Dassault Systèmes fa scuola con il prodotto Manutelligence

Coordinatore del progetto finanziato dall’UE nell’ambito di Horizon 2020, la multinazionale del 3D abilita la realizzazione di prototipi di prodotto-servizio per cambiare l’industrializzazione europea attraverso la digitalizzazione e l’IoT.

Pubblicato il 9 settembre 2016

Per l’Europa l’industrializzazione è un elemento fondamentale per la propria economia, se vuole arrivare a un impiego del 70% della forza lavoro totale. Questo processo di industrializzazione si deve muovere lungo due direttrici: da un lato lo sviluppo della produzione e della fabbrica, dall’altro l’innovazione e la digitalizzazione. Manutelligence, interessa entrambe, in particolare la fabbrica del futuro e la produzione attraverso la continuità digitale e l’IoT.

Manutelligence è un consorzio tra aziende che nasce nel contesto di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, Horizon 2020. La Commissione ha ribadito il proprio impegno nel dare supporto finanziario alle attività di ricerca e innovazione, con l’intento di invertire la tendenza alla deindustrializzazione e colmare il divario che esiste tra Europa e Stati Uniti nonché con i Paesi emergenti.

Dassault Systèmes, multinazionale francese all’avanguardia nelle tecnologie di realtà virtuale, realtà aumentata e 3D immersivo, coordina il consorzio, focalizzando il suo obiettivo allo sviluppo del “prodotto/servizio”, due elementi che nel mercato odierno non possono più prescindere l’uno dall’altro. Questo approccio è particolarmente interessante per l’Italia, in quanto determina la fidelizzazione elevata del consumatore, dal momento dell’acquisto fino alla fine della vita del prodotto, con uno scambio continuo di esperienze tra cliente e produttore grazie all’IoT e al PLM (Product Lifecycle Management) della piattaforma 3DExperience, fulcro della proposta tecnologica della casa francese.

In qualità di coordinatore, Dassault Systèmes ha organizzato il team di progetto con alcuni partner industriali, accademici e tecnologici e ha delineato specifici scenari che concorrono anche allo sviluppo della propria piattaforma. Tecnicamente, il Consorzio ha l’obiettivo di raccogliere i dati provenienti dalle tecnologie per lo sviluppo prodotto (CAD, CAX, PLM, MES ecc.) e integrarli con l’Internet of Things, per dimostrare che il “prodotto/servizio” si può effettivamente vendere attraverso l’efficientamento e il miglioramento della progettazione e dell’industrializzazione nell’ottica del servizio.

Al contempo, i due ambiti, grazie al continuo scambio di dati, innescano un circolo virtuoso tra prodotto e servizio a beneficio del consumatore e dell’industria. Inoltre, il progetto ha l’ulteriore obiettivo dell’integrazione con strumenti software di valutazione dell’impatto ambientale e di calcolo del costo globale del prodotto nel suo ciclo di vita, dalla fase concettuale alla fase di dismissione.

I partner di Manutelligence sono dodici: Ferrari, Meyer Turku, LindBacks e Fundacion CIM per la parte industriale; Politecnico di Milano, SUPSI (Scuola Universitaria Professionale Svizzera Italiana) e BIBA per la parte accademica; Holonix, Balance Technology, D’Appolonia, VTT e la stessa Dassault Systèmes per la parte tecnologica.

Finanziate al 100% dai fondi Horizon 2020 e incoraggiate a produrre brevetti e a generare spin-off e start-up, le aziende partner mettono in gioco le proprie risorse umane e il proprio patrimonio di competenze, che vengono pagati al lordo del costo aziendale incrementato del 25% e percepiscono una quota per coprire le spese di viaggio e l’acquisto dei componenti necessari per il progetto.

In Manutelligence, Dassault Systèmes fornisce l’ossatura della maggior parte delle soluzioni tecnologiche, volte a sostenere la creazione dei prototipi di prodotto/servizio, con risultati decisamente promettenti.

Due esempi su tutti: Ferrari sta mettendo a punto autovetture sempre più sintoniche con i gusti, il comfort e la sicurezza dei loro proprietari, in grado di fornire quella esperienza unica di guida progettata in modo innovativo attraverso uno scambio continuo di dati tra le autovetture dei clienti Ferrari e i reparti di design e ingegnerizzazione della casa di Maranello.

LindBacks, produttore scandinavo di case prefabbricate in legno, sta invece portando avanti interessanti esperienze di domotica per la casa di massimo comfort del futuro, attraverso l’utilizzo delle informazioni raccolte nell’uso quotidiano delle case e pensando a una proposizione di servizio globale in cui il cliente viene liberato dalle incombenze di gestione domestica (ad esempio le utenze) e può quindi godere direttamente delle condizioni di comfort e serenità desiderate.



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