Cybersicurezza nell’industria: un progetto strategico da non sottovalutare

Pubblicato il 6 novembre 2017

Secondo il produttore di soluzioni di sicurezza Stormshield è necessario che aziende attive nel settore industriale si dotino di dispositivi che centralizzino la cybersecurity, coprendo simultaneamente sia l’Operational Technology (OT) sia l’Information Technology (IT). Questo per assicurare che i sistemi produttivi beneficino di una combinazione di misure di protezione ad hoc senza alcun impatto sulla produzione, assicurandosi la massima disponibilità dei sistemi e combattendo attivamente il rischio di cyberattacchi.

Il cyberterrorismo, infatti, non nuoce esclusivamente alla produzione ma anche alla reputazione dell’azienda attiva in ambito industriale. L’adozione di solide politiche di sicurezza da parte delle organizzazioni è perciò essenziale per proteggersi non solo dalle minacce attuali ma anche dagli attacchi futuri, sempre più sofisticati e inevitabili.

Qualsiasi vulnerabilità nella rete fornisce un potenziale accesso agli hacker mettendo a rischio sia l’infrastruttura dell’azienda sia i suoi dati, i suoi impiegati e i suoi clienti. Nel caso particolare delle società di pubblica utilità, anche l’ambito in cui operano. I nuovi attacchi mettono regolarmente in mostra le debolezze dei sistemi privi di protezione. Tuttavia, in ambito industriale, i limiti operativi cui sono vincolate le organizzazioni riducono le possibilità di aggiornare i sistemi e/o svecchiare l’infrastruttura IT.

Dato che la produzione è un processo continuo che non può essere interrotto, si dà scarsa priorità a qualsiasi modifica ai sistemi. Ecco perché dotarsi di dispositivi che centralizzino la cybersecurity, coprendo simultaneamente sia l’Operational Technology (OT) sia l’Information Technology (IT) pare una scelta sensata per assicurare che i sistemi produttivi beneficino di una combinazione di misure di protezione ad hoc senza alcun impatto sulla produzione.



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