ed i timori dei consumatori. In particolare, è la questione della privacy a rappresentare la fonte di angoscia primaria tra gli utenti. Così, ben il 66% degli italiani afferma di essere estremamente prudente nel condividere informazioni personali online, un dato superiore rispetto a quello della Germania (61%) ma inferiore rispetto a Francia (73%), Stati Uniti (72%) e Gran Bretagna (71%). Allo stesso tempo, sono sempre di più gli utenti che si dicono preoccupati per l’impatto dell’uso delle tecnologie sul digital wellbeing. Il 50% degli italiani sostiene di attribuire maggiore attenzione alle conseguenze dell’utilizzo di internet sul proprio benessere psicofisico, rispetto a quanta ne prestasse prima del Covid-19. Il 52% cerca inoltre di ritagliarsi dei momenti da trascorrere lontano dal proprio smartphone ed il 39% pensa di passare troppo tempo davanti agli schermi elettronici presenti nella propria abitazione. In crescita anche l’attenzione per la privacy dei propri dati, infatti, il 37% è più preoccupato di prima.
Trasparenza, acquisti bundle e 5G: i nuovi bisogni dei consumatori
La trasparenza, soprattutto nei piani tariffari, viene considerata il requisito principale dal 61% degli italiani quando si tratta di scegliere il proprio fornitore di servizi di rete fissa. Subito dopo, nella lista delle priorità, seguono la velocità della rete (59%) e la qualità del supporto tecnico (44%).
I consumatori faticano però a percepire delle reali differenze tra i servizi offerti e per questo la competizione tra le società TMT si gioca quasi esclusivamente sul prezzo. Così gli operatori cercano di ampliare la propria base clienti applicando sconti tramite la vendita congiunta di più servizi. Una strategia di “bundling” che è diventata sempre più comune nel mercato italiano e verso la quale gli acquirenti si mostrano particolarmente sensibili. Già il 25% degli intervistati dispone infatti di un abbonamento internet che tiene insieme rete fissa e mobile, ed il 49% sostiene che prenderà presto in considerazione questa opzione. Inoltre, il 52% degli utenti ritiene di poter ottenere un risparmio considerevole tramite acquisti bundle “rete fissa e mobile” da uno stesso operatore. A livello di lavoro e studio, il 35% dei consumatori si dichiara interessato alle offerte di connettività complete di prodotti e servizi per l’home working, il 34% per quelle legate all’home education. Per quanto riguarda l’ambito del tempo libero domestico, il 49% del pubblico è attento alle offerte di connettività fissa con Pay TV, il 30% è orientato verso offerte di connettività fissa legate a pacchetti fitness-salute-benessere, mentre il 28% è attratto da proposte di connettività fissa complete di prodotti gaming ed eSports.
Al contempo, la quinta generazione della telefonia mobile comincia ad essere percepita come un valido sostituto della rete domestica da una fetta rilevante di consumatori. Il 24% degli intervistati indica infatti come vantaggio principale del 5G quello di poterlo utilizzare anche come primaria connessione internet di casa. Tra i principali benefici dietro a questa scelta ci sono: la possibilità di avere un segnale più affidabile in tutta l’abitazione, la semplicità d’installazione ed i minori costi mensili.
Customer journey: c’è ancora tanto da migliorare
L’eccessiva complessità delle informazioni intrinseche nelle offerte e nei servizi di rete fissa rappresenta il fattore di maggior vulnerabilità che rende difficoltosa l’esperienza dei clienti in questo settore. Ancora oggi circa 1 italiano su 4 (27%) non conosce la massima velocità raggiungibile dalla propria connessione fissa e meno della metà (47%) si dichiara consapevole dei benefici offerti dalle tecnologie di rete fissa.
Per il 27% dei consumatori non vale la pena cambiare operatore di rete fissa considerando il tempo e lo sforzo necessario per effettuare questo processo, e solamente il 36% conosce il significato dei differenti termini utilizzati dagli operatori di rete fissa per pubblicizzare il servizio.
Sebbene oggi ci sia la possibilità di interagire con i propri fornitori attraverso molteplici canali digitali, tuttavia quasi la metà degli italiani (44%) preferisce ancora presentarsi fisicamente nei punti vendita per acquistare un servizio di rete fissa, contro un 40% che preferisce invece utilizzare il canale digitale.
Infine, il canale telefonico, attraverso i call center, si conferma il canale più utilizzato dai consumatori italiani (più del 50%) per una qualsiasi necessità di contatto con il proprio fornitore di rete fissa.
Le piattaforme streaming sorpassano le Pay TV
L’aumento della digitalizzazione all’interno delle mura domestiche sta inoltre trasformando il consumo mediale dei cittadini. Le famiglie sono sempre più attratte dalle piattaforme di streaming e le preferiscono ai canali più tradizionali. La maggioranza degli intervistati (60%) ritiene infatti che un abbonamento ad un servizio di streaming abbia un valore maggiore rispetto a quello ad una Pay TV. Una convinzione che nel nostro Paese è più forte rispetto a Germania (46%) e Francia (41%).
Tuttavia, restano alcune criticità relative alle piattaforme online. In particolare, il 42% degli utenti considera la pubblicità in rete più intrusiva rispetto a quella trasmessa in TV e ben il 39% degli utenti di età compresa tra i 18 e i 24 anni si dice disposto a pagare un costo extra pur di eliminare le pubblicità tramesse durante gli streaming. Inoltre, l’abbondanza di contenuti offerti dai servizi di streaming non viene necessariamente considerata come un punto di forza. Ed anzi, per il 28% degli intervistati è un fattore di frustrazione che non permette di rintracciare con facilità i contenuti preferiti. Il 40% è infine convinto di pagare troppo per contenuti che non vuole o di cui non ha bisogno.
Contenuti correlati
-
7 milioni di fondi per rafforzare competenze nelle aziende
Il bando ‘Competenze&Innovazione’ di Regione Lombardia ha reso concreto quanto era contenuto in una delibera approvata dalla Giunta regionale pochi mesi, fa su proposta dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi: sono stati stanziati 7 milioni di euro...
-
PNI 2024, in scena le startup innovative nate da università ed enti di ricerca
Innovazione sostenibile, formazione e investimenti sono, come evidenziato dal recente Rapporto Draghi, le leve fondamentali per affrontare le sfide globali di oggi e rilanciare la competitività del sistema Italia. In questo contesto, il Premio Nazionale per l’Innovazione...
-
Scopri tutto il potenziale di pylon vTools di Basler
In campo della visione artificiale, pylon vTools di Basler offre funzioni avanzate di elaborazione e analisi delle immagini, basate su algoritmi classici e di intelligenza artificiale. Grazie a un’interfaccia intuitiva, è possibile creare pipeline robuste per applicazioni...
-
Innovazione e sostenibilità su strada e in pista con Dallara e PTC
Creo, la soluzione CAD 3D di PTC, è l’elemento cardine attorno al quale ruotano le attività di progettazione di Dallara, marchio iconico dell’industria automobilistica sportiva ed eccellenza mondiale che, con le sue vetture, è fornitore dei campionati...
-
Procurement dei materiali indiretti: risultati della Ricerca MRO 2024 di RS Italia
RS Italia ha pubblicato la terza edizione dell’annuale Ricerca MRO 2024, sul procurement dei materiali indiretti comunemente detti MRO (Maintenance, Repair, Operations), realizzata in collaborazione con Adaci (Associazione italiana acquisti e supply management) e UER-Università Europea di...
-
Premio EY – L’Imprenditore dell’Anno: vince Giovanna Vitelli
Giovanna Vitelli, Presidente di Azimut-Benetti S.p.A., è la vincitrice nazionale della XXVII edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno “per aver saputo indirizzare l’azienda, non solo alla crescita per dimensioni e profittabilità, ma per aver anche ispirato cambiamenti tecnologici,...
-
Il 20% dei produttori utilizza la sicurezza di rete come prima linea di difesa contro gli attacchi informatici
Secondo un recente sondaggio condotto dalla società di ricerche ABI Research sullo stato della tecnologia nel settore manifatturiero, i produttori hanno individuato la sicurezza OT della rete come principale ambito di investimento per quanto concerne la sicurezza...
-
Come quantificare il legame fra le particelle?
Il Premio Nobel della Fisica 2022 ha premiato una serie di spettacolari esperimenti che hanno confermato l’esistenza dell’Entanglement, un fenomeno che trova spiegazione nella meccanica quantistica. L’Entanglement, correlazione quantistica, rappresenta la quantità di informazione aggiuntiva che possono...
-
Università, impresa e ricerca fanno rete con il Digital Transformation and Technology Transfer Hub di Unipa
Un ecosistema aperto per promuovere e stimolare i processi innovativi di trasformazione delle imprese e, contemporaneamente, offrire opportunità di crescita e di successo ai tanti talenti e alle diverse professionalità che si formano all’interno dell’Ateneo in uno...
-
AI e Big Data in supporto alla data strategy delle aziende vitivinicole
In ogni fase della produzione del vino, le aziende vitivinicole generano una vasta quantità di dati, che vanno dalla produzione e gestione della cantina fino alla distribuzione e vendita dei prodotti. Tuttavia, spesso il potenziale di questi...